Come sempre, ancor più del solito, la musica è stata la vera protagonista della terza serata del Festival di Sanremo edizione numero 73. Una serata lunga, lunghissima, che ha visto alternarsi sul palcoscenico tutti e ventotto gli artisti in gara.
La musica è stata il dono degli ospiti più attesi della serata, i Måneskin, tornati a celebrare il successo mondiale sullo stesso palco dove tutto iniziò. Mentre Amadeus stavolta si è lasciato scappare una gag che ha fatto storcere il naso alla moglie Giovanna seduta in prima fila. Ripercorriamo insieme i momenti più salienti.
Indice
Le canzoni di ieri sera
La gara è entrata nel vivo e ieri sera il pubblico ha potuto riascoltare tutte, ma proprio tutte, le canzoni in gara. Ad aprire (letteralmente) le danze le reginette del pop anni ‘2000 Paola e Chiara, accompagnate da un stuolo di vivaci ballerini. Ancor più vivace Rosa Chemical, l’Achille Lauro della generazione Z che, con la sua provocante Made in Italy, è riuscito a far ballare anche le signore per bene del pubblico sanremese.
Poco dopo, una delle esibizioni più discusse della terza serata, quella di Gianluca Grignani che, durante l’esecuzione del suo brano Quando ti manca il fiato, è stato interrotto da problemi tecnici. “Adesso che ho cinquant’anni so gestire una cosa così, a vent’anni non avrei saputo farlo” ha detto, tendendo la mano al calciatore di rose rosse Blanco e guadagnandosi l’ovazione della platea.
Lazza, in gara con Cenere, si è concesso un momento di tenerezza donando i fiori alla mamma a fine esibizione. Giorgia, annunciata come probabile vincitrice ancor prima dell’inizio del Festival, ha riportato sul palco Parole dette male, cantata in modo magistrale, libera ormai dalle incertezze della prima esibizione. Più sicuro di sé si è mostrato anche Leo Gassman, con un look da tamarro che, tuttavia, non è riuscito ad offuscare la sua aria da bravo ragazzo.
Dai Cugini di campagna all’idolo dei giovanissimi Ariete, tutti i concorrenti si sono dimostrati esecutori impeccabili: iniziano ormai a sentirsi a casa nel teatro dell’Ariston e sanno che, adesso, i giochi si fanno seri e la classifica diventa sempre meno parziale. Ogni esibizione conta.
Sanremo 2023, il programma della settimana
Classifica e risultati
E, a proposito di classifica, quella della terza serata vede Marco Mengoni, in gara con Due vite, ancora ben saldo al primo posto. Da lì in giù, le cose si sono presentante in modo diverso rispetto ai risultati svelati al termine della seconda serata, con la scalata di Ultimo e l’inaspettata discesa della bella Splash di Colapesce e Dimartino.
- Marco Mengoni – Due vite
- Ultimo – Alba
- Mr. Rain – Supereroi
- Lazza – Cenere
- Tananai – Tango
- Madame – Il bene nel male
- Rosa Chemical – Made in Italy
- Colapesce e Dimartino – Splash
- Elodie – Due
- Giorgia – Parole dette male
- Coma_Cose – L’addio
- Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
- Modà – Lasciami
- Paola & Chiara – Furore
- LDA – Se poi domani
- Ariete – Mare di Guai
- Articolo 31 – Un bel viaggio
- Mara Sattei – Duemilaminuti
- Leo Gassmann – Terzo cuore
- Colla Zio – Non mi va
- Levante – Vivo
- Cugini di Campagna – Lettera 22
- gIANMARIA – Mostro
- Olly – Polvere
- Anna Oxa – Sali
- Will – Stupido
- Shari – Egoista
- Sethu – Cause perse
I commenti sulla serata
Il momento più memorabile? Di certo il bacio rubato tra Amadeus e Rocio Muños Moralez, l’attrice spagnola compagna di Raul Bova, che se parla ormai impeccabilmente l’italiano, ha ancora da lavorare sui saluti formali. Deliziosa l’esibizione per celebrare i sessant’anni di Fatti mandare dalla mamma, che Gianni Morandi ha riproposto in una nuova, vivacissima, versione affiancato dalla nuova leva Sangiovanni.
I Måneskin, grandi ospiti della terza serata reduci da uno sfavillante tour mondiale, hanno dominato il palco dell’Ariston e fatto scatenare platea e gallerie. Perfetta la co-conduzione di Paola Egonu, elegantissima in Emporio Armani, che ha utilizzato il suo monologo per rispondere alle critiche di stampo razzista ricevute negli ultimi giorni. Dalla campionessa è arrivato anche un pensiero per Turchia e Siria, “penso alle mie compagne di squadra che hanno parenti e amici lì. Bisogna sempre essere grati, perché non sai mai domani, potresti svegliarti o non svegliarti o non avere più nulla”.
Alessandro Siani ha invece divertito gli spettatori con un esilarante racconto sulla tecnologia, intervallo comico ben più pacato e apprezzato del controverso intervento di Angelo Duro. Mentre il pubblico a casa si scervellava sui social cercando di capire chi fossero i due artisti che, affermavano anonime voci sui social, stessero litigando nel backstage, con tanto di bicchieri d’acqua lanciati l’un l’altra addosso. Episodio prontamente smentito dallo staff del Festival. Vero o no, quel che è certo è che a Sanremo non ci si annoia mai.