Il vocal coach su Eurovision 2025: “Lucio Corsi sottotono. Gabry Ponte ha più chance”

Giancarlo Genise, uno dei più importanti vocal coach, commenta la prima semifinale dell'Eurovision 2025: "Lucio Corsi scarico ma la strizza è tanta"

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Pubblicato: 14 Maggio 2025 12:48

L’Eurovision 2025 è entrato nel vivo. Martedì 13 maggio è andata in onda in prima serata su Rai 2 la prima semifinale e già 5 Paesi sono stati costretti ad abbandonare il Contest.

Nella prima serata abbiamo visto esibirsi Lucio Corsi con Volevo essere un duro, che rientrando nella top 5 era escluso dalla gara in quanto accede direttamente alla finale, ma anche Gabry Ponte per San Marino con il brano che è stato il jingle di Sanremo, Tutta l’Italia. Grande rivelazione Claude dei Paesi Bassi e tanto divertimento e ironia con Tommy Cash per l’Estonia.

Giancarlo Genise
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Giancarlo Genise

In attesa di vedere la seconda semifinale su Rai 2 giovedì 15 maggio, abbiamo chiesto a uno dei vocal coach più importanti d’Italia, Giancarlo Genise, che per noi ha commentato anche il Festival di Sanremo e le precedenti edizioni dell’Eurovision, di raccontarci da esperto come ha trovato le prime performance del Contest musicale più seguito al mondo. E naturalmente gli abbiamo chiesto il suo parere su Lucio Corsi e una sua possibile vittoria.

Come hai trovato l’esibizione di Lucio Corsi? Differenze rispetto a Sanremo?
L’esibizione di Lucio Corsi è stata molto più sottotono rispetto a quella di Sanremo, anche vocalmente. C’è da considerare il fatto che c’è una strizza importante all’Eurovision con un carico di responsabilità maggiore, perché si è visti in tutto il mondo, è lo spettacolo più visto al mondo. Però, obbiettivamente l’esibizione di Lucio Corsi era un po’ più sottotono, il temine giusto è scarico. D’altro canto, per noi italiani è una cosa già vista, quindi fa meno effetto WOW, rispetto agli altri Paesi.
È comunque bello che il cantautorato italiano venga messo in risalto in Europa, però è un genere che non è capibile da tutti. Si dice: ‘Voce di popolo, voce di Dio’, un po’ ce lo aspettavamo che Volevo essere un duro non è un brano adatto all’Eurovision e questo si riporta a monte, a Sanremo. Ormai si ragiona, dicendo ‘Ma tu ci vedresti questa canzone all’Eurovision?’. Forse bisognerebbe cambiare il regolamento del Festival, cioè fare la vittoria di Sanremo e a parte la selezione dei brani per l’Eurovision Song Contest dove è il pubblico a decretare chi va.

Da esperto quante probabilità ci sono che Lucio Corsi possa vincere l’Eurovision 2025? Ha più possibilità Tutta l’Italia di Gabry Ponte?
Per assurdo che Gabry Ponte abbia più possibilità. Non abbiamo ancora visto tutte le esibizioni, ma basandomi sulla prima semifinale, Gabry Ponte si potrebbe posizionare nella top 10 e Lucio Corsi nella top 20. Quindi per la prima volta in assoluta San Marino potrebbe entrare nella top 10, mentre Lucio Corsi potrebbe non avere questa possibilità, malgrado abbia utilizzato i sottotitoli in simultanea.
Gabry Ponte ha fatto una performance energica, più in linea coi ritmi dell’Eurovision. Quindi, tra i due, ovvio che vinca lui.

Dopo tante polemiche, Tommy Cash è stato molto apprezzato dal pubblico: come hai trovato la sua esibizione?
Si è vista l’emozione da parte di Tommy Cash. Ascoltandolo bene, credo che ci sia stata una piccola variazione sul testo – o forse una dimenticanza. Tommy Cash è stato apprezzato dalle nuove generazioni italiane, le vecchie un po’ meno.
Io gli riconosco la parte comica e la parte di satira che riguarda gli stereotipi italiani. Sicuramente non è un brano che eccelle e che potremmo definire ‘la canzone del cuore’. Io, avendo origini italiane ma essendo nato in Germania, condanno quello che è il classico stereotipo italiano. Sono nato nel 1978 e ricordo benissimo nel 1988, a causa dei pregiudizi nei confronti dell’Italia, i cartelli sui locali con scritto ‘qui non possono entrare i cani e non possono entrare gli italiani’. Noi italiani all’estero siamo derisi o associati alla mafia e spesso si prende questo 20% di negatività e lo si trasforma nel 100%. Io contesto questo aspetto a Espresso Macchiato. Per il resto, il brano mi diverte ma certo non merita di vincere l’Eurovision.

Da vocal coach chi ti ha particolarmente colpito in senso positivo e in senso negativo in questa prima semifinale?
Chi non mi ha colpito e non mi capacito del perché sia nella top 10 è l’Ucraina, credo che rientri in questa classifica più per una questione politica e di vicinanza che per valenze artistiche del brano. Anche il cantante dei Ziferblat molto impreciso e un po’ stonato. Grande forza della Spagna che facendo parte dei top 5 non era in gara. Per quanto il brano sia abbastanza banale, Melody ha avuto una carica pazzesca. Mi hanno molto colpito Claude dei Paesi Bassi e anche l’Albania e ho trovato molto interessante la Norvegia con Kyle Alessandro, bravo a ballare, bella forza. Nota di merito è stata Cipro con Theo Evan per la performance circense, è stato di una difficoltà incredibile, così come dal punto di vista vocale è stata una performance difficilissima la Slovenia che canta a un certo punto a testa in giù. Per poterlo fare, da un punto di vista tecnico si sono degli esercizi che aiutano l’uscita del suono. Sostenerlo davanti a un pubblico però è davvero difficile. Klemen mi ha colpito da un punto di vista tecnico.

Concordi col televoto della prima semifinale?
Come ho detto, non avrei inserito nella top 10 l’Ucraina. Avrei fatto passare qualcun altro.