Sanremo è arrivato al termine: un’edizione da record per Amadeus, al suo quinto Festival consecutivo. Le pagelle della finale di Sanremo 2024 del 10 febbraio: troviamo Amadeus, con al suo fianco il co-conduttore Fiorello. Un tuffo nel passato, si chiude un cerchio. Hanno iniziato e finito insieme, rendendo ancor più iconica la kermesse, più giovanile, vicina all’attualità, ai temi più importanti. Ben poche le cadute di stile, tanti i picchi di genialità. La serata è iniziata con l’Inno di Mameli e con un lungo applauso al conduttore: “Sanremo si ama”.
Indice
Il savoir-faire di Amadeus per i fischi all’Ariston dopo la classifica provvisoria: voto 10 (per la pazienza)
Non è facile gestire il pubblico, ed è il motivo per cui essere conduttori è un lavoro per pochi: Sanremo 2024 non è privo di pareri contrastanti. Tutt’altro. Dopo la serata delle cover, abbiamo assistito a un episodio indubbiamente da condannare, per la vittoria di Geolier. Si è ripresentata quasi la medesima situazione: una volta svelata la classifica provvisoria, il primo posto dell’artista campano ha sollevato un enorme boato di disapprovazione in platea. Amadeus ha invitato al rispetto: verso l’artista, la persona, un giovane di 23 anni. Ci uniamo al suo invito: ci sono vinti e vincitori, dopotutto.
Fiorello si prende il palco dell’Ariston con il corpo di ballo “illuminato”: voto 10+
“Lui è unico, incredibile, quello che state per vedere passerà alla storia di Sanremo. È il nostro amico, Rosario Tindaro Fiorello, che io normalmente chiamo Ciuri”. Con queste parole Amadeus ha presentato l’ingresso del suo “co-co”. Un’esibizione da 10 e lode, con corpo di ballo “hi-tech”, che fa dimenticare la gag con John Travolta e mostra il talento e la genialità dello showman, che nella conferenza stampa del 10 febbraio 2024 ha ribadito di essere fiero di provenire dai “villaggi turistici”, dove ha avuto modo di imparare molto. Ciuri è una garanzia, ed è pronto a chiudere il cerchio insieme ad “Ama”.
Tananai torna a Sanremo ed emoziona con Tango. Voto: 8
Sono molto lontani i tempi di Sesso Occasionale: a Sanremo 2022 è stato uno dei più criticati dal punto di vista musicale. Cosa è cambiato? Tananai non si è demoralizzato, ci ha scherzato su, ha scelto di puntare sull’ironia e si è messo a studiare. E così, quando è tornato con Tango sul palco di Sanremo 2023, si è riscattato. Definitivamente. A Sanremo 2024 ha accolto l’applauso della platea, l’incoraggiamento di Amadeus e tutto l’amore e l’affetto del pubblico, che su X scrive: “Un anno dopo, stesso effetto”. Ed è proprio così. Bravo, Tananai: esempio di chi non si arrende e ci crede.
Il Boléro di Roberto Bolle, Sanremo ai piedi del ballerino. Voto da emozioni
Non lo abbiamo mai visto in televisione. Una primissima assoluta, a Sanremo. E siamo tutte innamorate di lui, di Roberto Bolle, tra i ballerini più famosi al mondo. Un suo passo di danza rapisce, cattura: l’esibizione sul palco dell’Ariston di uno dei brani più iconici della danza del Novecento ha lasciato senza fiato. Platea ai suoi piedi, affascinata dalla delicatezza di un corpo marmoreo, eppure leggiadro. “Si fa nei grandi teatri, ma non in televisione”. Statuario, a 48 anni.
Gigliola Cinquetti e la sua Non ho l’età 60 anni dopo. Voto 10 con lode
Sanremo ha il compito di guardare al presente della musica, al futuro. Ma ha anche l’obiettivo di celebrare il passato, perché non può esserci futuro, altrimenti. Abbiamo avuto la possibilità di festeggiare i 40 anni di Terra Promessa, i 30 anni di E poi, e i 60 anni di Non ho l’età. Gigliola Cinquetti è scesa dalle scale dell’Ariston, e improvvisamente ci siamo sentiti come i nostri genitori, i nostri nonni: cantare un “amore romantico”, un amore acqua e sapone. Oggi esistono gli amori fast food, consumiamo sentimenti come like sui social, rincorriamo il prossimo flirt dando ai nostri sentimenti un valore che spendiamo in stories su Instagram e video su TikTok. E invece la Cinquetti ci ricorda gli amori di un tempo.
La “caduta” di Angelina Mango: metafora di una rinascita. Voto? Solamente applausi
Angelina Mango è tra le giovani promesse della musica. Figlia dell’indimenticabile Pino Mango, ha retto il palco più difficile in Italia: l’Ariston. Con La Noia, ha conquistato il suo pubblico (e ovviamente anche noi). Ma durante la serata delle cover, con La Rondine ci ha trasmesso così tante emozioni da non riuscire a quantificarle. E nella finale, invece, una piccola “caduta” ha fatto il resto: noi ci leggiamo la metafora di una rinascita. Dopo essere inciampata sulle scale, Fiorello e Amadeus sono corsi in suo soccorso. “Si è ripresa subito, noi invece all’ospedale”, ha scherzato “Ciuri”. Ma Angelina si è limitata a ringraziare il pubblico, a vivere il momento. La settimana più bella di sempre.
La dedica commovente di Emma Marrone al papà Rosario. Voto in lacrime
“Se sono qui è perché lui a 10 anni mi ha messo su un palco. E io ci resterò fino a che avrò fiato in corpo”. Con queste parole Emma Marrone ha ricordato il papà Rosario, scomparso il 5 settembre 2022 all’età di 66 anni. Alla fine della sua esibizione, Apnea, l’ultima per la finalissima, non ha avuto alcun dubbio: ha fatto una dedica alla sua famiglia. “Dedico questo meraviglioso Sanremo alla mia famiglia, al mio pubblico senza il quale non sarei arrivata qui, e soprattutto al mio papà che è stato il primo a lanciarmi sul palco”. Chi segue Emma conosce molto bene la sua storia, il suo papà musicista, il legame che avevano. Meravigliosa. Questo è il Sanremo che ci piace, il Sanremo delle emozioni, dei ricordi. I momenti in cui gli artisti si “spogliano” del personaggio per essere semplicemente persone.
Angelina Mango vince Sanremo 2024. Nessun voto, solo talento puro
Angelina Mango ha vinto la 74esima edizione del Festival di Sanremo 2024. Non possiamo prevedere nessun voto in tal senso, perché parla la vittoria: giovanissima, amatissima, ma soprattutto un talento. Puro e semplice. Oggi è nata una stella, che già però avevamo avuto modo di apprezzare nel corso di Amici di Maria De Filippi. La Mango si è aggiudicata anche il premio Lucio Dalla e il premio Giancarlo Bigazzi. Ma non chiamatela Regina, perché è una “Princess”. Con la sua cumbia ci farà ballare per un’estate. Ed è solo l’inizio di quella che sarà una lunga carriera. Tutto il resto è noia.