Sanremo 2025, i top e i flop della terza serata

I momenti migliori (e quelli peggiori) della terza serata di Sanremo 2025. Secondo noi

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 14 Febbraio 2025 10:53

Si procede rapidamente verso la finale. Sanremo 2025 arriva spedito alla terza serata, in cui sono stati tanti i momenti da ricordare e altrettanti quelli che invece difficilmente passeranno alla storia del Festival. Si inizia subito bene con Edoardo Bennato, che ci riporta indietro nel tempo, e si continua con la gara che ci porta fino al vincitore delle Nuove Proposte, Settembre, incoronato alla fine della serata. Ma cosa ci ha emozionato di più?

Sanremo 2025, i momenti migliori della terza serata

Volevate i momenti top? Ecco cosa ci è piaciuto davvero della serata del 13 febbraio.

Duran Duran da applausi

Si inizia giocando facile. I Duran Duran tornano sul palco e ci regalano l’emozione di essere ancora giovani. Qualche problema di audio non impedisce loro di essere impeccabili fino alla fine, perfino nella scelta di un giovanissimo talento che proprio a Sanremo ha trovato la sua strada. È Victoria De Angelis dei Måneskin, che irrompe dalle criticatissime scale e porta un po’ di noi sul palco, ma anche tanto di lei.

Katia Follesa si sposa

Immancabile il momento comico con Katia Follesa, che ha un po’ spettinato questo Festival impomatato di Carlo Conti, e che ha addirittura sfoggiato un abito da sposa per chiedere al leader dei Duran Duran di diventare suo marito. Simon Le Bon scherza, ma è un po’ in imbarazzo, anche se alla fine cede a un bacio in diretta mondiale che è già destinato a passare alla storia. Così si spezza la routine, e finalmente.

Edoardo Bennato non delude

Azzeccato anche il momento iniziale con Edoardo Bennato, che ci riporta alla buona musica e al divertimento, oltre alle canzoni in gara che sono tornate al centro della scena e abbiamo potuto apprezzare meglio. Il divertimento è assicurato con i Coma_Cose, che con Cuoricini centrano il tormentone di questo Festival di Sanremo, mentre ci è piaciuta anche la scelta di Tony Effe di non coprire i tatuaggi come aveva invece fatto durante la prima serata.

I flop della terza serata

E infine i momenti peggiori.

Il Premio alla Carriera a Iva Zanicchi

Per quanto possa generare grande simpatia, il Premio alla Carriera a Iva Zanicchi è stato uno dei momenti che ci ha convinti di meno di questa terza serata di Sanremo 2025. Il medley dei suoi brani è invece piaciuto alla sala, che ha cantato Zingara a squarciagola, e se non fosse per il collegamento con l’Amerigo Vespucci avremmo pure potuto digerire il tutto con maggiore facilità. “Meglio ricevere i premi da viva che da morta”, ha osservato l’artista di Ligonchio, che non vedeva davvero l’ora di essere premiata.

Le scale killer

Sarebbe davvero ora di eliminarle, ma le scale di Sanremo sono uno degli elementi più importanti della scenografia. Quest’anno però sono ancora più temute del passato. Kekko dei Modà, infortunato dopo una caduta, scende i gradini con grande attenzione per paura di scivolare e farsi male di nuovo, mentre Joan Thiele resta inchiodata in cima fino a che qualcuno non sale a tenerle la mano. Miriam Leone le ha proprio evitate. A un certo punto è meglio non rischiare.

Troppi bambini sul palco

Sono splendidi e generano empatia, ma il tutto andrebbe dosato con cautela. Dopo Vittorio Buonvicini, il nipote di Alessandro Borghi che ha partecipato all’esibizione di Damiano David in Felicità, e Alessandro Gervasi, è stata la volta di Samuele Parodi, che conosce a memoria tutta la storia del Festival. Un po’ troppo in tre serate. E non è da escludersi che non sia ancora finita.