Luci accese, cuori in fibrillazione e microfoni pronti: l’Eurovision Song Contest 2025 è finalmente cominciato. Martedì 13 maggio, la St. Jakobshalle di Basilea ha fatto da sfondo alla prima semifinale di questa nuova edizione che promette scintille. Dopo 36 anni, la Svizzera torna a essere padrona di casa e lo fa nel migliore dei modi: con uno show frizzante, ricco di emozioni, sorprese e tanta voglia di celebrare la musica in tutte le sue sfumature.
Italia protagonista dell’Eurovision
L’Italia, pur già qualificata alla finale, ha saputo farsi notare e sentire con due esibizioni molto diverse ma entrambe capaci di lasciare il segno. Lucio Corsi, ospite d’onore, ha incantato con la sua Volevo essere un duro: una performance intensa, sospesa nel tempo, che ha raccontato emozioni con la grazia di un artista fuori dagli schemi.

Gabry Ponte, invece, ha scaldato l’arena in rappresentanza di San Marino con Tutta l’Italia, un’esplosione di ritmo e orgoglio nazionale. Il suo sound elettronico e travolgente ha fatto ballare tutta la St. Jakobshalle, riportando il pubblico agli anni d’oro dei club e delle hit che hanno fatto la storia. Due modi diversi di essere italiani, entrambi autentici e coinvolgenti.
Sandra e Hazel: conduzione tra gag e memoria
A guidare la serata, Sandra Studer e Hazel Brugger. Ironia ben dosata, un filmato d’apertura sulla musica svizzera e un tributo al 1956, anno in cui l’Eurovision nacque proprio in Svizzera. Il tutto accompagnato dal commento italiano di Gabriele Corsi e BigMama, già affiatatissimi.
Ironia, psichedelia e dolcezza pop
L’Islanda ha acceso subito la scintilla con i VÆB: due giovanissimi fratelli che hanno portato sul palco Roða, un brano che sembra uscito da una playlist motivazionale tutta vibrazioni positive. Energia a mille e presenza scenica solida, il pubblico ha risposto con entusiasmo fin dalle prime note.

A sorpresa, la Polonia ha regalato una delle performance visivamente più affascinanti: Justyna Tekka con Gaia ha stregato la scena tra fiocchi di neve, incantesimi e tacchi 12. Un’atmosfera da fantasy nordico, che ha lasciato tutti un po’ incantati e che abbiamo promosso nelle nostre pagelle.
Poi è arrivato Klemen per la Slovenia e qui il tono è cambiato: il racconto struggente della malattia della moglie, accompagnato da immagini potenti e da una delicatezza rara, ha colpito dritto al cuore. Sul palco anche lei, per un’esibizione che ha emozionato tutti.
L’Estonia ha virato sulla comicità con Tommy Cash e la sua Espresso Macchiato: un mix surreale tra italo-pop, cliché e cabaret. Il Belgio ha risposto con il sogno psichedelico di Re Sebastian: colori, luci e un’estetica da Alice nel Paese delle Meraviglie versione discoteca.
Poi è stata la volta dell’Azerbaigian, con i Mama Gamma a trasformare il palco in una festa di campagna tra ironia, saz e libertà. L’Albania ha emozionato grazie agli Skodra Elektronike, coppia nella vita e nella musica, con Reby, un inno alla luce e alle buone vibrazioni.
Infine i Paesi Bassi, che dopo la squalifica del 2024 hanno puntato tutto sull’intensità: Cloud, con C’est la vie, ha cantato in francese un pezzo delicato e profondo, carico di vissuto. E il pubblico l’ha sentito tutto.
Gli ultimi in gara: Croazia, Svizzera e Cipro
Marco Bostik ha rappresentato la Croazia con Poison Cake, teatrale e ironico. La Svizzera, già in finale, ha chiuso con ZoëMini e la sua Voyage, brano malinconico e magnetico. Ha davvero chiuso Cipro, con un lamento potente e raffinato tra amore e rovina.
Il videomessaggio di Céline Dion
Poco prima dell’annuncio dei dieci finalisti, la grande sorpresa: un videomessaggio di Céline Dion, vincitrice per la Svizzera nel 1988. “Carissima famiglia dell’Eurovision, non c’è altro che desideri se non essere lì con voi”, ha detto con emozione. “La Svizzera ha creduto in me, mi ha cambiato la vita. Sono così grata per quella fiducia. Spero che vi sentiate orgogliosi quanto me. Vi amo, baci, Céline Dion”. Un momento breve, ma denso di significato, accolto con affetto da tutta l’arena.
I 10 finalisti della prima semifinale

Alla fine della serata, ecco i dieci Paesi che si sono qualificati per la finale:
- San Marino
- Estonia
- Norvegia
- Albania
- Svezia
- Islanda
- Paesi Bassi
- Polonia
- Portogallo
- Ucraina