Critiche a Paola Egonu a Sanremo 2023. Ritardo sospetto in conferenza

Da Matteo Salvini alla mamma di Elodie: tutti gli hater di Paola Egonu, in vista della sua co-conduzione a Sanremo 2023

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Da quando è stata annunciata, la presenza di Paola Egonu al Festival di Sanremo 2023 è stata fonte di discussione, spesso con toni fortemente critici. La co-conduzione della kermesse si prospetta un’ardua sfida per la campionessa di pallavolo.

A far parlare, in particolare, una recente intervista in cui Egonu confida i timori del mettere al mondo un figlio in un Paese dove il razzismo è ancora una piaga viva. A scagliarsi contro l’atleta politici e giornalisti, e persino la mamma di una concorrente del Festival.

Le critiche a Paola Egonu, co-conduttrice a Sanremo 2023

In passato, Paola Egonu è stata vittima di razzismo, sul campo da gioco e fuori. Una ferita ancora aperta, che ha portato la campionessa a confidare alle pagine di Vanity Fair: “mi chiedo a volte se sia il caso di mettere al mondo dei bambini. Se mio figlio sarà di pelle nera vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora. Lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena, dunque, far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?”

Parole forti, che hanno causato risposte altrettanto dure. La prima a rispondere alla campionessa è stata Claudia Marthe, la madre di Elodie. Di origini creole, arrivata in Italia negli anni ’80, la donna, intervistata da La Stampa sull’Italia ha detto: “Proprio non potrei definirlo un Paese che discrimina in base alla razza. Ci sono gli idioti, qui e altrove. Sono intollerabili, qui o altrove. E allora? Non facciamo più figli per paura degli stupidi? Resto disorientata dalle parole della pallavolista Paola Egonu che non voglio affatto giudicare, ma mi piacerebbe capire”.

Decisamente meno diplomatico il giornalista Nicola Porro che sul suo blog personale ha pubblicato un articolo dal titolo Paola Egonu ha veramente rotto le balle. Nel testo, Porro si scaglia diretto contro la pallavolista: “Cara Egonu, un po’ meno selfie, pianterelli, interviste a Vanity Fair e un pochino più di realtà”, per poi rincarare la dose con una discutibile provocazione, “vada a fare i suoi sermoni sul primo canale di Erdogan e non a Sanremo. Per il mondo e per i diritti umani sarebbe più importante ed urgente”.

Compagno di maleducazione di Porro è il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani che, durante una delle puntate del programma La Zanzara su Radio24, ha affermato: “C’è una signora che si chiama Paola Egonu che gioca in Turchia, non proprio un modello per i diritti umani, che sostiene di aver paura di mettere al mondo un figlio nero a causa del razzismo in Italia. Descrive l’Italia come l’Alabama. Di contro, viene strapagata, omaggiata da chiunque, è una delle conduttrici del Festival di Sanremo. La mia prima sensazione è: ma che ca**o vuole?”

Di cosa parlerà il monologo di Paola Egonu? Le supposizioni di Salvini

Non è un lettore di Vanity Fair Matteo Salvini, tuttavia, pur non avendo letta la recente intervista di Paola Egonu, il ministro ha sentito il bisogno di commentare anche lui la presenza di Paola Egonu a Sanremo 2023. Mentre nessuna parola è stata spesa dal segretario della Lega sulle altre co-conduttrici della settantaduesima edizione del Festival, Chiara Ferragni, Francesca Fagnani e Chiara Francini. “È una grande sportiva, una grande pallavolista, ma spero che non venga a fare una tirata sull’Italia paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti fuorché quello di essere razzisti. Sono un popolo che accoglie e che allunga la mano a tutti” ha dichiarato Salvini a RTL 102.5.

All’invito di Salvini, Paola Egonu ha preferito non rispondere e quando alla conferenza stampa pre-serata del 9 febbraio, dove l’atleta è arrivata in ritardo (forse proprio perché poco desiderosa di andare incontro alle polemiche?) i giornalisti l’hanno pungolata sul tema, la campionessa si è limitata a dire che sì, “l’Italia è un paese razzista, che però sta migliorando. Non voglio essere polemica, né fare la vittima. Voglio semplicemente dire come stanno le cose”. La stessa diplomazia è stata mantenuta da Egonu di fronte alla ripetute provocazioni dei giornalisti presenti alla conferenza, dalla sua scelta di andare a lavorare in Turchia al desiderio o meno di diventare madre.

Se non si sa ancora se sarà proprio il razzismo al centro del monologo di Egonu, “mi racconterò, ci sarà anche quello ma non solo” ha detto la co-conduttrice in conferenza stampa, è certo che farà discutere ancora. Al punto che Amadeus ha dichiarato l’intenzione di anticipare l’intervento, precedentemente previsto dalla scaletta dopo la mezzanotte.