Sanremo 2023, come è andata la seconda serata

Sanremo 2023, come è andata la seconda serata: le canzoni, un inedito trio e i momenti più belli

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Tra rose volanti e fischi in platea, Sanremo 2023 è iniziato col botto, e non senza qualche difficoltà. Ma l’avvio travagliato è servito a scaldar bene i motori e alla seconda serata del Festival. Successo confermato dagli ascolti che, con una media del 62,5% di share, sono i più alti dal 1995.

È stata la puntata della nostalgia, con gli artisti preferiti dagli anni ‘90/2000, un gruppo internazionale che ci ha fatto ballare tutti in quegli stessi anni e un inedito trio che ha raccontato la storia della musica italiana. Tanto divertimento, ma non sono mancati i momenti di riflessione.

Le canzoni di ieri sera

L’onore/onere dell’apertura canora della seconda serata è spettato al giovanissimo Will, arrivato da Sanremo giovani 2022, che si è mostrato particolarmente a suo agio sul palco con il brano Stupido. A seguire i Modà, la band che ha fatto sognare il grande amore alle liceali dei primi anni ‘2000: ieri il loro brano Lasciami trattava il più delicato tema della depressione, ma il ritmo era lo stesso.

Terzo ad esibirsi Sethu, altro giovanissimo dal look lievemente punk che porta in gara il brano Cause Perse: perfetta adattazione sanremese della musica della generazione Z.  A seguire, quelli che potrebbero essere definiti i papà putativi dei rapper pop di oggi: gli Articolo 31, il titolo del brano è Un bel viaggio, lo stesso che hanno compiuto loro in questa carriera lunga quasi quarant’anni.

Sul palco continuano ad alternarsi grandi maestri e nuove leve, dopo J-Ax arriva Lazza, capocannoniere delle classifiche dei più ascoltati da mesi e mesi, con Cenere ha reso chiari i motivi del suo successo. E poi è arrivato uno dei momenti più attesi del Festival: il grande ritorno di Giorgia, con Parole dette male, brano simile a quelli che l’hanno portata al successo e che lei ha cantato con la solita, impeccabile, grazia.

La loro Musica Leggerissima era stata tra le più ascoltate di Sanremo 2020, con la nuova Splash, Colapesce e Dimartino non potranno che replicare il successo passato. Ottava concorrente in gara Shari, arrivata da Sanremo Giovani, con un look aggressivo e un brano, Egoista, scritto di proprio pugno.

Tra grandi attese e parecchi vocii è tornata sul palco Madame con Il bene nel male, l’emozione era palese, così come la paura nelle scorse settimane di non riuscire ad arrivare sul palco dell’Ariston. Un ritorno anche per Levante con Vivo, a tre anni dall’ultima partecipazione, seppur sembra una persona completamente nuova grazie al nuovo, decisamente stravagante, look.

La rivelazione dello scorso anno: Tananai quest’anno ultimo non ci vuole arrivare, chissà se la ballata Tango lo porterà in alto in classifica. Lo scorso anno era salito sul palco in occasione della serata delle cover, quest’anno Rosa Chemical debutta a Sanremo da concorrente e, nonostante le sterili polemiche sul suo aspetto, il brano Made in Italy convince platea e pubblico a casa.

Penultimo ad esibirsi è l’artista più giovane di questa edizione, il trapper LDA, che con il brano Se poi domani, si allontana senza dimenticare del tutto la tradizionale musica napoletana di papà Gigi D’Alessio. A concludere la seconda serata di Sanremo 2023 l’attesissimo duo di Paola e Chiara, le due sorelle non si vedevano insieme da anni, ma con l’esibizione scatenata di Furore, dal palco sembra non fossero mai scese.

Sanremo 2023, il programma della settimana

Classifica e risultati

Dopo aver ascoltato tutti i cantanti in gara, è arrivata la prima classifica di questo Sanremo 2023, che vede trionfare, senza troppe soprese, Marco Mengoni con il brano Due vite. I risultati, naturalmente provvisori, sono il frutto dei voti della giuria della sala stampa, della demoscopica e del televoto:

  1. Marco Mengoni – Due vite
  2. Colapesce Dimartino – Splash
  3. Madame – Il bene nel male
  4. Tananai – Tango
  5. Elodie – Due
  6. Coma_Cose – L’addio
  7. Lazza – Cenere
  8. Giorgia – Parole dette male
  9. Rosa Chemical – Made in Italy
  10. Ultimo – Alba
  11. Leo Gassmann – Terzo cuore
  12. Mara Sattei – Duemilaminuti
  13. Colla Zio – Non mi va
  14. Paola e Chiara – Furore
  15. Cugini di Campagna – Lettera 22
  16. Levante – Vivo
  17. Mr Rain – Supereroi
  18. Articolo 31 – Un bel viaggio
  19. Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
  20. Ariete – Mare di guai
  21. Modà – Lasciami
  22. gIANMARIA – Mostro
  23. Olly – Polvere
  24. LDA – Se poi domani
  25. Will – Stupido
  26. Anna Oxa – Sali
  27. Shari – Egoista
  28. Sethu – Cause Perse

I commenti sulla serata

Se la prima serata del Festival sarà ricordata per la movimentata esibizione di Blanco e i vestiti femministi di Chiara Ferragni, la seconda si è fatta notare grazie alla riunione di tre delle più grandi voci della musica italiana. Per la prima volta insieme sul palco Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Albano hanno infuocato la platea in un amichevole sfida che li ha visti alternare i loro più grandi successi, da Fatti mandare dalla mamma a Felicità fino a Perdere l’amore, nessuno tra il pubblico è riuscito a non cantare assieme a loro. A portare avanti le danze ci hanno poi pensato i Black Eyed Peas.

Mentre Fedez ha scelto di utilizzare lo spazio dedicatogli per lanciare un’aspra polemica contro il viceministro Galeazzo Bignami (che nei giorni scorsi aveva criticato il look troppo “fluido” di Rosa Chemical), strappando la sua foto in diretta. Magistrale l’esordio da co-conduttrice sanremese di Francesca Fagnani, che nel suo monologo ha raccontato le storie dei giovani detenuti delle carceri minorili del Paese. Tra gli ospiti, anche l’attivista Pegah Moshir Pour che, affiancata da Drusilla Foer, ha denunciato le violenze del regime iraniano.

Nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023, Amadeus è riuscito così a ottenere il perfetto mix tra intrattenimento, leggerezza e importanti riflessioni. Lasciando il giusto spazio alla vera protagonista della kermesse: la grande musica. Ma non solo, perché uno dei momenti migliori è stato indubbiamente quello in cui la Belva per eccellenza ha intervistato Amadeus e Gianni Morandi.

Domande taglienti, come quelle di cultura, fatte ad Amadeus, “Mi dice passato remoto di accedere e chi ha scritto la poesia San Martino?”. O ancora, a Morandi, ha chiesto: “Lei non mangia mai prima dei concerti. Una volta fa uno strappo alla regola. Si ricorda che cosa è successo?”. E l’artista ha risposto: “Mi sono sentito male, una cosa imbarazzante. Un dolore allo stomaco incredibile, ero tutto vestito di bianco. Ho mandato avanti lo spettacolo, mi sono dovuto far prestare i pantaloni dal batterista che è rimasto in mutande”. Che dire? Un momento clou.