Incontinenza urinaria: cos’è e come influenza la vita sessuale

Problema piuttosto diffuso tra le donne, l'incontinenza urinaria può avere un impatto non solo sulle attività fisiche ma anche sull’area sociale, psicologica e sessuale

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Roberto Bernorio

Ginecologo, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico

Medico specializzato in Ostetricia e Ginecologia, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico, si dedica in particolare ai disturbi del dolore sessuale femminile e ai problemi di coppia.

Cos’è

Secondo la classificazione dell’International Continence Society e dell’International Urogynecological Association, l’incontinenza urinaria consiste in qualsiasi perdita involontaria di urina che provochi disagio sociale e igienico. Si tratta di un disturbo che colpisce sia uomini che donne, ma con una maggior prevalenza queste ultime.

L’incontinenza urinaria viene classificata principalmente in tre tipi:

  • incontinenza urinaria da sforzo: si manifesta in presenza di un aumento della pressione addominale a seguito ad esempio di tosse, starnuti, risate o sollevamenti di pesi;
  • incontinenza urinaria d’urgenza: si manifesta in presenza di sintomi urinari urgenti, in questi casi si parla di vescica iperattiva;
  • incontinenza urinaria mista: si manifesta con i sintomi di entrambe le tipologie sopra descritte.

L’impatto sulla qualità di vita

L’incontinenza urinaria ha un impatto fortemente negativo sulla salute femminile, incide su diversi aspetti della vita quotidiana, come le attività personali e lavorative, e sulla percezione di benessere della donna. Maggiore è il livello di gravità, maggiore è il livello di compromissione della vita. Le donne che soffrono di questa malattia provano un profondo senso di umiliazione, paura, imbarazzo, vergogna e una ridotta autostima. Questo va non solo a compromettere l’immagine di sé ma anche la relazione con il partner.

Gli studi hanno inoltre mostrato che ci possono essere conseguenza differenti in base alla tipologia di incontinenza urinaria presentata dalla donna: le donne con incontinenza urinaria d’urgenza o mista sperimentano livelli più elevati di ansia e stress psicologico rispetto alle donne con incontinenza urinaria da sforzo.

Impatto sulla vita sessuale femminile

Fin dall’antichità, la sessualità femminile non ha ricevuto la stessa attenzione di quella maschile da parte della comunità scientifica: spesso gli studi relativi alla funzione sessuale maschile sono stati generalizzati a quella femminile, generando un divario tra la conoscenza relativa alle due realtà. Quello che sappiamo è che i sistemi riproduttivi e urinari femminili condividono alcune strutture anatomiche, per questo motivo i problemi urinari possono interferire con la funzione sessuale femminile.

Al giorno d’oggi l’incontinenza urinaria femminile ha dimostrato di avere un impatto sulla qualità della vita globale e sessuale, si tratta infatti di una problematica che genera ansia e danneggia l’autostima delle donne. Ma in che modo?

L’incontinenza urinaria può innescare dei problemi legati alla vita sessuale femminile, come ad esempio la perdita di urina durante il coito. Il timore che questo si possa verificare durante il rapporto sessuale influisce sulla percezione che la donna ha di sé, generando un calo di autostima che si va poi a riflettere sulla funzione sessuale femminile. Le donne che sperimentano questa condizione riportano infatti una bassa frequenza dell’attività sessuale. Questo si verifica perché si trovano a vivere una condizione di paura in cui temono l’intimità fisica, la cui conseguenza è l’evitamento dell’attività sessuale e una ridotta soddisfazione sessuale.

Le donne adottano alcune strategie per far fronte alle perdite urinarie durante il rapporto, come posticipare il rapporto sessuale o interromperlo prematuramente, urinare prima del rapporto sessuale o non parlare al proprio partner del problema, determinando un impatto negativo non solo sulla soddisfazione sessuale ma anche sulla salute psicologica delle donne.

Trattamento

Per individuare l’indagine e quindi il percorso terapeutico più adatto alle proprie esigenze, la prima figura a cui rivolgersi è il proprio medico di base, che a seconda dei casi indicherà gli specialisti di riferimento a cui rivolgersi, e che solitamente comprendono l’urologo, ovvero lo specialista dell’apparato urinario.

In generale, per gestire l’incontinenza urinaria femminile vengono proposte diverse opzioni terapeutiche, che variano a seconda della tipologia e della severità dell’incontinenza. Tra queste rientrano:

  • trattamenti farmacologici, utilizzati principalmente con le pazienti che presentano incontinenza urinaria da urgenza;
  • trattamenti chirurgici che mirano a correggere l’insufficienza funzionale dello sfintere urinario e dell’uretra;
  • l’allenamento dei muscoli del pavimento pelvico al fine di rafforzarli.

In riferimento a quest’ultimo, il pavimento pelvico permette di urinare correttamente e di avere una vita sessuale soddisfacente, per questo motivo è importante rinforzare i muscoli del pavimento pelvico che svolgono un ruolo fondamentale nel sostegno degli organi presenti nel perineo. La riabilitazione permette alla donna di raggiungere nuovamente il controllo volontario di questi muscoli e ottenere un miglioramento della qualità di vita.

Molte donne con incontinenza urinaria non cercano aiuto perché considerano questa condizione una conseguenza dell’invecchiamento o perché si sentono in imbarazzo nel dover riferire i sintomi che presentano; diversamente da queste convinzioni si tratta di un disturbo che può essere curato e del quale è importante parlare con il proprio medico.