La quarta serata di Sanremo 2024 si apre in maniera insolita. Fiorello fa irruzione sul palco del Teatro Ariston con un bomber nero e incappucciato per chiedere di poter usare il bagno. Amadeus, più divertito che spiazzato, lo introduce per la finale che prevediamo lunghissima, visti i tempi noti del mattatore siciliano, ma la serata delle cover inizia con un volto a noi noto: il Principe Alberto di Monaco, che assiste allo spettacolo da uno dei palchetti.
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Annalisa e La Rappresentante di Lista in Sweet Dreams: voto 10
È il caso di dirlo: finalmente sentiamo la voce di Annalisa. Il brano glielo permette, nonostante l’interpretazione di Annie Lennox di Sweet Dreams fosse decisamente più introspettiva, ma stasera è una vera gara di talento. Ad accompagnarla c’è La rappresentante di lista, protagonista dei passati Sanremo con brani tormentone come Ciao ciao, e non ce n’è per nessuno. Possiamo dirlo? Forse la scelta del brano internazionale fa perdere qualche punto all’emozione ma non si può non rimanere affascinati da un’esibizione come questa. “Quanto talento”, direbbe Stevie Wonder, abituato a cantare e ad ascoltare. È il suo momento e vuole vincere. Annalisa c’è.
Ai piedi di Gianna Nannini, il medley con Rose Villain: senza voto
Non possiamo dare un voto a Gianna Nannini, non sarebbe proprio giusto. Con Rose Villain ha dato il meglio di sé e, quando c’è un Big sul palco, si sente. L’idea di accompagnare una giovanissima, poi, è meravigliosa. Proprio com’è stata bella l’interpretazione di Meravigliosa Creatura, uno dei brani più belli del repertorio della rocker senese. L’Ariston si accende e gli smartphone ondeggiano, tutti per loro che sul palco arrivano senza nessun effetto speciale. Sei nell’anima è tutta di Gianna, ne concede solo una parte e finiscono insieme. La serata delle cover è entrata nel vivo.
Emozioni con Roberto Vecchioni e Alfa: voto 10+
Un grande regalo per gli amanti della canzone d’autore: Sanremo 2024 ospita Roberto Vecchioni, che duetta con Alfa in Sogna, ragazzo, sogna. Un brano difficile da interpretare che il Professore aveva dedicato ai suoi alunni quando ha lasciato la cattedra per andare in pensione, e che oggi canta con tutto il cuore sul palco dell’Ariston. E ci fa capire quanto sia importante il valore delle parole per questa generazione così piegata dalla fragilità, dalle incertezze sul futuro e la mancanza di riferimenti. L’orchestra ha reso tutto più magico, insieme alle barre scritte da Alfa che ha cantato tutte d’un fiato. Le parole di questa canzone sono eterne. Amadeus emozionatissimo abbraccia stretto il Prof, che stasera canta con il grande dolore nel cuore per la perdita di suo figlio Arrigo.
Entra Lorella Cuccarini, Fiorello fa Manuel Franjo: voto 9
Fiorello ci piace, è brillante ma la sua onnipresenza – quest’anno – è stata rischiosa. Non è il caso del momento studiato con Lorella Cuccarini, per la quale ha interpretato il suo ballerino anni ’80 Manuel Franjo. Per lei, invece, non abbiamo più parole. Artista di levatura enorme, abituata alla tv di un’altra epoca, ha portato sul palco una ventata di freschezza e di arte, riproponendo i suoi brani iconici. Non poteva mancare La notte vola, che Amadeus ha preteso nonostante lei fosse contraria, e il risultato è assicurato. Come non amarla? Con lei si fa centro ed è una garanzia di ottima riuscita. Per la serata delle cover, non poteva essere scelta una co-conduttrice migliore.
Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani, la rivincita del 2017: voto 8
Un duetto sul quale si riponevano grandissime aspettative e che forse poteva venire meglio. L’energia è strepitosa, soprattutto da parte di Fiorella Mannoia che ha deciso di divertirsi al fianco di Francesco Gabbani. I brani sono quelli del 2017 – Che sia benedetta e Occidentali’s Karma – ma i ruoli si sono invertiti. È una sorta di rivincita per lei, che sognava il primo posto per il suo ritorno all’Ariston, ma quella vittoria dell’artista carrarese fu davvero magnifica. Lei canta, si muove, balla e si spoglia della giacca per godersi il momento. Due artisti bellissimi che sanno essere anche amici. Ne abbiamo bisogno.
Il sogno di Ivana Spagna con Clara: voto 8,5
Una delle più grandi voci della musica italiana insieme a una delle più promettenti: Clara e Ivana Spagna portano sul palco un classico delle colonne sonore cinematografiche, quella de Il Re Leone, scritta nella versione inglese dal Baronetto del pop: Sir Elton John. Il cerchio della vita, un brano complicatissimo da cantare in questo momento storico in cui il futuro sembra essere diventato una voragine che inghiotte, interpretato in maniera magistrale da due artiste che si sono trovate solidali sul palco. Il coro delle voci bianche del Teatro Regio di Torino ha aggiunto bellezza, nonostante non ce ne fosse bisogno, per una dedica con gli occhi rivolti verso il cielo alla ricerca di speranza. Per l’oggi ma anche per il domani di chi vorrebbe guardare verso un orizzonte di pace, che è un diritto di tutti.
Loredana regina del rock con Venerus ma si ferma: voto 9
Un altro caso Blanco a Sanremo 2024, con Loredana Bertè costretta a fermarsi perché nelle cuffie in-ear non è partito il countdown. Il bello della diretta, si direbbe utilizzando un luogo comune ormai desueto, ma la gestione è davvero diversa. L’artista si ferma e chiede assistenza, prestata immediatamente da Amadeus che promette di stare nei paraggi. Il brano è fortissimo ed era stato arrangiato da una sua vecchia conoscenza, nientemeno che Ivano Fossati, mentre la versione suonata con Venerus è energica, moderna, appassionata. Lei è in grande forma e sembra che in gola abbia dei pezzi di vetro. I Big sono Big, non c’è storia. Gigantesca.
Angelina omaggia papà Pino Mango: senza voto
20 anni e un futuro che sta afferrando con le mani forti di chi ha voglia di andare avanti dopo un grande dolore che ti cambia. Pino Mango torna sul palco con le splendide parole di La Rondine, il brano che gli aveva restituito la popolarità radiofonica, con il quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma e non sbaglia. La poesia del papà qui si fonde in una voce potentissima e cristallina, che nei suoi pezzi si perde nella musica talvolta troppo urban, ma che qui esplode in tutta la sua bellezza. Il pubblico è in ginocchio, lei piange, si grida Pino, Pino! Non era facile, facciamo fatica a trovare le parole.
La dedica di Mahmood con i Tenores di Bitti: voto 8
“A l’intennes su cantu de sa zicala”, scrive Mahmood prima della serata in cui ha cantato con i Tenores di Bitti. Il brano che ha scelto è Com’è profondo il mare di Lucio Dalla, rivisto e corretto in un mix tra milanesità urbana e orgoglio bittese, con un risultato che fa venire i brividi. Il pensiero corre a lui, all’autore di quel brano che sul palco c’è stato per l’ultima volta nel 2012 prima di morire, e che si sarebbe di certo divertito. La sua voce arriva come un pugno allo stomaco ma ci ricorda di essere grati per quello che abbiamo avuto e non per quello che abbiamo perso. È stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati, direbbe Fabrizio De Andrè. Mahmood dedica l’esibizione a sua mamma, nativa di Orosei, in Sardegna.
Amadeus legge il comunicato degli agricoltori
Il conduttore e direttore artistico legge il comunicato congiunto delle istanze degli agricoltori, in protesta a tutta Italia. L’aveva promesso e non ha disatteso le aspettative: si era detto persino disposto ad accoglierli sul palco qualora si fosse raggiunto un accordo ma chiaramente non è stato possibile per questioni organizzative. Le proteste continuano e sono sparse su tutta la Penisola: il tema è stato oggetto anche di accese discussioni in sala stampa, perché i giornalisti chiedevano risposte certe.
Emma canta Tiziano Ferro: voto 7
Emma è la dimostrazione che dai dolori più profondi si può rinascere. Si cambia, certo, si diventa più forti e dai tanti tagli che la vita ci provoca può entrare una grande quantità di luce. Ce lo ha dimostrato in questo Sanremo che ha dedicato a suo padre Rosario senza neanche specificarlo: è stata lì per lui, per renderlo ancora orgoglioso della donna che è diventata. E apre così un nuovo corso bellissimo della sua carriera, iniziato con il grande successo dell’album Souvenir, culminato sul palco del Festival di Sanremo con il brano Apnea. Per la serata delle cover ha scelto di portare un medley dei brani più belli di Tiziano Ferro, un artista che è riuscito a riscrivere i dettami del cantautorato italiano riportandolo a brillare a livello internazionale. Emma ci piace: è bella, di una bellezza che non è solo estetica, ma che viene da dentro.
La dedica di Francesco Renga a Jolanda: voto 8
Renga Nek hanno cantato tardissimo ma sono riusciti a coinvolgere l’Ariston con la loro musica. Niente in confronto alla dedica che Francesco Renga ha fatto a sua figlia Jolanda, in platea ed emozionatissima, alla quale aveva dedicato il brano Angelo, vincitore dell’edizione del 2005 condotta da Paolo Bonolis. Padre e figlia e sono molto uniti: a dimostrarlo c’è stato il bellissimo abbraccio che si sono scambiati quando lui è sceso dal palco per raggiungerla.
Il ritorno dei Jalisse: voto al coraggio
Dopo 27 anni, tornano i Jalisse. Chi la dura la vince, verrebbe da dire, ma in questo caso è davvero così. Per loro è tornato persino Beppe Vessicchio, che non avrebbe dovuto essere sul palco, mentre il brano è ancora Fiumi di Parole. La vittoria è del 1997 ed è diventata iconica, soprattutto perché da quel momento sembravano essere stati banditi dall’Ariston.
Lei ha una voce molto particolare, capace di raggiungere frequenze elevatissime nonostante il Daspo, ma 27 anni sono 27 anni. Il mondo è andato avanti e anche Sanremo. Il tempo è stato galantuomo, persino con loro.