Cuoio capelluto secco e pruriginoso: cause, sintomi e cosa fare

Secchezza e prurito sono chiari segni di un cuoio capelluto che non gode di buona salute. Ecco quali sono le cause e i rimedi da mettere in pratica per contrastare questi sintomi

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

I capelli: delizia e dramma per donne e uomini. Raccolti in acconciature ad hoc e pettinati a dovere, donano un aspetto ordinato alla figura, ma se trascurati, l’effetto contrario è assicurato.

Questa zona del corpo non è poi così diversa dalle altre, per questo ha bisogno di essere coccolata e protetta. Ad esempio un cuoio capelluto secco e pruriginoso è indice di una capigliatura non proprio in salute. Si tende a grattarsi a causa del prurito più o meno intenso, e così facendo il cuoio capelluto già molto sensibile, si irrita maggiormente.

Quasi la metà della popolazione soffre di alterazioni al cuoio capelluto, tuttavia rimandare o attendere che la cute “guarisca” da sola, non è la strategia più veloce ed efficace. Piuttosto, meglio agire fin dai primissimi sintomi, in modo da scongiurare eventuali peggioramenti. Come trovare il rimedio giusto? La prima cosa da fare è individuare le cause scatenanti.

Cause

Una delle principali cause del cuoio capelluto secco e pruriginoso è la forfora, un’alterazione della cute della testa che si manifesta con la comparsa di piccole scaglie bianco/grigiastre che si staccano. Alla base della forfora c’è l’azione di un fungo che prende il nome di Malassezia globosa, responsabile di irritazione. La forfora inoltre, può peggiorare in alcuni periodi dell’anno come in autunno e in inverno, quando l’aria è più secca.

Un cuoio capelluto secco e pruriginoso può anche essere correlato ad alcune cattive abitudini legate al lavaggio dei capelli. Più precisamente quando:

  • non si deterge abbastanza la cute della testa. In questo modo si accumulano cellule della pelle che creano squame e prurito;
  • si utilizzano detergenti aggressivi. Il rischio è che il film idrolipidico, con funzione di protezione dei capelli e della cute, venga meno per l’eccessiva pulizia.

Ma non è tutto. Un cuoio capelluto secco e pruriginoso può essere provocato anche da problematiche più gravi legate alla cute della testa, come la dermatite seborroica, e da fattori come:

  • cambi climatici;
  • agenti atmosferici;
  • sudore;
  • stress;
  • inquinamento;
  • uso scorretto di phon e strumenti per lo styling;
  • alimentazione povera di nutrienti utili per il benessere naturale dei capelli.

Sintomi

Come è facile immaginare, è possibile riconoscere la presenza di un cuoio capelluto secco e pruriginoso da sintomi come secchezza e prurito. Quest’ultimo è il più comune e anche il più fastidioso perché porta ad una reazione immediata, ma allo stesso tempo rischiosa: quella di grattarsi. Il cuoio capelluto infatti, irritato per le cause elencate sopra, inizia a prudere e di istinto ci si gratta. Tuttavia, questa operazione, per quanto possa dare un leggero e momentaneo sollievo, non fa altro che peggiorare la situazione. Grattandosi si rischia infatti di andare a danneggiare ulteriormente un cuoio capelluto già di per sé delicato. Il risultato? Un circolo vizioso che causa maggiore irritazione.

La secchezza invece si manifesta nel momento in cui ghiandole sudoripare e sebacee non producono più le quantità necessarie di acqua e sebo. Venendo meno l’idratazione, il cuoio capelluto di conseguenza inizia a seccarsi e i capelli ne risentono apparendo spenti, sfibrati e fragili.

Rimedi utili

Un cuoio capelluto secco e pruriginoso indica un’infiammazione in corso che si sta manifestando appunto con prurito e secchezza. I rimedi da adottare quindi, devono focalizzarsi sul trattamento dei sintomi, per poter eliminare la causa scatenante e aiutare la cute a ritrovare il giusto equilibrio.

Uno shampoo antiforfora rappresenta un rimedio efficace per contrastare e prevenire prurito e secchezza del cuoio capelluto. Questo tipo di prodotto indicato proprio per problematiche come la forfora, agisce sulla sintomatologia, idrata con delicatezza e ripristina la corretta secrezione del sebo. Tuttavia, non tutti gli shampoo antiforfora sono uguali. Per avere buoni risultati, è infatti indispensabile sceglierne uno che tenga conto delle specificità e delle problematiche della propria cute. Diversamente, si rischia di ritrovarsi con un cuoio capelluto secco e pruriginoso, e magari anche arrossato.

Ci sono agenti antiforfora come lo zinco piritione e il piroctone olamina, che grazie alla loro azione antimicotica e antibatterica, riducono lo sviluppo di funghi e l’eccessiva produzione di sebo. Si tratta di attivi presenti nella maggior parte degli shampoo antiforfora, la cui efficacia può essere potenziata dall’aggiunta – all’interno della formulazione – di ingredienti di origine naturale come l’estratto di limone, di aloe vera, di ortica, di eucalipto. Le proprietà dermopurificanti, astringenti e rinfrescanti (come quella dell’estratto di eucalipto) sono un toccasana per i capelli, in quanto agiscono direttamente su irritazione e prurito. L’olio di Argan invece, grazie alle sue proprietà idratanti e antiossidanti, nutre in profondità prevenendo capelli secchi, sfibrati e con doppie punte. In più li protegge dai danni causati da phon e da prodotti per lo styling.

Un altro rimedio utile per contrastare secchezza e prurito della cute consiste nel lavare i capelli in modo corretto, evitando prodotti aggressivi, strofinamenti o lavaggi troppo frequenti (anche quando non sono davvero necessari). Anche evitare di grattarsi può aiutare a ridurre i sintomi di un cuoio capelluto secco e pruriginoso. Questa azione infatti, se ripetuta più volte, non fa altro che aumentare l’irritazione e portare a grattarsi di nuovo.

Un ulteriore consiglio è quello di gestire al meglio lo stress. Fa bene al corpo, alla mente e ai capelli.

E se prurito, secchezza, arrossamento al cuoio capelluto non dovessero dare cenni di miglioramento, è bene prendere appuntamento con uno specialista.