Tacchi in inverno? Sì, ma con i calzini: tutto sulla moda più controversa della fredda stagione 2026

Da orrore a dichiarazione di stile. I tacchi indossati con calzino a vista sono, nell'inverno 2026, pura avanguardia: tra comfort ed eleganza, antiestetico e geniale, risiede in questo dissonante abbinamento il massimo della moda. Parola alle passerelle

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Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

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Forse la moda non è sempre accessibile, alla portata di tutti: alcune passerelle, più che fashion show atti a mostrare al mondo cosa indosserà di lì a poco, hanno più le sembianze di veri e propri spettacoli teatrali messi in piedi al solo, ragionevolissimo scopo di celebrare le geniali menti che si celano dietro a questo mondo duro e affascinante.

Ma non è sempre così: mai come negli ultimi anni stiamo assistendo all’improbabile unione tra comfort e couture, un connubio disarmonico, una nota stonata, madre di mescolanze di stile e ibridi vagamente kitsch. Tra capi spiegazzati, vestibilità esasperate, pantaloni indossati sotto alla gonna, scarpe di pelliccia e apparentemente impossibili ritorni di fiamma, una (contro)tendenza in particolare pare non dispiacere poi così tanto alla inflessibile giuria di fashionista. Una combo che non soltanto sovverte le convenzioni del buon gusto, ma che si è imbarcata nell’ardua impresa di riconfigurarle: parliamo dei tacchi, che questo inverno si indossano rigorosamente con calzini a vista.

Tacchi con calzino: ma sono davvero così antiestetici? Cosa ci dice la moda

Tutto ciò che da sempre era convenzionalmente ritenuto inopportuno, scorretto o anche solo troppo casual sta lentamente venendo ridefinito come sofisticato nel contesto della moda attuale. Non pareva possibile, eppure senza che ce ne rendessimo conto la trasgressione ha pian piano cessato di suscitare un certo scalpore, vestendosi di normalità.

Va da sé come, tra nudità appena velate e ribellioni di sorta, indossare le scarpe con il tacco con i calzini non sia più una questione così sconcertante. Dapprima considerato un abbinamento storicamente inconcepibile, principalmente per il modo in cui disfa i codici tradizionali di eleganza e femminilità, questo oggi incarna appieno la logica dello “sbagliato” che cattura e conquista ogni sguardo.

In un’epoca in cui fashion rima sempre di più con comfort, d’altronde, c’era da aspettarsi questo e decisamente molto di peggio: ed ecco, dunque, che l’incontro tra domestico — o infantile — e ricercato diventa aesthetic; in perfetto ma precario equilibrio fra avanguardia e trasandatezza, specchio di una società che identifica la sua nuova forma di autenticità nella dissonanza.

Se le calze sono generalmente associate all’ambiente domestico e quindi alla praticità, all’ambito dell’athleisure ed all’immaginario scolastico, i tacchi sono simbolo di fascino, potere ed eleganza. Ed è esattamente per questa ragione che insieme sono tanto giusti.

Quel che c’è di buono in tutto questo, oltre che all’impagabile senso liberatorio misto a sano menefreghismo che ne deriva, si intende, è che le rigidissime temperature invernali che ci prepariamo ad accogliere non fanno più così paura. Décolleté e slingback sono prontissime a spodestare stivali ed ankle boots dal trono delle calzature di stagione.

Del resto è rompendo gli schemi che si è sempre fatta la moda, basti pensare alla minigonna o ai pantaloni da donna. Indossare i tacchi con le calze non è una mera questione di stile, oltretutto, ma un un sintomo di intelligenza estetica condita con un pizzico di ironia; un modo per reinterpretare il classico e svecchiarlo, farlo proprio.

Come abbinare tacchi e calze nell’inverno 2026 secondo le passerelle di stagione

Come farlo, dunque? Tutta l’ispirazione che ci serve la si trova in passerella, tra frequenti citazioni del tipico linguaggio preppy e aure vezzose: Miu Miu, o per meglio dire Miuccia Prada, ad esempio ha abbinato grossi calzini grigi a tacchi a spillo a loro volta a slip dress e gonne a matita con cappotti eleganti.

Anche secondo Brunello Cucinelli, Ganni, Proenza Schouler e Magda Butrym, poi, questo presunto orrore di stile si trasforma in una dichiarazione dello stesso: il primo e l’ultima si sono serviti dell’etereo total white — anticipandoci il trionfo del Cloud Dancer come tonalità Pantone 2026 — rispettivamente con maglione, guanti da opera e pantaloni sartoriali, e tuta.

Ha scelto lo stesso colore anche Ganni, illuminandone però la monocromia grazie ad applicazioni gioiello poste qua e là su abito e calzini. Proenza Schouler, ancora, li ha abbinati nella medesima nuance a ballerine lucide con cinturino alla caviglia e ad una faux fur XXL.

Louis Vuitton, dalla sua, ha scelto delle parigine in maglia a coste, fino a metà coscia, accompagnandole di stivaletti per contrastare la preziosità del minidress e del copricapo d’oro massiccio. Ha puntato sul romanticismo Marni, preferendo calze dalla finitura lucida per le sue pumps T-bar e i capi satin dai colori vivaci.

È stata Chanel, però, a distinguersi davvero con la sua singolare creazione a metà tra calzino e calzatura, dal tacco medio, largo, con protagonista il tradizionale binomio bianco-nero: ecco spiccare in pedana lavorazioni pointelle dotate di fiocchi sul collo del piede, pronte a riportare l’attenzione sull’estetica coquette.

Ai suoi coordinati in pelle rossa, decisamente rock, Jil Sander ha accostato calzini velati e scarpe di vernice con il tacco. Valentino, invece, ha giocato con dei collant in pizzo in combo a graziose calzette con volant su sandali alti e tacchi kitten, mentre Ulla Johnson le ha riesumate lunghe e a coste per le sue preziose décolleté in velluto operato ed i suoi sandali borchiati.

Se le scarpe sono sempre diverse, purché necessariamente dotate di tacco più o meno alto, è proprio sul tema delle calze che sono puntati i riflettori: come appreso queste possono essere spesse, ricamate, rigate, in lana e cashmere o filo di Scozia, poco o molto lunghe ma mantengono sempre quell’aria irresistibilmente rétro.

Sono loro a conferire all’intero look quel tocco di (assolutamente finta) disinvoltura, forse un po’ borghese, che mescola con immediatezza rigore e charme nel quotidiano. Una scelta consapevole, che nell’inverno 2026 che ci prepariamo a vivere si deve esibire senza il minimo accenno di timidezza. Un dettaglio studiato, che esattamente per questo merita di essere visto.

 

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