Mirto come rimedio naturale: proprietà, benefici e utilizzi

Il mirto è una pianta tipica della regione mediterranea, utile per trattare problemi respiratori e disturbi alla circolazione

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Il mirto è un arbusto sempreverde comune nella regione mediterranea, in particolare in Sardegna e Corsica. La pianta del mirto è una specie ornamentale; presenta foglie lucide e lanceolate e fiori bianchi gradevolmente profumati che si aprono tra marzo e luglio. Dai fiori di mirto si sviluppano in autunno bacche viola scuro, quasi nere. Il nome botanico della pianta è Myrtus communis e la specie appartiene alla famiglia delle Mirtaceae.

Il mirto è usato in liquoreria e nella medicina popolare, profumeria e aromaterapia. Del mirto infatti si utilizzano le foglie e le bacche e l’olio essenziale distillato dalle foglie, nonché estratti fluidi, tinture madri e tisane. Nella produzione di liquori digestivi si usano invece le bacche, utilizzate anche come aromatizzanti in cucina.

Proprietà

Il mirto è utile soprattutto per le infiammazioni delle vie respiratorie oltre che per infezioni dell’apparato genitale e urinario e per trattare emorroidi, gengiviti e altri disturbi. Il mirto contiene infatti un fitocomplesso dalle proprietà:

  • stimolante
  • astringente
  • espettorante
  • antisettica
  • cicatrizzante
  • vasocostrittrice

Le proprietà del mirto sono attribuite all’olio essenziale presente nelle bacche e nelle foglie e al contenuto in tannini e resina nelle foglie.

Benefici

L’uso del mirto per la salute è diffuso fin dall’antichità. Per quanto riguarda le affezioni a carico dell’apparato respiratorio, l’impiego del mirto è consigliato in caso bronchite, sinusite, tosse grassa e produttiva e nella tosse cronica nei fumatori. Le proprietà balsamiche, antisettiche e bechiche del mirto possono infatti aiutare ad alleviare infiammazioni a carico di gola e bronchi.

L’azione antisettica e antinfiammatoria del mirto rende questo rimedio utile anche per trattare cistite, uretrite, infiammazioni alla prostata e infezioni da candida. Grazie alla presenza di tannini, le foglie di mirto possono poi apportare benefici in caso di diarrea. Le preparazioni a base di mirto sono utili anche esternamente per alleviare il dolore e il gonfiore causati dall’infiammazione delle emorroidi, oltre che per migliorare la stasi venosa e le vene varicose. Sempre esternamente, decotti e infusi vengono usati per risciacqui di bocca e gola in caso di gengiviti e infiammazioni della mucosa, lavande esterne intime per combattere la leucorrea e per la detersione della pelle con psoriasi.

Come si usa

Il mirto può essere assunto sotto forma di tisana o decotto delle foglie, tintura madre ottenuta dalla macerazione in alcool dei rami giovani o olio essenziale estratto per distillazione di foglie e fiori. La tisana di mirto si prepara con circa 3 grammi di foglie essiccate ogni 100 millilitri di acqua. Per preparare l’infuso di mirto si versa acqua bollente sulle foglie e si lascia in infusione per circa dieci minuti mentre se si vuole preparare il decotto si sistemano le foglie in acqua fredda, si porta a ebollizione l’acqua e si lascia bollire per cinque minuti. In entrambi i casi, trascorso il tempo di infusione o decozione, si filtra e si consuma.

Oltre che per uso interno, l’infuso e il decotto di mirto possono essere impiegati anche esternamente su pelle e mucose per la detersione della pelle, lavande esterne delle zone intime, risciacqui della bocca e gargarismi per la gola. La tintura di mirto, invece, si somministra due o tre volte al giorno diluendone 30 gocce in poca acqua.

Infine, l’olio essenziale di mirto si può assumere oralmente al dosaggio di una goccia da disperdere in un cucchiaino di miele, due o tre volte al giorno. Esternamente, l’olio essenziale si può usare per massaggi, applicazioni topiche e suffumigi. Per applicazione su pelle e mucose, gli oli essenziali vanno sempre diluiti o dispersi, mescolandone due o tre gocce per ogni cucchiaio di olio o di gel di aloe vera. Con l’olio essenziale di mirto si possono preparare anche unguenti, aggiungendo due o tre gocce di essenza a burro di karité o altro burro vegetale, come quello di mango; gli ungenti sono utili per applicazioni localizzate o per massaggi su schiena e petto in caso di malattie respiratorie. A scopo cosmetico, l’olio essenziale di mirto è utilizzato per combattere pelle grassa, brufoli e infiammazioni cutanee.

Per inalazione invece si possono usare tre-cinque gocce di essenza, da disperdere nell’ambiente o per effettuare suffumigi. L’olio essenziale di mirto può essere usato insieme a quello di pino o di eucalipto per una maggiore azione sulle vie respiratorie oppure con l’essenza di limone quando diffuso nell’ambiente. Quando è usato nel bruciatore o nel diffusore elettrico a ultrasuoni, l’olio essenziale di mirto aiuta a mantenere il tono dell’umore e a favorire la concentrazione.

Controindicazioni

Il mirto non presenta effetti collaterali di rilievo alle dosi consigliate. Non bisogna però eccedere nelle quantità di olio essenziale perché un dosaggio elevato o un uso prolungato possono causare tossicità che può portare nausea e mal di testa. Inoltre, l’uso interno di olio essenziale è consigliato solo nelle persone adulte e controindicato in pediatria, oltre che durante la gravidanza e l’allattamento. Chiaramente il mirto e le preparazioni che lo contengono non devono essere usati in caso di allergie alla pianta.