Cos’è il k-food, la cucina coreana che fa bene alla salute

Sempre più italiani apprezzano la cucina coreana: oltre a essere gustosa, è anche salutare, grazie all’usanza di far fermentare i cibi.

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Redazione

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Il K-food ovvero la cucina coreana sta conquistando gli italiani ed è un bene visto che i cibi fermentati sono molto comuni in questo tipo di cucina e vantano indiscusse proprietà benefiche.

La preparazione forse più famosa della cucina tipica della Corea del Sud è il kimchi a base di verdure fermentate. Non esiste un’unica ricetta del kimchi, basti pensare che si dice ne esistano circa 200, generalmente però fra gli ingredienti non mancano mai il cavolo cinese e il peperoncino. Spesso sono presenti anche una speciale salsa di pesce o dell’aceto. La fermentazione rende questo piatto un toccasana per la digestione, il benessere dell’intestino, la bellezza della pelle, oltre ad essere un alleato del sistema immunitario e un aiuto per un buon riposo. Inoltre i cibi fermentati sono in grado di riequilibrare il ph dell’organismo. Tutte queste proprietà sono da attribuirsi alla presenza di benefici batteri che danno vita alla fermentazione, un po’ come succede per lo yogurt.

Il kimchi si gusta da solo oppure come accompagnamento a piatti di carne, di pesce, di verdure, insaporisce panini e involtini, si abbina perfettamente a riso, pasta, cereali, uova, formaggio e patate. Per sfruttarne a pieno le proprietà va aggiunto solo a fine cottura alle preparazioni dal momento che il calore riduce la carica batterica benefica.

Nella cucina coreana si utilizzano anche le umeboshi, delle particolari prugne in salamoia tipiche del Giappone, come anche il miso e il tempeh, a loro volta frutto di fermentazioni. Un altro aspetto salutare della cucina coreana è il fatto che le carni vengono spesso fatte marinare, usando erbe aromatiche e spezie, dalle interessanti proprietà benefiche. Quanto ai dolci, molti sono a base di fagioli rossi (noti anche come azuki), dagli effetti depurativi e perfetti anche per chi è intollerante al glutine dal momento che non ne contengono.