Curry: cos’è, benefici e come usarlo

Il curry è una miscela di spezia molto utilizzata nella cucina indiana ormai molto utilizzata anche nelle nostre ricette

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 7 Settembre 2022 17:50

Cos’è

Il curry è una miscela di spezie in polvere utilizzata per aromatizzare moltissime ricette, dai primi piatti ai secondi, passando dai contorni di verdura. Originario dell’India, il curry è ormai ampiamente diffuso nelle nostre cucine: possiamo acquistarlo in erboristeria e nei negozi di spezie, meglio se del commercio equo-solidale, oppure prepararlo dopo aver reperito i singoli ingredienti.
La base per preparare il curry include curcuma, coriandolo, cardamomo, chiodi di garofano, cui si aggiungono altre spezie in base alla zona. Alcune ricette prevedono infatti l’uso di zafferano e senape, altre utilizzano scalogno, aglio e cipolle, altre ancora aggiungono basilico e citronella. Per preparare il curry giallo si usano in genere:

Non esiste però una sola ricetta per preparare il curry: il tipo di spezie usate, le quantità e le proporzioni dipendono dalla regione, dalla disponibilità e dal corto delle materie prime, dai gusti personali. Le varie spezie donano sfumature diverse al curry, che può essere arancio intenso, giallo chiaro, beige, rossastro o bruno. Oltre a modificare il colore, le varie spezie conferiscono alla miscela proprietà, odore e sapore diversi.

Benefici

I benefici del curry dipendono dal tipo e dalla quantità di spezie usate, caratterizzate ognuna dalle proprie proprietà. In linea generale questa miscela di spezie è:

  • aromatica
  • antinfiammatoria
  • antiossidante
  • digestiva
  • antibatterica

L’insieme di spezie usate nella preparazione del curry ha infatti proprietà aromatizzanti, date soprattutto dalla presenza di oli essenziali che conferiscono anche buona parte delle altre proprietà. Le pietanze arricchite con il curry, oltre che saporite, possono risultare più digeribili. La maggior parte degli ingredienti del curry ha infatti azione digestiva e il suo consumo può facilitare lo svuotamento dello stomaco, contrastare l’aerofagia e aiutare a combattere l’accumulo di gas a livello intestinale. Cumino, coriandolo e cardamomo, in particolare contribuiscono a contrastare pancia gonfia, meteorismo e flatulenza, mentre lo zenzero previene nausea e pesantezza di stomaco.

Il curry, soprattutto grazie alla presenza di curcuma, è anche una miscela antiossidante cioè in grado di combattere l’azione nociva dei radicali liberi. I radicali liberi sono noti per la loro capacità di sottrarre elettroni alle molecole vicine, rendendole a loro volta instabili e innescando un processo a catena che può danneggiare le cellule e favorire invecchiamento precoce e malattie croniche anche gravi. Per questo motivo, gli alimenti antiossidanti sono considerati antiage, antitumorali e capaci di proteggere dal rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e declino cognitivo.

Detto ciò è necessario fare una precisazione. Se da una parte è vero che le spezie contenute nel curry possiedono proprietà e benefici, dall’altra è vero anche che la quantità di curry utilizzato nelle ricette è davvero poca. Non si può dunque considerare il curry come una buona fonte di sostanze antinfiammatorie o antiossidanti, a meno che non se ne utilizzi davvero molto o con una frequenza elevata. Due benefici che invece ci si può aspettare dal curry è quello di favorire la digestione e di contribuire a ridurre l’uso del sale in cucina.

Come usarlo

Per utilizzare il curry è sufficiente aggiungere questo mix di spezie in polvere durante la cottura o al termine, anche mescolandolo a un cucchiaio di acqua o a un cucchiaino di olio. Il curry può essere usato nei contorni di verdura, nei piatti di legumi, di carne e pesce, nelle torte salate, nelle salse e negli intingoli, nelle vellutate. La quantità di curry da usare è soggettiva e dipende dai propri gusti, ma generalmente non si usano più di uno o due cucchiaini di di spezia in una ricetta per due-tre persone.

Per quanto riguarda gli abbinamenti in cucina, bisogna considerare che il sapore del curry è molto aromatici e ricorda quello della liquirizia e dell’elicriso. Il gusto del curry può variare ed essere più o meno intenso ma è sempre particolare, anche se non copre il sapore degli alimenti come può succedere con spezie piccanti ma, al contrario, lo esalta. Il curry si sposa ad esempio benissimo con i ceci, con verdure come zucchine, cavolfiore e broccolo, con il latte di cocco e la panna, anche vegetale, con le patate. Da provare la vellutata di broccoli e patate con curry, da aggiungere a fine cottura, il cavolfiore al forno con curry, le zucchine in padella saltate con olio, aglio e curry, i ceci al forno con zucca e latte di cocco al curry. Ottime anche le torte salate a base di patate aromatizzate con curry e rosmarino. Questa spezia è molto utilizzata anche per insaporire carni bianche e pesce e per preparare salse con cui condire carni dal sapore delicato, come avviene nelle ricetta del pollo al curry, che nella versione vegetariana vede l’uso degli straccetti di soia al posto del pollo.