Protezione solare: perché è importante usarla se sei giovane

Il sole può provocare danni seri alla pelle e aumentare il rischio di tumori, soprattutto quando ci si scotta in età giovanile. Ecco come proteggersi

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

L’importanza di proteggersi

Durante la bella stagione il sole ci regala un bel colorito dorato e la pelle appare più sana e più bella, ma purtroppo la tintarella non è tutta rosa e fiori, anzi. I raggi solari possono infatti danneggiare la nostra pelle, anche in modo importante, dunque è fondamentale proteggersi.

Lo spettro solare comprende diversi tipi di raggi differenti per energia e lunghezza d’onda. Quelli in grado di raggiungere la Terra sono i raggi UVA e UVB, responsabili dell’abbronzatura ma anche dei sintomi tipici di quando si prende troppo sole, che includono:

  • arrossamento
  • disidratazione cutanea
  • eritema
  • scottature solari
  • ustioni
  • macchie scure della pelle

Il momento dell’insorgenza e la gravità di tali sintomi dipende dal proprio tipo di pelle, dal tempo trascorso al sole e dal momento dell’anno e della giornata in cui ci si espone. Il primo step è l’arrossamento della pelle con aumento della temperatura cutanea: la pelle scotta e brucia e si è a un passo da eritema, scottatura e ustione. L’eritema è caratterizzato dalla comparsa di piccole bollicine piene d’acqua, che causano fastidio, dolore e prurito. La scottatura genera invece un’ustione più o meno importante nelle zone del corpo esposte al sole e, nei giorni successivi, la cute apparirà ruvida, scura e tenderà a spelarsi.

Se si ha un fototipo chiaro la pelle tenderà ad arrossarsi e scottarsi entro pochi minuti, in genere entro mezzora, mentre chi ha la pelle scura può resistere poco più a lungo prima che compaiano rossori ed eritema. Il periodo di tolleranza diminuisce ulteriormente nelle ore centrali della giornata, in particolare nei mesi più caldi dell’anno, da giugno a fine agosto.

Oltre ai disagi estetici e al fastidio dato da ustioni ed eritemi, il sole predispone maggiormente a tumori della pelle come i melanomi, cancro particolarmente aggressivo e letale. Questo succede perché i radicali liberi prodotti proprio in seguito all’esposizione solare sono in grado di danneggiare le cellule della pelle, aumentando il rischio di sviluppare tumori.

Secondo gli esperti, le scottature e le ustioni che si verificano in giovane età incrementano ulteriormente tale rischio, quindi non sono per nulla da sottovalutare. Purtroppo sono proprio le persone più giovani a trascurare i pericoli del sole: la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni non percepisce i raggi solari come una minaccia e non applica alcuna protezione per difendersi. Non è una coincidenza se circa il 20% di nuovi casi di melanoma vengono diagnosticati nella fascia d’età tra i 15 e i 39 anni.

Proteggersi in modo adeguato dall’azione dei raggi solari è dunque fondamentale per prevenire gli effetti collaterali del sole a breve e a lungo termine, tutelando la propria salute, soprattutto quando si è giovani.

Come proteggersi

Il primo modo per proteggersi dai danni solari è quello di evitare esposizioni prolungate al sole. Stendersi al sole per molto tempo allo scopo di abbronzarsi, magari senza crema solare, è un metodo quasi infallibile per scottarsi. Molto meglio rimanere all’ombra di alberi, ombrelloni o altre strutture: ci si abbronza anche quando si sta all’ombra e durante le giornate nuvolose, anche se più lentamente.

Chi ha la pelle molto chiara e sensibile farebbe bene a indossare anche un cappello a tesa larga e abiti leggeri e ampi, in tessuti naturali, che non facciano sudare eccessivamente e che contemporaneamente proteggano dal sole diretto.

Fondamentale anche applicare una crema solare, scegliendo la protezione adeguata per il proprio fototipo. Il grado di protezione offerto dalle creme solari è indicato con un numero che va da 6 a 50+ e dalla sigla SPF, acronimo di Sunburn Protection Factor. In linea generale il fattore di protezione o dovrebbe essere pari a 50+ per i primi giorni di esposizione, per poi scendere a 30 nei giorni successivi.

La protezione solare non impedisce di abbronzarsi e non interferisce con la sintesi di vitamina D, ma serve a impedire in modo efficace scottature ed eritemi. Chiaramente non è sufficiente una sola applicazione di crema per essere protetti per tutta la giornata: l’applicazione va rinnovata almeno ogni due ore e dopo aver fatto il bagno.

Per prevenire l’invecchiamento prematuro della pelle, la disidratazione cutanea e macchie scure è bene applicare una crema con protezione solare anche quando si rimane all’aperto per una passeggiata, utilizzandola su viso, braccia, mani e altre zone scoperte come gambe e piedi. Importante anche evitare l’uso di alcuni prodotti prima di esporsi al sole, come profumi e oli essenziali: molte essenze contengono infatti molecole fototossiche che accumulano l’energia prodotta dai raggi solari rilasciandola poi tutta in una volta. Il risultato è davvero poco piacevole e include scottature gravi con bolle e vesciche che lasciano antiestetiche cicatrici e macchie iperpigmentate. Tra gli oli essenziali più ricchi di tali sostanze troviamo quelli di bergamotto, arancio e in generale di agrumi, da evitare assolutamente prima di andare in spiaggia o in altri luoghi soleggiati.

Fonte:

Fondazione AIOM