Cinque consigli per prevenire ed affrontare la dissenteria oltre ai farmaci

Cinque consigli per bloccare la diarrea, dai cibi da evitare assolutamente a cosa bere per integrare i sali minerali

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Diciamolo. Mal di pancia, gonfiore addominale, sensazione di aria che gonfia la pancia, crampi e poi….. poi scariche. Per chi si trova ad affrontare le classiche gastroenteriti di stagione o magari ha consumato cibi e bevande non perfettamente preparati e conservati, il rischio di forme diarroiche più o meno intense è sicuramente dietro l’angolo.  

 Ovviamente, quando il quadro si mantiene per qualche giorno è il medico ad indicare cosa fare. Ed è altrettanto evidente che esistono farmaci (di cui non bisogna abusare) che possono contribuire a frenare le scariche, con effetto sintomatico.  

 I consigli per capire come bloccare la diarrea  

 In tutto ciò però, sia prima, per ridurre i rischi, che dopo, per controllare meglio i movimenti dell’intestino, qualche semplice regola ci può aiutare. Ecco cinque semplici indicazioni. 

  1. Pulite bene le mani. La regola che prevede una particolare attenzione all’igiene delle mani è ancor più tassativa in questa stagione, visto che gli alimenti possono aumentare la loro carica batterica (con conseguente rischio di gastroenteriti) anche durante la preparazione se si manipolano con le mani sporche. Ma attenzione: ricordate di accertarvi anche della potabilità dell’acqua che usate per preparare i cibi, e mantenete sempre ben puliti superfici di lavoro, utensili e contenitori.
  2. Conservate bene i cibi. Il frigorifero è basilare. Ma va impiegato correttamente, anche e soprattutto se abbiamo in programma un picnic sulla spiaggia o in campagna. Quando togliamo i cibi dal frigo dobbiamo fare in modo che rimangano ben freschi durante il viaggio, altrimenti si rischia che riparta la crescita dei batteri eventualmente presenti. Questa può essere stata temporaneamente frenata dalle basse temperature, che però non “uccidono” i germi. Questi, quindi, possono riprendere a riprodursi. 
  3. Cosa conviene mangiare. In termini generali, in caso di diarrea (sempre considerando che non ci siano patologie specifiche che richiedano una dieta mirata), non bisogna puntare solo su spremute di limone. Se si ha appetito, oltre al pane tostato, l’azione astringente del riso è sempre consigliata. Importante è limitare i grassi, quindi, sul fronte proteico, vanno bene il classico pesce in bianco o la carne (leggera) alla griglia. Sul fronte dei vegetali è meglio consumarle cotte, dando spazio alle carote e alle patate, con solo un pizzico olio extravergine d’oliva e molto limone. Per la frutta, ok per banane e mele.
  4. Cosa non bisogna mangiare. Non fate lavorare troppo l’apparato digerente. E quindi, limitate i grassi. Meglio evitare alimenti fritti, eccessivamente fermentati, sughi elaborati, salse piccanti e creme di ogni tipo. Altrettanto importante, in presenza di scariche è controllare l’introito in fibre, normalmente consigliato quando si sta bene. In presenza del sintomo è meglio limitare le scorie che possono agire sul transito intestinale, accelerando lo svuotamento e peggiorare la situazione. Solo temporaneamente, quindi, fate attenzione agli alimenti integrali, a partire dal pane, vegetali crudi o cotti come cavoli, cavolfiori, broccoli. Controindicati sono anche i legumi. Occhio, infine, ai frutti molto dolci come prugne, pere, uva e fichi
  5. Cosa bere. In caso di diarrea conviene sempre ricordare di bere, per rifornire di liquidi e sali minerali l’organismo, compensando le perdite con le feci. L’acqua va sempre bene, così come tè, camomilla e simili con limone possono aiutare. Ricordate però che i sali minerali sono fondamentali, soprattutto nei bambini e negli anziani, che più possono risentire di eventuali squilibri. Quindi fate attenzione e, se necessario, ricordate che esistono integratori che possono aiutare a recuperare in caso di perdite profuse con le scariche. 

Il consiglio finale 

Il microbiota intestinale va preservato e protetto. Ricordando che non ci sono solo i batteri a determinare possibili “sconquassi”, ma anche i virus e le infezioni virali possono influire pesantemente sul benessere. Magari creando quadri che non interessano solamente l’intestino, influendo anche sul benessere delle vie respiratorie. Si chiamano adenovirus, virus coxsackie, o virus Echo. Possono provocare forte mal di pancia con diarrea, febbre, tosse e mal di gola. Come accade per i rotavirus, squisitamente intestinali, questi ceppi possono provocare vere e proprie microepidemie, visto che passano con estremamente facilità da una persona all’altra.