Coppetta mestruale: come si usa, i pro e i contro

Pro e contro dell’uso della coppetta mestruale. Come funziona, come sceglierla e come usarla al meglio

Foto di Elisa Cappelli

Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Come funziona

La coppetta mestruale rappresenta un’ottima alternativa agli assorbenti igienici o ai tamponi. La coppetta mestruale va inserita, opportunamente piegata, all’interno della vagina, dentro la quale si apre, andando ad aderire alle pareti e creando una sorta di sottovuoto che non consente al sangue di uscire e che permette alla donna di svolgere tanto la vita quotidiana quanto lo sport.

Queste coppette sono realizzate in silicone medicale o TPE. Va svuotata dopo alcune ore di utilizzo e può essere lavata e riutilizzata. Le ore in cui rimane inserita dipendono dal tipo di flusso, se abbondante o meno, e dalle dimensioni della coppetta. Una coppetta riutilizzabile arriva a durare oltre i 5 0 addirittura 10 anni, specie se viene lavata sempre con cura e tenuta in buone condizioni. Esistono in commercio anche coppette usa e getta. Tutti i modelli sono disponibili in colori diverse e tengono conto delle morfologie diverse dell’organo genitale femminile.

Per quel che riguarda la durezza del materiale, ne esistono di toniche, semi-toniche o morbide e la scelta dipende molto dal grado di tonicità del pavimento pelvico (la fascia di muscolatura che sostiene utero, retto, vagina e vescica). Valutato il tono del pavimento pelvico anche grazie a una visita presso una ginecologa specialistica. Di fatto l’uso rimane molto semplice e funzionale alla vita di tutti i giorni, si tratta solo di iniziare e familiarizzare le prime volte. Un’ottima idea potrebbe proprio essere quella di fare domande specifiche ad amiche o persone che usano questo metodo da tempo per raccogliere maggiori informazioni. Sicuramente possono verificarsi dubbi e ci sono pro e contro per ogni aspetto. Andiamoli a vedere nel dettaglio nel prossimo paragrafo.

Pro e contro

Il primo aspetto positivo sta nel risparmio economico: la coppetta mestruale ha costi davvero sostenibili e permette di risparmiare molto sugli assorbenti. In seconda istanza, la coppetta ha anche una grande valenza ecologica, non inquina e non produce rifiuti difficili da smaltire. Molte donne hanno la paura che si possano sviluppare allergie o problemi di varia natura a livello cutaneo, specie se si ha la pelle molto sensibile. Di fatto, le coppette sono prodotte in modo da non dare fastidio o creare alcun problema a livello cutaneo, a meno che non ci siano precedenti abrasioni o ferite o problemi di altra natura. Le coppette vengono prodotte senza ftalati, coloranti, candeggine, sbiancanti, profumi e BPA e sono quindi grandi alleate delle donne che convivono con allergie o problemi cutanei di varia natura.

Per quel che riguarda l’igiene, dipende strettamente da voi; la coppetta va pulita bene con acqua e sapone, meglio se specifico e alla fine di ogni periodo mestruale si dovrebbe fare un lavaggio molto approfondito in modo da ritrovarla pulita al ciclo successivo. Alcune donne decidono di fare una disinfezione completa. In alcuni casi viene sterilizzata con acqua e candeggina, oppure Amuchina: in un bicchiere d’acqua da 200-250 ml bisogna mettere circa 10 ml di candeggina (cioè un cucchiaio) oppure 20 ml di Amuchina, in cui l’ipoclorito di sodio, la sostanza che disinfetta, è più diluito. Suggeriamo questo metodo di pulizia quando la coppetta ha preso contatto con luoghi o posti poco puliti o se abbiamo perso il nostro astuccio.

I materiali sono certificati, ma è comunque importante controllare la provenienza e la qualità della coppetta che si acquista, per prevenire il rischio di irritazioni. Come tenerla? Dove riporla? Anche questo punto dipende da voi e determina l’igiene: in molte per esempio la ripongono dentro a un pratico e discreto astuccio o sacchetto, che a volte viene venduto anche insieme alla coppetta. Ma quante donne la usano? In quante si trovano bene veramente? Uno studio dedicato al settore specifico pubblicato dalla rivista Lancet Public Health rivela che circa il 70% delle donne che hanno provato la coppetta mestruale vuole continuare a usarla. Certamente diventa necessario un periodo di familiarizzazione la cui durata dipende da ciascuna donna. Le coppette vincono al 100% sugli assorbenti interni: secondi il parere dei ginecologi questi ultimi possono portare gravi problemi alla cervice uterina e arrivare a causare problemi importanti come la Sindrome da shock tossico (TSS), una malattia grave causata da una tossina del batterio Staphylococcus aureus, che si trova comunemente nella vagina. Il rischio di contrarre la TSS sale vertiginosamente nelle donne che utilizzano durante le mestruazioni tamponi assorbenti e dispositivi di contraccezione interni e/o hanno già avuto infezione da stafilococco.

Ogni donna ha caratteristiche diverse, ma prima di giudicare qualcosa sicuramente dobbiamo almeno provarla. Le donne esperte consigliano almeno 4 cicli mestruali per provare a capire e avere il tempo di cercare di inserirla senza far uscire il sangue, come capire quando si riempie completamente. All’inizio viene consigliato di usarle in abbinamento a un assorbente esterno, per evitare di andare a sporcare i vestiti nel caso in cui venga messa male le prime volte. Vi serve tempo per capire se avete scelto il giusto modello e il giusto tipo.