6 cose che non dovremmo mai dire a nessuno

I vecchi saggi orientali insegnano che la riservatezza è un’arte che va praticata e apprezzata: ecco le 6 cose che dovremmo tenere segrete e non rivelare a nessuno

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Viva la sincerità, quella vera, autentica e genuina, quella che è diventata merce rara di scambio tra le persone, oggi più che mai. Fare nostra, quella che è una vera e propria virtù,  è un diritto e un dovere, soprattutto se vogliamo circondarci di persone con i nostri valori per costruire relazioni autentiche e genuine, di qualsiasi entità esse siano.

Essere sinceri, però, non vuol dire che dobbiamo sempre e comunque dire ciò che sentiamo, soprattutto in tutte quelle situazioni dove rischiamo di sembrare, indelicati, inopportuni e fuori luogo. E questo vale per i pensieri, ma anche per tutti quei segreti che ci appartengono, e che ogni tanto dovremmo tenere solo per noi.

Secondo i saggi orientali, infatti, ci sono almeno sei cose che non dovremmo mai rivelare agli altri. Insomma, tacere alcune verità, mantenere intatti dei segreti – o per meglio dire – tenerli per sé stessi, è uno degli insegnamenti che l’antica saggezza orientale ha trasmesso fino ai giorni nostri.

Tenere qualcosa per sé, o non affrettarsi a esprimere i propri pareri, non vuol dire mentire, quanto più imparare a praticare la riservatezza ed esercitare il silenzio in tutte quelle situazioni che lo richiedono. Un’arte tanto antica quanto attuale, che però viene spesso dimenticata nella società dell’apparire costantemente esposta all’attenzione pubblica.

Imparare e migliorarci, però, non fa mai male. Quindi facciamo nostro l’insegnamento dei saggi orientali e memorizziamo le sei cose che non dovremmo mai dire a nessuno!

1. Non rivelare i propri progetti

Condividere i nostri sogni e i desideri con gli altri è davvero bellissimo. A patto che si scelgano le persone giuste alle quali confidare quelli che sono i piani per il futuro. Il motivo? Ci espone, spesso e inutilmente, al rischio di essere investiti da un’onda di negatività. Spesso rivelare agli altri i progetti che abbiamo in serbo per il domani può diventare un’esperienza frustante, soprattutto se dall’altra parte abbiamo persone invidiose e opportuniste.

2. Non vantarsi delle proprie doti

Sembra scontato, eppure troppo spesso ci lasciamo travolgere dall’entusiasmo delle parole, per raccontare agli altri la versione migliore di noi stessi. Eppure, lo sappiamo, sono i fatti che parlano davvero per noi. Dare risalto alle qualità fisiche o intellettive personali per ottenere consensi è controproducente. Piuttosto facciamo in modo che la nostra luce risplenda anche al buio.

3. Non lamentarsi in continuazione

Sfogarsi con un amico va bene, del resto è per questo che loro esistono. Tuttavia non dobbiamo trasformarli nel nostro contenitore delle energie negative, soprattutto quando siamo noi a generarle. Proviamo a valutare davvero le cose importanti e a superarle, prima di correre dagli amici per ogni sciocchezza.

4. No al pettegolezzo

Sappiamo tutti quanto è facile cadere nella tentazione di fare gossip e pettegolezzi, eppure questa è una cosa che non ci rende onore. Prima di sparlare degli altri ad amici e conoscenti, cerchiamo di capire perché quella persona o quella situazione ci scatenano invidia e frustrazione. E se proprio non riusciamo a sopportarla, teniamocelo per noi.

5. L’intimità va preservata

Sì, tra le cose da non dire a nessuno, o comunque da non sbandierare ai quattro venti, ci sono anche quelle che riguardano la sfera privata. Il motivo? Più particolare intimi riveliamo, più diventiamo vulnerabili. È bello, ogni tanto, tenersi un segreto tutto per sé.

6. La generosità non deve essere ostentata

Se volete praticare qualche buona azione, fatelo in silenzio. Parlandone, mettereste in imbarazzo chi ha ricevuto il vostro aiuto e privereste di autenticità il gesto stesso. Il bene, si sa, va fatto con discrezione e soprattutto non può e non deve diventare un motivo di vanto. Quella del tacere, insomma, rimane una lezione di vita più attuale e preziosa che mai.