Fiorella Pierobon si racconta come artista. E della tv non rimpiange nulla

Intervista a Fiorella Pierobon, da annunciatrice tv ad artista affermata che crea mettendo le mani nel colore. E adora la torta al ciccolato

Fiorella Pierobon, annunciatrice e volto simbolo di Canale 5 dal 1984 al 2003, oggi è un’affermata artista. Ha un suo atelier a Nizza, esibisce le sue opere in mostre e gallerie in Italia e nel mondo. E ora è impegnata nell’iniziativa Atelier Casa Vicina (29 ottobre – 3 novembre).

A Torino il ristorante stellato ospita una selezione di opere della Pierobon, i cui quadri della collezione Materie Prime caratterizzano la sala da diversi anni, e le creazioni in ceramica di Carla Cecere. Il progetto intende sottolineare attraverso colori intensi e forme sinuose lo stretto legame tra “arte e cucina”. L’iniziativa infatti parte dal concetto che l’esperienza culinaria è completa solo se vi è un perfetto connubio tra l’ideazione del piatto e il contesto nel quale viene servito.

A Fiorella Pierobon abbiamo chiesto di raccontarci di questa esperienza e di come è cambiata la sua vita dopo la televisione.

Sei impegnata nel progetto Atelier Casa Vicina dove l’arte incontra il gusto: quale legame hai trovato tra la tua creazione artistica e il cibo?
A Casa Vicina da sempre sono sensibili al mondo dell’arte, in particolare all’arte contemporanea. L’incontro con la famiglia Vicina è avvenuto diverso tempo e dal 2014 sono esposti nel locale i miei lavori. Per questo progetto, il tema riguarda il cibo. Si tratta di un lavoro di contaminazione realizzato a partire dagli input che arrivano dal cervello e scatenano la creazione sulla tela. Abbiamo studiato quali delle mie linee e dei mie colori fossero più affini coi loro piatti e abbiamo trovato questa somiglianza nei dolci, in particolare in quello al cioccolato che io adoro.

Alcune delle opere che esponi sono legate al mondo dei camminatori cui sei particolarmente legata, ci puoi spiegare?
Si tratta di alcune sculture che rappresentano figure maschili e femminili, realizzate in diversi materiali come plexiglass e alluminio anodizzato, tagliate a laser. L’80% del lavoro dedicato al cammino avviene attraverso Radio Francigena, un’emittente web, dove trattiamo di viaggi e cammini medievali. Questo interesse nasce dalla mia passione per il Medioevo. Al cammino ho dedicato una mostra personale, Percorsi di Luce, dove sono esposte appunto queste statue alte 2 metri, corredate da citazioni letterarie tratte per esempio da Dante, che descrivono la scultura.

Il cammino ha per te più un valore spirituale che fisico?
Assolutamente. Il cammino è rappresentazione di un’avventura personale, per me è un mettersi in gioco.

A cosa ti ispiri quando realizzi le tue opere ? Hai un artista di riferimento?
Le cose che incontro mi ispirano. Il mio lavoro nasce dal bisogno di entrare con le mani in ciò che faccio. Il mio lavoro, anche quando dipingo, è come se fosse una scultura, nel senso che entro proprio con le mani nel colore, oppure le mie opere sono pressioni sul colore. Quando ero in televisione, questo mio bisogno di dipingere, di entrare nel lavoro con le mani, era soffocato.
Un artista preferito? Direi Van Gogh, adoro la sua energia, le sue vibrazioni. E poi è molto materico. Ma il mio stile è molto diverso.

Della tv rimpiangi qualcosa?
Ho lavorato in televisione da quando avevo 16 anni fino ai 45. Adesso non mi interessa più. Neanche guardo la tv generalista, preferisco i canali tematici. Netflix e Sky sono le soluzioni più intelligenti per me.

Che rapporto hai coi social?
Di fatto non ci sono. I programmi radio sono condivisi sui social, ma le pagine non vengono gestite da me. Diciamo che non amo tutto quello che è tecnologico.

Progetti per il futuro?
Continuare a esporre nelle gallerie. E coi Vicina ho in programma l’allestimento per il loro nuovo locale ma vi dirò più avanti…

Fiorella Pierobon Claudio Vicina Carla Cecere
Da sinistra Fiorella Pierobon, Claudio Vicina, Carla Cecere – Fonte: Ufficio stampa