Eurovision 2025, Senhit: “Atmosfera adrenalinica. Ma è troppo perfetto, manca un po’ di magia”

All'Eurovision 2025 Senhit è Ambassador e Spokesperson per San Marino. A noi ha raccontato dell'atmosfera di Basilea dove la tensione è alle stelle

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Pubblicato: 15 Maggio 2025 11:51

Senhit ci h raccontato direttamente da Basilea l’atmosfera che si vive all’Eurovision 2025. Si trova infatti lì nel duplice ruolo di Ambassador e Spokesperson di San Marino. Ma conosce bene la tensione che si prova a esibirsi nel Contest musicale più visto al mondo, dato che era in gara nel 2011, nel 2020 durante l’edizione del lockdown (leggi la nostra intervista) e nel 2021, rappresentando sempre la Repubblica del Titano.

Senhit ci conduce dietro le quinte dell’Eurovision, in attesa di scoprire chi si porta a casa la vittoria dell’edizione 2025.

Senhit
Chiara Stampacchia
Senhit

Sei a Basilea per l’Eurovision 2025. Che aria si respira lì?
È pazzesco! Quest’anno sono da spettatrice, ma con un ruolo speciale: San Marino mi ha nominata Ambassador e sto vivendo questa esperienza con grande entusiasmo. Giro per la Bubble, dove si concentrano artisti e media, raccolgo materiali, partecipo alle conferenze stampa… È bellissimo. Rivivo l’adrenalina di chi è in gara, visto che l’ho provata in prima persona più volte. C’è un’atmosfera frizzante. Certo dopo la prima semifinale ci sono c’è chi è deluso per l’esclusione e chi è felicissimo. La tensione è viva ma sana.

Hai assistito alla prima semifinale dal vivo. Cosa pensi delle esibizioni? Hai già qualche preferito?
Ho avuto la fortuna di vedere sia lo show della giuria che la diretta della prima semifinale. L’organizzazione svizzera è impeccabile, sono precisissimi, sono bravissimi, puntigliosissimi ma secondo me manca un pochino di magia, perché è tutto così perfetto e preparato. Secondo me qualche sporcatura ci stava. Devo dire che le performance che abbiamo visto nella prima semifinale sono le mie preferite, avendo già ascoltato tutte le canzoni del Contest. Infatti, il 14 maggio ho assistito allo spettacolo della giuria della seconda semifinale che anticipa quello per il pubblico.
Comunque, tornando alla prima semifinale mi sono piaciuti molti artisti, ovviamente San Marino. Gabry Ponte ha letteralmente fatto ballare tutta la platea e credo anche tutta l’Italia con la sua canzone ed è stato un momento molto bello. Tommy Cash è stato simpaticissimo, e Lucio Corsi mi ha emozionato con un’esibizione elegante e delicata, suonando l’armonica dal vivo, nonostante il regolamento lo vieti. Peccato per il Belgio, secondo me Red Sebastian meritava di passare. E sono stata sorpresa dai portoghesi. Nel complesso, una semifinale davvero interessante.

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Chiara Stampacchia
Senhit

Ci racconti del tuo ruolo di Spokesperson per San Marino alla finale dell’Eurovision 2025?
È un onore enorme. Darò i punti per San Marino in diretta: solo 10-12 secondi, ma intensissimi. Tutto il mondo ti guarda, quindi bisogna essere super concentrati. È un’emozione più forte di una performance, e sono felice che San Marino mi abbia dato fiducia dopo averli rappresentati come artista più volte all’Eurovision, ho condotto il Festival di San Marino e ora sono Spokesperson. Chiudo un cerchio bellissimo.

Magari di rivedremo in gara all’Eurovision?
Sicuramente mi piacerebbe ripetere l’esperienza. È un grande impegno, davvero intenso e richiede un progetto forte alle spalle. Ma vedere artisti come la cantante polacca, Justyna Steczkowska, che a 54 anni è passata in finale, mi ha ispirato moltissimo.

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Ufficio stampa - Senhit
Senhit

E per quanto riguarda il Festival di Sanremo? Hai mai pensato di andarci?
È un palco che mi piacerebbe ovviamente calcare. Ti direi una bugia se ti dicessi che non ci andrei. Sanremo mi affascina molto, sarebbe una sfida bella. Dovrei cambiare un po’ il mio repertorio, perché da anni canto in inglese per un pubblico internazionale. Ma mai dire mai: non mi pongo limiti.