Dolci di Pasqua: strategie del nutrizionista per bilanciare gli eccessi

Scopri come godere dei dolci pasquali senza avere i sensi di colpa: consigli nutrizionali pratici per mantenere la linea anche durante le festività.

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Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

Pubblicato: 16 Aprile 2025 10:45

La Pasqua è uno dei momenti dell’anno caratterizzati da feste, tavolate e tante delizie culinarie. Tra colombe, uova di cioccolato e dolci della tradizione regionale, come pastiere o cuddura cull’ova, è facile lasciarsi andare a qualche eccesso di troppo. Tanti zuccheri, grassi e calorie, che possono mettere a dura prova la nostra linea e far salire le lancette della bilancia. Tuttavia, attraverso alcuni trucchetti nutrizionali, è possibile godersi le prelibatezze di questi giorni di festa senza sensi di colpa e senza dover mettere a repentaglio il proprio benessere fisico. In questo articolo, esploreremo alcuni consigli pratici per bilanciare l’alimentazione durante i giorni della Pasqua, preservando allo stesso tempo il gusto e la salute del corpo umano.

Dolci pasquali: tra tradizione e tentazione

I dolci che vengono serviti in tavola durante la Pasqua possono variare da regione a regione, ma hanno un comune denominatore rappresentato dall’elevato contenuto calorico. La colomba, ad esempio, è un dolce lievitato ma estremamente ricco di zuccheri semplici e grassi, soprattutto nelle sue versioni farcite con creme o topping. Anche le uova di cioccolato, soprattutto ripiene, possono contenere ingenti quantità di zuccheri semplici e grassi saturi, che impattano sui livelli glicemici e favoriscono l’aumento di peso. Anche i dolci regionali, come pastiere, cassate o cuddura cull’ova (ciambella intrecciata con al centro un uovo), arrecano il loro quantitativo di calorie, soprattutto quando consumati alla fine di un pasto abbondante.

Valori nutrizionali a confronto

Dolce Calorie (kcal) Grassi (g) Zuccheri (g) Carboidrati (g) Proteine (g) Fibre (g)
Colomba 390 15 25 50 6 1.5
Uova di cioccolato 550 35 50 55 6 3.0
Pastiera napoletana 360 17 30 40 5 1.8
Cuddura cull’ova 410 18 28 48 7 1.6

Strategie per bilanciare gli eccessi

Di seguito sono state riportate alcune strategie nutrizionali per poter bilanciare gli eccessi delle feste pasquali, senza dover rinunciare a sapore e tradizione culinaria.

Porzioni moderate

Nessuno vi dirà mai di privarvi del vostro dolce pasquale preferito, ma l’importante è mantenere la moderazione e la consapevolezza alimentare. Questo vuol dire che godersi una fetta di colomba o un pezzo di cioccolato è qualcosa di positivo, ma è importante moderarsi nelle quantità. Una porzione di colomba dovrebbe essere all’incirca tra gli 80 e i 100 grammi, mentre una porzione di cioccolato dovrebbe aggirarsi intorno ai 25-30 grammi. Così facendo è possibile godere dei sapori festivi, senza eccedere e provocare danni al girovita.

Preferire il cioccolato fondente (se piace)

Nella scelta delle uova di cioccolato andrebbero preferite tipologie di cioccolato artigianale e con almeno il 70% di cacao e con una minore quantità di zuccheri semplici. Questo perché il cioccolato fondente presenta un elevato numero di molecole antiossidanti, che possono offrire effetti benefici per l’organismo. Ovviamente, nel caso in cui il cioccolato fondente non piaccia, è inutile costringersi a mangiarlo ed è meglio optare per un cioccolato che piace (rispettando le giuste quantità).

Equilibrare i pasti

Vivere i giorni di Pasqua non vuol dire abbandonare tutte le abitudini quotidiane di sana e corretta alimentazione. Bisogna circoscrivere gli sgarri all’interno di finestre di tempo ben delimitate. Ad esempio, il giorno di Pasqua si procederà con una colazione regolare a base di cereali integrali, latte, frutta fresca e ciò che normalmente è presente nel proprio piano alimentare. Lo stesso discorso può essere fatto per la cena, che sarà molto leggera e a base di fibre e proteine di buona qualità, senza procedere con il consumo degli avanzi derivanti dal pranzo. Per quanto riguarda il pranzo, potrà essere completamente libero a patto che al suo interno siano presenti anche fibre (verdure), che aiutano a ridurre l’appetito è modulano un assorbimento di zuccheri e grassi a livello intestinale. Quindi, massima libertà nel provare delle ricette fatte in casa dalla nonna oppure assaporare il proprio dolce preferito.

Idratazione

Durante i giorni festivi non bisogna trascurare la propria idratazione, che deve essere sempre di circa 1,5- due litri al giorno. Bisogna ricordare di assumere liquidi attraverso acqua, frutta e verdura, ma anche tisane e infusi. Rammentiamo, invece, che vino, spumante e altri alcolici non rientrano assolutamente nei liquidi per un’idratazione sana dell’organismo. Anzi, l’alcol ha un elevato potere disidratante, oltre che rappresentare una sostanza xenobiotica, di cui il corpo deve liberarsi attraverso processi di detossificazione epatica. Quindi sì a brindisi ed aperitivi, ma sempre con moderazione e ricordando che l’alcol apporta calorie vuote, che impattano sul proprio girovita e sulla salute dell’intero organismo.

Attività fisica

Dopo i pasti di queste feste può essere opportuno dedicarsi una passeggiata all’aria aperta o ritagliarsi un momento per rispettare le proprie ore settimanali dedicate allo sport e all’attività fisica. In questo modo, si manterranno attivi il corpo e il metabolismo e, allo stesso tempo, si contribuirà a favorire la digestione.

Conclusione

Le festività pasquali sono un’occasione per celebrare e condividere momenti speciali con i propri amici e parenti. Con un approccio consapevole e alcune strategie nutrizionali, è possibile godersi i dolci tradizionali senza compromettere la salute. Ricordiamo che l’equilibrio è la chiave: concedersi qualche sfizio è parte della festa, ma sempre con moderazione e attenzione al proprio benessere fisico. Nel caso in cui si stia seguendo un piano dietetico fornito da un nutrizionista, può essere utile chiedere dei consigli personalizzati su come gestire l’alimentazione durante il periodo delle feste. In questo modo, si rispetterà il programma alimentare, senza dover fare rinunce di alcun tipo.

 

Fonti bibliografiche

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.