La conferenza stampa finale di Sanremo 2025 del 16 febbraio si apre ancora una volta con il grandissimo successo di ascolti registrati sia durante l’ultima serata del Festival che nel corso degli altri appuntamenti della kermesse. Marcello Ciannamea ha illustrato i numeri di questo Sanremo, che ha raggiunto il picco del 73,1% di share. Risultati incredibili soprattutto sul pubblico più giovane, superiori all’edizione precedente: era complicato fare di meglio, ma Carlo Conti evidentemente ha saputo fare le scelte giuste, confermate anche dalla raccolta pubblicitaria, più di 65 milioni di euro (l’8% in più rispetto all’anno scorso).
Carlo Conti, le parole dopo la finale di Sanremo 2025
Carlo Conti ha tirato le somme di questa 75esima edizione del Festival di Sanremo: “Fin dall’inizio ho accettato questo impegno non come sfida, ma dovevo riprendere un lavoro iniziato nel 2015 e proseguito per 3 anni, prima da Baglioni e Amadeus con Fiorello. Per questo è stato facile: nessuno di noi ha fatto la direzione artistica per se stesso, ma l’ha fatto per l’azienda e per il pubblico. Spero di averlo fatto nel modo migliore. I risultati mi pare che dicano di sì, adesso il problema vero è per chi lo dovrà il prossimo anno… Ah già vero, sono io!”.
Sulle polemiche, che da tempo ormai animano il Festival, il direttore artistico ha confessato: “Fa un po’ parte del dna del Festival di Sanremo un po’ di contestazione. Preferisco questo Ariston a quello di qualche anno fa che stava sempre seduto e non faceva niente. Io sono stato sorpreso come il pubblico. A Giorgia l’ho detto anche in onda, quella standing ovation vale più di un piazzamento a Sanremo. Pensate a Tuta Gold lo scorso anno. La classifica di Sanremo è la fotografia di un momento. Credo che la classifica del televoto sia molto vicina a quella delle radio, mi dicono. La vera classifica la farà il pubblico nei prossimi giorni”.
Poi una rivelazione sulle prossime edizioni: “L’azienda mi ha chiesto di divertirmi sul Festival per due anni come direttore artistico, poi deciderò cosa fare strada facendo. Fare il festival non è condurlo, è tutta l’organizzazione, dalle scenografie, agli abiti agli ospiti. Se il mio lavoro dovesse aiutare a traghettare qualche nuova leva ben venga”.
Le cose che ha sbagliato in questo Festival (ma non solo)
Su cosa non è andato bene in questa edizione Carlo Conti è stato molto chiaro, ammettendo di aver commesso due grandi errori: “Il primo, finire troppo tardi nella finale. Secondo me alle 2 è troppo, deve terminare all’1.40. La seconda è dare la classifica definitiva fino all’ultimo posto. Ho sperimentato nella serata cover la classifica dei soli primi 10. Ecco, mi piace, magari l’anno prossimo faremo così. Daremo solo i primi 10 classifica“.
Ma il conduttore ha in serbo anche qualche altra novità per il prossimo anno dopo l’esperienza di questa 75esima edizione: “Quest’anno è stato bellissimo per me condividere quel palco insieme, vedremo se il prossimo anno mi verrà qualche altra bella idea per farlo come conduzione. Ma penso di sì”.
Olly: “Non mi aspettavo la vittoria, devo decidere se andare all’Eurovision”
Vincitore di questa edizione del Festival, Olly ha confessato di essere ancora stupito per la sua vittoria: “Non me lo aspettavo assolutamente. Prima di arrivare a un grande pubblico, sono tanti anni che scrivo e lavoro sulla mia musica e sono abituato a ricevere una certa dose di amore perché chi mi ascolta riconosce la verità nelle mie parole, ma riuscire a riceverne altrettanto in più nel corso di questa settimana è stata una grande scoperta. Giovedì poi è stata la serata più emozionante perché ho sentito un calore dal pubblico fortissimo. Faccio musica per le persone e quando ricevo quella cosa in cambio è stupendo”.
In molto hanno chiesto al giovane cantante se la sua canzone sia autobiografica: “Non è importante questo: l’importante è che sia la storia di qualcuno e che rappresenti chi la ascolta”.
Colpo di scena invece sulla possibilità di gareggiare per il nostro paese all’Eurovision Song Contest, che si svolgerà a maggio a Basilea. “Ancora non ho pensato all’eventualità. Ho bisogno di metabolizzare l’accaduto. È un onore incredibile avere questa opportunità e se c’è la possibilità di prendermi del tempo per pensarci lo chiedo”.
Claudio Fasulo è poi intervenuto spiegando: “Una settimana di tempo credo Olly la meriti, le ultime dodici ore sono state un bel frullatore ma naturalmente speriamo che la decisione sia quella che già sai”.