Kumquat: il piccolo agrume dai grandi benefici

Noto anche come mandarino cinese, è un piccolo frutto dalle grandi virtù nutriceutiche, simbolo di prosperità e fortuna

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Il kumquat, noto anche come mandarino cinese, è un agrume dalla forma ovale che offre al palato un’esplosione di sapori dolci e aciduli. Questa combinazione unica lo rende ideale in cucina e un alleato prezioso per la salute grazie alle sue proprietà nutritive e terapeutiche.

In Cina, è considerato simbolo di prosperità e buona fortuna, per questo è offerto in regalo durante il Capodanno cinese.

In Giappone, invece, il kumquat è conosciuto come “kinkan” ed è utilizzato sia in cucina che nella medicina tradizionale per le sue proprietà curative.

Cos’è il kumquat?

È un agrume che ricorda l’arancia, ma è molto più piccolo e ha una forma rotonda o ovale. Originario della Cina, il nome kumquat deriva dalla parola cantonese “kamkwat”, che significa “arancia dorata”.

La pianta appartiene alla famiglia delle Rutaceae, la stessa di limoni e arance, ed è conosciuta scientificamente come Fortunella margarita.

A differenza di altri agrumi, il kumquat ha una buccia commestibile dal sapore dolce, mentre la polpa è piuttosto aspra. È un contrasto che crea una piacevole armonia per il palato e consente di consumare il frutto nella sua interezza.

Il kumquat è tipico delle stagioni invernali e primaverili, poiché arriva a maturazione da ottobre a febbraio.

Oggi, è coltivato non solo in Cina, ma anche in Giappone, nel sud-est asiatico, Taiwan, Europa, Stati Uniti, India e Sudafrica.

La pianta è un arbusto cespuglioso dai rami spinosi e ramificazioni compatte. Le foglie sono lanceolate con delle sfumature cromatiche in cui la superficie è verde scuro e la parte inferiore è verde chiaro.

I fiori, come i frutti del resto, sono piccole infiorescenze. La buccia, invece, dalla superficie liscia, è di un colore arancio chiaro ed è ricca di oli essenziali, mentre la polpa dalla fragranza acidula è suddivisa in 4-5 segmenti.

Valori nutrizionali del kumquat

Il kumquat è una ricca fonte di composti bioattivi dalle proprietà antiossidanti come la luteina, l’alfa carotene o la zeaxantina che fanno parte, dal punto di vista chimico, della famiglia dei carotenoidi.

La luteina, in particolare, che appartiene al gruppo delle xantofille, sostanze naturali con forti proprietà antiossidanti, sarebbe in grado di contrastare efficacemente l’invecchiamento cellulare ed è utile nel trattamento dei disturbi della vista e della pelle.

L’alfa carotene, invece, precursore della vitamina A, è responsabile della pigmentazione della frutta e dei vegetali. Inoltre, promuove la salute degli occhi, dei tessuti, della pelle e delle mucose.

Infine, la zeaxantina, un pigmento alleato del benessere degli occhi. In particolare, preserva la salute della retina soggetta ai danni provocati dall’esposizione diretta a fonti luminose. Per di più, sarebbe in grado di prevenire la degenerazione maculare dovuta all’avanzare dell’età.

Il frutto è poco calorico (appena 70 Kcal per 100 g), quindi ottimo per chi è a dieta, e una buona fonte di vitamina C, utile al nostro sistema immunitario, e di fibre, che favoriscono la digestione e la sazietà.

Non mancano, infine, minerali essenziali come calcio e potassio, vitali per la salute delle ossa e il bilanciamento dei fluidi corporei. Ma anche magnesio e ferro.

Quali sono i benefici del mandarino cinese?

Sono diverse le proprietà benefiche di questo frutto, tutte da scoprire. Ma è bene ricordare che, come per altri alimenti o sostanze vegetali, molte delle caratteristiche benefiche sono ancora in fase di studio, pertanto si tratta di virtù potenziali da verificare su ampi campioni di popolazione.

Antiossidante

I kumquat contengono diversi tipi di flavonoidi ad azione antiossidante. Queste molecole vegetali sono maggiormente presenti nella buccia dell’agrume e nei frutti acerbi. Pertanto, gli estratti a base di mandarino cinese potrebbero contrastare efficacemente l’azione nociva dei radicali liberi.

Inoltre, i flavonoidi agiscono in sinergia con l’acido ascorbico (vitamina C) potenziando l’efficacia antiossidante dell’agrume.

Abbassa il colesterolo

Un consumo regolare di kumquat sarebbe in grado di abbassare sia i livelli di lipidi presenti nel sangue, sia di colesterolo LDL o “colesterolo cattivo”. L’agrume, nello specifico, agirebbe stimolando una specifica proteina in grado di accelerare il metabolismo e di “bruciare i grassi”.

L’accumulo di colesterolo nelle arterie si deve anche all’eccessiva presenza dei radicali liberi nell’organismo che può scatenare una risposta infiammatoria. Gli agrumi, grazie all’elevata presenza di antiossidanti, aiutano a contrastare questo processo degenerativo. Inoltre, il kumquat, avendo una scorza commestibile, consente un apporto superiore di flavonoidi rispetto agli altri frutti. Ciò lo rende particolarmente efficace nell’inibire preventivamente la reazione infiammatoria.

Inoltre, i mandarini cinesi contengono fitosteroli, sostanze chimicamente simili al colesterolo, che interferiscono con l’assorbimento dei lipidi a livello intestinale.

Infine, le fibre solubili presenti nel kumquat creano una sostanza la cui densità è in grado di inibire l’assimilazione del colesterolo all’interno del lume intestinale.

Salute delle ossa

Il kumquat è una ricca fonte di calcio, un minerale indispensabile per la formazione e la salute delle ossa. Il succo e la polpa dell’agrume potrebbero quindi aiutare a contrastare la perdita ossea in chi soffre di osteoporosi.

Tale virtù terapeutica si deve, nello specifico, ai flavonoidi che promuovono la formazione degli osteoblasti, le cellule deputate alla riparazione delle ossa.

Perdita di peso

Assumendo estratti a base di kumquat è possibile ridurre efficacemente il peso corporeo, le dimensioni delle cellule adipose e il livello di lipidi presenti nel sangue. Alcuni studi indicano che mangiare questo frutto può aiutare ad assorbire una parte del grasso introdotto con l’alimentazione. Inoltre, sempre i flavonoidi, sarebbero in grado di bloccare la maturazione delle cellule adipose.

L’elevato contenuto di fibre dell’agrume, inoltre, aumenta la sensazione di sazietà, inducendo a mangiare di meno e quindi a introdurre meno calorie.

Il frutto poi è idratante e ipocalorico, pertanto può essere considerato un valido alleato nel percorso di dimagrimento.

Azione anti glicemica

Gli estratti a base di kumquat, secondo alcune ricerche, favorirebbero l’abbassamento della glicemia nel sangue.

Oltretutto, la fibra solubile che il frutto contiene, ridurrebbe l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, abbassando così sia l’indice glicemico, sia i picchi di insulina dopo un pasto ricco di carboidrati.

Aiuta la digestione

Gli zuccheri complessi presenti nel kumquat promuovono lo sviluppo di un particolare batterio “buono” che favorisce la digestione dei carboidrati e previene le infezioni intestinali. In altre parole, il kumquat può essere considerato un ottimo prebiotico.

Inoltre, i flavonoidi, secondo alcune ricerche, potrebbero migliorare alcuni disturbi digestivi di tipo infiammatorio.

Infatti, diversi studi scientifici dimostrano che, grazie all’elevato contenuto di fibre, il kumquat, può essere considerato un valido coadiuvante nel trattamento di disturbi che interessano il tratto gastrointestinale quali stitichezza, ulcere e sindrome del colon irritabile.

Antinfiammatorio naturale

I flavonoidi sono i principali responsabili delle proprietà antinfiammatorie riconosciute al kumquat. Il frutto asiatico contiene un quantitativo complessivo dei polifenoli che supera di gran lunga quello degli altri frutti.

Ci sono ricerche che hanno dimostrato che i flavonoidi presenti nell’agrume asiatico riescono a ridurre efficacemente le flogosi causate da asma, colite e artrite. Inoltre, il consumo costante di kumquat potrebbe aiutare a fronteggiare i disturbi infiammatori cronici.

Amico del sistema immunitario

Il kumquat è una ricca fonte di vitamina C, che sostiene il sistema immunitario e lo protegge dai danni provocati dallo stress ossidativo. Inoltre, è una vitamina che stimola lo sviluppo dei globuli bianchi e li “porta” dove è in corso un’infezione.

Come si mangia il frutto kumquat?

Il kumquat si consuma intero, buccia inclusa, dopo un accurato lavaggio. Può essere utilizzato in molte ricette, sia dolci che salate, per valorizzare piatti di carne, insalate, salse e per ottime marmellate, canditi e liquori.

È quindi un frutto incredibilmente versatile in cucina, protagonista di tantissime ricette. Ecco alcune idee per inserire questo agrume nella tua dieta:

  • Insalata di kumquat e avocado. Fresca e leggera, è perfetta per l’estate. Basta affettare i kumquat e mescolarli con avocado, rucola, noci e un dressing di olio d’oliva e limone.
  • Marmellata di kumquat. È modo delizioso per conservare il sapore di questo agrume tutto l’anno. La ricetta è semplice: kumquat, zucchero e un po’ di succo di limone. La marmellata è perfetta sul pane tostato o come ripieno per dolci.
  • Pollo al kumquat. Per un secondo dal sapore esotico, prova questa ricetta. Basta cuocere il pollo con kumquat a pezzetti, zenzero, aglio e un po’ di miele. Il risultato è un piatto dal sapore unico, dolce e speziato.
  • Cocktail al kumquat. È perfetto per servire deliziosi cocktail. Prova a mescolare il kumquat schiacciato con vodka, succo di lime e un po’ di soda. Un drink rinfrescante e originale per le serate estive.

Come conservare i kumquat

I kumquat freschi li puoi conservare in dispensa in un luogo buio e lontano da correnti d’aria. Una volta tagliati, vanno riposti in frigo e devono essere consumati entro 4-5 giorni.

Se vuoi conservare i kumquat per un periodo più lungo, puoi provare a conservarli sotto spirito, un metodo che li rende perfetti per essere utilizzati come guarnizione per gelati e macedonie.

Olio essenziale di kumquat

La buccia e i semi del mandarino cinese sono ricchi di sostanze oleose ad azione terapeutica. Si estraggono attraverso una spremitura a freddo o con il metodo della distillazione.

L’olio essenziale di kumquat è costituito prevalentemente da una sostanza chiamata limonene, presente negli agrumi, che conferisce le caratteristiche rinfrescanti.

È un rimedio tutto naturale soprattutto per il trattamento delle ferite e delle infezioni cutanee. In particolare, è efficace nella cura dell’acne e del mughetto causati da funghi come la Candida albicans.

La posologia ideale è di una o due gocce, diluite in un olio vettore (ottimi quelli di cocco e di avocado), da applicare sulla pelle ferita e colpita da infezione.

Inoltre, è possibile aggiungere un paio di gocce nel diffusore di essenze per purificare e profumare l’aria della casa.

La significativa presenza del limonene può provocare una reazione allergica, pertanto si raccomanda di non utilizzare l’olio in purezza ma di diluirlo sempre con un olio vettore.

Controindicazioni

Il kumquat non presenta particolari rischi ma, al pari degli altri agrumi, può interferire con l’efficacia di alcuni farmaci come, ad esempio le statine. In questi casi quindi è sempre importante chiedere consiglio al proprio medico.

È sconsigliato anche a chi soffre di gastrite, reflusso e alle donne in gravidanza o in allattamento, poiché mancano dati certi sull’uso del frutto in queste condizioni.

Come tenere una pianta di kumquat?

Il kumquat è una pianta da frutto adatta anche alle città, sia per un uso ornamentale che produttivo. A differenza delle altre specie di agrumi, ha una buona resistenza al freddo. Difatti, durante la stagione invernale, l’arbusto entra in uno stato di quiete e non produce più gemme e germogli.

È quindi adatta alla coltivazione in vaso da sistemare anche sul balcone. Predilige zone semi-ombreggiate e riparate dai venti. In caso di gelata, va tenuta al riparo, ricoprendola con un tessuto traspirante per piante.

Non va messa vicino ai riscaldamenti, per evitare di danneggiarla. Il suolo ideale dev’essere acido, da miscelare con un concime specifico per gli agrumi.

Quanto all’innaffiatura, è importante verificare il grado di umidità del terriccio mentre durante il periodo estivo, serve un’irrigazione più frequente.

Fonti bibliografiche

  • USDA– U.S. Department of Agriculture, Food and nutrition
  • What Are Kumquats Good for and How Do You Eat Them? Healthline
  • Phenolic content, antioxidant activity and effective compounds of kumquat extracted by different solvents, Food Chem
  • Phenolic compounds and biological activities of small-size citrus: Kumquat and calamondin, J Food Drug Anals
  • Effects of Fortunella margarita fruit extract on metabolic disorders in high-fat diet-induced obese C57BL/6 mice, PLoS One