Dieta GIFT: cos’è, come funziona e quando è controindicata

La dieta GIFT è più che altro uno stile di vita che vede nel dimagrimento un aspetto importante per la salute e il benessere in generale

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

La dieta GIFT o dieta di Segnale è un regime alimentare orientato alla perdita del peso come conseguenza del benessere generale dell’organismo.

Ideata da due medici, Attilio e Luca Speciani, GIFT è l’acronimo di “Gradualità”, “Individualità”, “Flessibilità” e “Tono”.

Sono termini che indicano la necessità di non essere troppo rigidi, di tenere in considerazione l’unicità di ogni individuo e di stimolare naturalmente il metabolismo, il tono e l’attitudine dell’organismo di rigenerarsi. Il dimagrimento è quindi la semplice conseguenza dell’applicazione di questi principi.

La dieta GIFT prevede specifici aspetti: il rifiuto di contare le calorie, basandosi sulla capacità di regolazione del nostro corpo, una volta rispettate alcune indicazioni, e fare attenzione ai segnali biologici che consentono di capire se un comportamento è salutare o meno.

Sono poi previsti solo tre pasti, senza spuntini.

Scopri allora cos’è la dieta GIFT, perché è efficace, i benefici e quali sono le controindicazioni.

Cos’è la dieta GIFT

Nella dieta GIFT non occorre contare le calorie, poiché il nostro organismo è in grado di regolarsi da solo. Rispettando alcune semplici regole di qualità e associazione dei nutrienti, infatti, il nostro corpo raggiunge la sazietà in modo naturale. Inoltre, è un approccio in cui si impara a riconoscere i cibi più nocivi, come gli zuccheri e le farine raffinate, e non si trascura l’attività fisica, anche se graduale e adattata ai bisogni di ognuno, poiché è un’importante strategia di prevenzione e cura.

In realtà, questo approccio alimentare è anche uno stile di vita e fornisce strumenti per ritrovare il proprio benessere psicofisico.

Quindi, non ci si sofferma sulle calorie e sulle grammature dei cibi, ma si punta l’attenzione sulla buona qualità degli alimenti da bilanciare nel piatto per evitare il picco dell’insulina. Per questo motivo, i pasti dovranno contenere carboidrati, proteine e fibre e saranno distribuiti in base all’orologio biologico, preferendo una colazione abbondante, un pranzo intermedio e una cena leggera. Questo metodo, oltre a far perdere massa grassa (non muscolo e acqua come accade nelle diete troppo restrittive), permetterà di stimolare il metabolismo, promuovendo maggiore dispendio energetico e maggiore sazietà.

Come funziona la dieta GIFT

Per prima cosa occorre dare spazio alla colazione, che deve essere abbondante, e ricordare che in ogni pasto è prevista l’associazione tra carboidrati e proteine.

Per quanto riguarda i cibi vietati, al primo posto ci sono gli zuccheri e le farine raffinate, bibite gassate e i cibi che contengono grassi idrogenati. Spazio invece a cereali integrali, latticini, frutta e verdura di stagione, carne, legumi, pesce e uova.

Un’altra caratteristica della dieta GIFT sono i tre pasti al giorno, in cui a pranzo e a cena si prevede il cosiddetto monopiatto GIFT, che deve essere caratterizzato da una specifica distribuzione dei nutrienti: 1/3 proteine, 1/3 carboidrati, 1/3 verdura.

Quindi, colazione ricca, pranzo importante, ma meno abbondante della colazione, e cena leggera. La cena prevede nel monopiatto 1/2 proteine e 1/2 fibra.

Il monopiatto è fondamentale per l’efficacia della dieta, poiché consente di ottimizzare i livelli di sazietà e di prevenire i picchi glicemici.

Niente spuntini quindi, perché se si ha fame tra un pasto e l’altro, c’è un problema nelle porzioni o nell’equilibrio dei nutrienti del monopiatto.

Se proprio non si riesce a resistere, si può ricorrere a frutta e verdura.

Esempio di composizione del pasto:

  • Carboidrati: 60 g di riso
  • Proteine: 120 g di carne magra (pollo o tacchino)
  • Cibi ricchi di fibra: finocchi o carote.

A ciò si aggiungono non più di un cucchiaio scarso di olio extravergine di oliva.

Le 10 regole della dieta GIFT

Come abbiamo visto, si tratta di un regime alimentare che si basa su alcune regole fondamentali, dieci per l’esattezza, per migliorare la salute e il benessere psicofisico.

Queste regole sono ideate per attivare il metabolismo, controllare l’insulina e migliorare la qualità dei nutrienti nel corpo.

  1. Abbinamento proteine/carboidrati: in ogni pasto principale, dovrebbe essere presente una fonte proteica in proporzione di circa un terzo del volume totale. Ciò consente di evitare il picco dell’insulina postprandiale (dopo il pasto).
  2. Controllo dell’indice e del carico glicemico: la dieta prevede di limitare l’assunzione di carboidrati ad alto indice glicemico (come zucchero, pane bianco e pasta) e di preferire frutta e verdura, anche con un controllo dell’apporto complessivo di carboidrati. L’indice glicemico di un alimento è il valore che esprime la rapidità con cui sale il livello di insulina nel sangue. Il carico glicemico, invece, riguarda la quantità di carboidrati presenti nell’alimento. Per questo è meglio scegliere cibi integrali (a basso indice glicemico) e in dosi moderate (per evitare il carico glicemico).
  3. Distribuzione dei pasti: si consiglia di avere una colazione ricca, un pranzo con un apporto calorico medio e una cena leggera.
  4. Frutta e verdure a volontà. Non ci sono restrizioni per frutta e verdura fresche, preferibilmente crude e biologiche.
  5. Tanta acqua e fibra: una dieta ricca di fibra alimentare è raccomandata per un funzionamento ottimale dell’apparato gastrointestinale.
  6. Masticazione lenta: è bene mangiare lentamente e a masticare a lungo ogni boccone per migliorare la sazietà e la digestione.
  7. Forte riduzione dei “cibi spazzatura”: da evitare cibi troppo raffinati e processati, che perdono gran parte delle loro proprietà nutrizionali, e preferire cibi più naturali e salutari.
  8. Attività fisica: un’attività fisica aerobica costante e regolare è importante per il benessere fisico e promuove la salute e il benessere psicofisico. Un’attività fisica non troppo intensa e tra la mezz’ora e l’ora, almeno tre volte a settimana, ma se possibile tutti i giorni, stimola il metabolismo, favorisce la salute e il dimagrimento.
  9. Controllo delle intolleranze: si consiglia di individuare e gestire le intolleranze alimentari per ridurre l’infiammazione intestinale e migliorare la salute dell’organismo.
  10. Equilibrio psicofisico: si riconosce l’importanza di un equilibrio psichico e di come le emozioni possano influenzare le scelte alimentari.

Cibi consigliati e quelli da evitare

Tra quelli ammessi ci sono i cereali integrali che apportano proteine e fibra, frutta e verdura, meglio se fresche e biologiche, alimenti proteici come carne, pesce e uova e non mancano i legumi. Per quanto riguarda i derivati del latte, invece, via libera allo yogurt che contiene fermenti lattici che favoriscono la salute intestinale. Si aggiungono alla lista anche miele e semi oleosi.

Tra i cibi da evitare invece si segnalano i cereali raffinati (biscotti, pane bianco, ecc.), bibite zuccherate e gassate, alcolici con moderazione e grassi idrogenati come la margarina.

Benefici della dieta GIFT

Tra i vantaggi di questo regime alimentare c’è senza dubbio l’assenza del conteggio calorico, sostituito dall’attenzione al bilancio alimentare da basare sulla varietà dei cibi e su un regime completo ed equilibrato da un punto di vista nutrizionale.

È una dieta che punta molto anche sull’educazione alimentare delle persone.

Inoltre, l’applicazione dei principi di una sana alimentazione porta a una riduzione dell’apporto calorico complessivo. Se poi, all’alimentazione equilibrata, si associa un aumento dell’attività fisica e l’adozione di abitudini nutrizionali corrette, il dimagrimento è quasi assicurato in un soggetto sano.

Ciò che distingue la dieta GIFT quindi è il suo focus sul miglioramento generale dello stato di salute e del benessere psicofisico e il raggiungimento di un peso fisiologico e desiderabile.

Non conta soltanto dimagrire ma è importante anche modificare il proprio stile di vita, concentrandosi sull’effettivo miglioramento dello stato di salute e abbandonare ideali estetici spesso irrealistici o dannosi.

Per quanto riguarda l’aumento dell’attivazione metabolica per il consumo ottimale dei grassi, è ormai un principio noto e consolidato. Inoltre, l’attività fisica offre diversi vantaggi, tra cui: l’aumento del dispendio energetico e di quello metabolico post-esercizio, in proporzione alla quantità e all’intensità dell’attività, e il mantenimento della massa muscolare, che favorisce un metabolismo basale sano.

Infine, si raccomanda di consumare alimenti semplici e poco elaborati, evitando preparazioni industriali di scarsa qualità e ricche di additivi alimentari.

Si tratta alla fine di uno schema alimentare che non si discosta poi molto dai principi della dieta mediterranea. In più, pone l’attenzione sull’importanza anche della salute psicologica, fondamentale per il benessere psicofisico complessivo.

Controindicazioni

La dieta GIFT presenta poche controindicazioni, poiché è senz’altro un approccio sano e corretto all’alimentazione. Non è tuttavia la soluzione ideale per chi ha una scarsa motivazione al dimagrimento o vuole ottenere risultati ottimali in poco tempo.

La dieta GIFT, infatti, garantisce risultati progressivi e graduali se seguita con costanza e senza stress.

Inoltre, può non essere sempre facile consumare una colazione ricca che prevede anche cibi salati e proteici.

Resta comunque consigliabile sentire il parere del proprio medico in caso si soffra di specifiche malattie o disturbi o si segue una particolare terapia farmacologica.

Fonti bibliografiche

  • Dieta GIFT: la Dieta di Segnale, Medicina di Segnale
  • Dieta GIFT, Attilio Speciani e Luca Speciani

Aspetti principali della dieta