Non ho l’età, testo e significato: Gigliola Cinquetti 60 anni dopo a Sanremo

A distanza di 60 anni dalla vittoria con "Non ho l'età", Gigliola Cinquetti si riprende la scena a Sanremo 2024: viva la purezza dei sentimenti

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Il Festival di Sanremo 2024 celebra uno dei nomi “immortali” della musica italiana: Gigliola Cinquetti, che torna nella kermesse a distanza di 60 anni per festeggiare l’anniversario di una delle canzoni più amate al mondo: Non ho l’età. All’età di 76 anni, la Cinquetti si riprende la scena in modo delicato e aggraziato, e ci fa tornare tutti indietro nel tempo. “Si chiude un cerchio”, racconta, e con ogni ragione. Con grande orgoglio verso quella “ragazzina” che ha vinto il Festival, ma non solo: è stata la prima italiana a vincere l’Eurovision Song Contest.

Gigliola Cinquetti a Sanremo 2024

Sembra che non sia passato un giorno, ma di anni ne sono passati ben 60. La magia è la stessa di sempre e, come anticipato da Amadeus, dobbiamo guardare al presente e al futuro della musica, ma per comprenderla davvero abbiamo bisogno di sentire anche la musica dei nostri genitori, dei nostri nonni, testi pieni di significato e soprattutto d’amore. “Buon compleanno a Non ho l’età“. La platea si alza in piedi per lei, e lei si lascia andare a un inchino intimo, in ricordo di quella “ragazza” giovanissima di appena 16 anni. 60 anni, ma non c’è età per un testo che rimarrà per sempre nella storia della musica italiana.

Il testo di Non ho l’età di Gigliola Cinquetti

Un brano di una profondità e bellezza rare: scritto da Nisa, Gene Colonnello e Mario Panzeri per la musica, e Nisa e Colonnello per il testo, Gigliola Cinquetti ha vinto Sanremo nel 1964 a 16 anni. Giovanissima, anzi, “ragazzina”, come si è definita lei stessa, è riuscita nell’intento di salire sul podio, nonostante gli artisti in gara (ne citiamo alcuni: Gino Paoli e Claudio Villa).

Non ho l’età, non ho l’età
Per amarti, non ho l’età
Per uscire sola con te
E non avrei
Non avrei nulla da dirti
Perché tu sai
Molte più cose di me
Lascia che io viva
Un amore romantico
Nell’attesa
Che venga quel giorno
Ma ora no
Non ho l’età, non ho l’età
Per amarti, non ho l’età
Per uscire sola con te
Se tu vorrai
Se tu vorrai
Aspettarmi
Quel giorno avrai
Tutto il mio amore per te
Lascia che io viva
Un amore romantico
Nell’attesa
Che venga quel giorno
Ma ora no
Non ho l’età, non ho l’età
Per amarti, non ho l’età
Per uscire sola con te
Se tu vorrai
Se tu vorrai
Aspettarmi
Quel giorno avrai
Tutto il mio amore
Per te

Il significato del brano

Un inno ai primi amori giovanili, all’età, al pudore e alla titubanza di fronte alla potenza del sentimento che – forse – più ci rende simili al mondo. Ma “aspettare l’età giusta per amare” è un concetto che, in realtà, non ha mai convinto del tutto la Cinquetti. Proprio così. “L’amore non è un fatto anagrafico”, e ricordiamo che il testo è frutto di una visione dell’amore molto tenera, pura, che forse oggi ci appare addirittura desueta, ma in questo brano si trova un pezzo di inevitabile storia. Parliamo dell’Italia più naïf, dell’Italia del Dopoguerra, come sostenuto spesso dalla Cinquetti. Di un periodo storico per le donne che ha segnato l’epoca e tutte le generazioni successive: questo inno alla gioventù si è trasformato in un inno alla libertà di amare. E per fortuna. Ma non smettiamo, per favore, di credere negli amori acqua e sapone.