Gelsomino, come farlo arrampicare: trucchi geniali

Che sia un balcone fiorito o un grande giardino, il gelsomino rampicante dona un tocco di profumo e allegria: ecco come farlo arrampicare correttamente

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Tra le piante ornamentali più belle per impreziosire un giardino, non si può fare a meno di citare il gelsomino: i suoi piccoli giorni bianchi e profumatissimi sono il simbolo della primavera. Ne esistono molte specie, ma sono soprattutto le sue varietà rampicanti ad avere grande successo. Crescono infatti su recinzioni e muretti, decorando ogni angolo verde con la loro bellezza. Basta poi avere qualche accortezza per coltivare un gelsomino anche in balcone, così da poter godere dell’atmosfera suggestiva che riesce a creare. Scopriamo quali sono i migliori trucchi per far arrampicare il gelsomino nella maniera corretta.

Gelsomino, caratteristiche della pianta

Il gelsomino (nome scientifico Jasminum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee, che include specie ornamentali come il lillà, ma anche alberi come il frassino e l’ulivo. Cresce spontaneo in quasi tutta Italia, anche se le sue origini sono molto remote: molte varietà arrivano dall’Asia, specialmente da Paesi come la Cina, il Nepal e l’India. Ne esistono circa 200 specie diverse, alcune sotto forma di arbusto e altre tipicamente rampicanti. Sono proprio queste ultime ad interessarci: possono arrivare a 5-6 metri di altezza, adornando giardini e balconi con le loro foglie dal verde intenso e, in primavera, con fiori profumatissimi che si riconoscono anche a distanza.

Conosciuto da secoli per le sue proprietà benefiche, il gelsomino veniva impiegato nella preparazione di oli essenziali per stimolare la produzione di encefaline, ormoni che procurano uno stato di benessere. Sebbene la farmacopea moderna non abbia mai trovato prove di questi presunti benefici, la pianta del gelsomino continua ad essere coltivata in tutto il mondo per la sua incredibile bellezza: è una delle specie più apprezzate tra quelle ornamentali, perché in grado di ricoprire velocemente qualsiasi superficie. È importante però sapere come coltivarla correttamente, affinché cresca rigogliosa e si arrampichi nella maniera giusta, senza lasciare spazi vuoti.

Come prima cosa, bisogna scegliere la migliore varietà di gelsomino in base alle condizioni climatiche del luogo in cui vivete. Questa pianta, seppure molto rustica, predilige un clima fresco e mite e una posizione ben soleggiata: solo alcune specie resistono abbastanza bene agli inverni più rigidi, motivo per cui è fondamentale avere le idee chiare al momento dell’acquisto. Non esitate a chiedere consiglio ad un esperto, per evitare di ritrovarvi con una pianta non adatta al clima in cui andrete a coltivarla. E adesso scopriamo tutti i trucchi per far crescere perfettamente il vostro gelsomino.

La coltivazione del gelsomino

Come abbiamo visto, il gelsomino si adatta abbastanza bene alle temperature miti, purché sia ben esposto ai raggi del sole. In Italia può dunque crescere pressoché ovunque, basta avere l’accortezza – se risiedete in regioni dove l’inverno è particolarmente freddo – di scegliere le varietà più resistenti. Una volta acquistati i semi, dovrete preparare il terreno di coltura. Se volete piantare il gelsomino in giardino, zappate precedentemente la terra per renderla più morbida e aggiungete del concime apposito. Per decorare un balcone, invece, dovrete procurarvi un vaso dalle dimensioni abbastanza grandi, perché la pianta tende a crescere molto, e non solo in altezza.

Una volta acquistato il vaso, riempitelo con del terriccio apposito: in alternativa, va bene anche la normale terra da giardino, purché ben concimata. Potete aggiungere sul fondo uno strato di argilla espansa o, mescolata al terriccio, della sabbia o della torba, per favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare pericolosi ristagni. La semina avviene solitamente tra aprile e maggio, in primavera inoltrata – è importante che il rischio di gelate tardive sia ormai lontano. Potete accelerare il processo facendo germinare i semi lontano dalla terra e poi sistemarli nel vaso in un secondo momento, oppure acquistare piantine già cresciute e procedere solamente con la loro messa a dimora.

Per quanto riguarda l’annaffiatura, il gelsomino resiste bene anche a lunghi periodi di siccità. Tuttavia, per crescere bene ha bisogno di irrigazione regolare: è sufficiente bagnare il terreno 2-3 volte alla settimana, mentre in estate è meglio annaffiare tutti i giorni, principalmente nelle prime ore del mattino o in quelle più fresche della sera. Per proteggere le radici dal freddo, in inverno, è consigliabile eseguire la pacciamatura coprendo il terreno con paglia o del compost. Infine, bisogna potare il gelsomino periodicamente per favorire la sua crescita: tagliate i rami secchi e quelli che crescono al di fuori della sagoma rampicante, per evitare che sottraggano inutilmente le sostanze nutritive al resto della pianta.

Come far arrampicare il gelsomino

Ora non ci resta che vedere come far arrampicare il gelsomino. Innanzitutto bisogna scegliere la giusta posizione in cui sistemare la pianta: in giardino, potete addossarla ad un muretto o ad una recinzione, o ancora ad un pergolato che volete decorare. In questo caso, la struttura d’appoggio per la vostra pianta rampicante esiste già. Non dovrete far altro che aiutare il gelsomino a crescere in altezza, fissandolo ai sostegni con delle fascette. Se avete un muro, potete piantare dei chiodi dotati di alette, che andrete a richiudere attorno agli steli della pianta.

Se invece volete piantare il gelsomino in vaso, potete appoggiarlo alla recinzione del balcone o costruire con le vostre mani il sostegno su cui i rami andranno a crescere. Per farlo, dovrete acquistare canne o bastoni appositi, che si trovano facilmente nei negozi di giardinaggio o nei vivai. Interrateli a pochi centimetri di distanza dalla pianta, in modo che siano saldamente fissi al terreno. Ricordate di disporli regolarmente, in modo che la futura siepe non abbia spazi vuoti. Quindi attendete che il gelsomino inizi a crescere.

Man mano che i rami si allungano, legateli insieme attorno alle canne per indirizzarli e dare alla pianta la forma che più desiderate. La legatura è un’operazione delicata, da compiere senza forzare troppo gli steli per evitare di danneggiarli. Potete usare dei fili di cotone o dello spago da giardinaggio, oppure addirittura potete avvolgere i rami stessi attorno ai bastoni, sempre con grande delicatezza. Nel giro di poche settimane vedrete la vostra siepe di gelsomino prendere finalmente forma, e non vi resterà che dare una spuntatina qua e là per aggiustare la sagoma, così da evitare rami “ribelli”.