Come il running aiuta a superare le difficoltà, anche mentali

Pensate che correre servano solo gambe ben allenate? Non è così, il running è anche e soprattutto una questione di testa.

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Pubblicato: 10 Maggio 2024 08:00

Nella corsa le gambe hanno una grande importanza, ma è la testa che può davvero fare la differenza in molti casi.

Tutte le persone, prima o poi, si sono trovate nella condizione di bisogno di ritagliarsi un momento per staccare da tutto e ricaricare le pile. La pressione quotidiana, spesso, prende il sopravvento con famiglia, lavoro, amici, social da gestire e, spesso, è proprio la salute a rimetterci. La vita richiede quindi di ricaricare le energie non solo fisiche ma anche quelle mentali ma non si sa come e da dove partire.

Secondo il World Economic Forum, studi hanno dimostrato che i disturbi mentali sono la causa principale di gravi problemi di salute, e lo stress sembra essere proprio il principale colpevole. Nel 2017, la Mental Health Foundation ha riportato che 3 cittadini britannici su 4 non erano in grado di gestire lo stress, ma anche l’American Psychological Association è arrivata a una conclusione simile, scoprendo che lo stesso numero di cittadini americani ha ammesso di sentirsi stressato.

Per evitare quindi di arrivare ad alterare lo stato di salute, è preferibile agire in anticipo e imparare a gestire lo stress. Per arrivare a questo obiettivo, ci si può appigliare a diverse metodologie, tra cui anche il running e approfittare così non solo dei benefici a livello fisico, ma anche per quelli mentali.

In cosa consiste il mindful running

Il Mindful Running è determinato da 3 caratteristiche fondamentali: Concentration, Clarity e Coolness. Tre abilità che trasformano la corsa in una vera e propria meditazione. Per applicare la prima si deve prestare attenzione a se stessi e al mondo che sta attorno. La seconda include l’abilità di comprendere in tempo reale le proprie sensazioni, oltre a quello che sta succedendo. Il Coolness, invece, significa aprirsi a ogni tipo di sensazione, sia piacevole che spiacevole, senza tentare di influenzarla.

Ci si può cimentare in questa preziosa attività ogni qualvolta si ha bisogno di prendersi una pausa da una vita piena di impegni oltre che per stimolare la propria creatività attraverso il superamento di una sfida particolarmente impegnativa ma anche trasformativa.

Anche se riuscire a concentrarsi e disconnettersi dai problemi quotidiani, anche solo per qualche ora, può sembrare un ostacolo difficile da superare, non bisogna smettere di impegnarsi, e presto ogni sessione di corsa diventerà un vero e proprio rito.

Come migliorare la concentrazione nel running

Ecco alcuni consigli per migliorare la propria concentrazione durante la corsa:

Iniziare in maniera graduale

Non bisogna mai tuffarsi a capofitto ma è importante iniziare partendo con una intensità contenuta. Questo consente di permettere al proprio corpo di abituarsi al ritmo e trovare quello più congeniale a se stessi. Un altro trucco è anche quello di concentrarsi meno sulla performance per focalizzarsi su se stessi.
Concentrarsi su ciò che si prova mentre si corre

È importante concentrare la propria attenzione sul contatto tra i piedi e il terreno, cercando di mantenere una sensazione di leggerezza, lasciandosi guidare dai propri piedi nel percorso che si sceglie.

Aprirsi a quello che sta attorno

Mentre si corre, bisognerebbe ascoltare i suoni che ci circondano, percepire il vento sul volto, i profumi che si colgono. Ecco cosa significa aprirsi al mondo attraverso l’utilizzo dei propri sensi.

Anche il dolore può essere trasformato in un alleato

Anche le sensazioni meno positive che si provano non sono da condannare. È sufficiente prestare attenzione a quella parte specifica del corpo che causa questo dolore o fastidio. Chi pratica running da molto tempo sa già che si è perfettamente in grado di superare anche queste difficoltà e continuare. Ovviamente, qualora si trattasse di un vero e proprio infortunio, bisogna fermarsi e consultare uno specialista.

Fare un resoconto delle proprie sensazioni a fine corsa

Una volta conclusa la sessione di running, è sempre consigliabile riflettere e percepire appieno tutte le sensazioni con cui si è venuti a contatto e con le emozioni che si sono provate. È importante anche prestare attenzione al proprio corpo: le spalle, le braccia, le gambe, i piedi. Se ci si sente più rilassati allora significa che si sta raggiungendo il proprio obiettivo, ma in caso contrario non ci si deve abbattere perché, nella prossima sessione, andrà sicuramente meglio. Del resto, è tutta questione di allenamento!

I benefici del running

È risaputo che lo sport faccia bene alla salute, ma non solo. Infatti, i benefici sono molteplici: innanzitutto calma la mente, aiuta a moderare lo stress, l’umore, a combattere la depressione, e può aiutare a prevenire e aiutare a gestire anche i problemi di maggiore entità come la depressione. Non è necessario praticare una disciplina a livello agonistico ma è sufficiente dedicare qualche ora a settimana per sentirsi già meglio.

Esiste infatti il detto: “Mens sana in corpore sano”, ovvero, mente sana in un corpo sano, e si riferisce proprio alla stretta relazione che esiste tra il benessere mentale e quello fisico.

Vediamo ora nel dettaglio tutti i benefici che il running porta.

Aiuta a liberare la mente

Praticare running permette di liberare la mente, affrontare lo stress e quindi portare giovamento alla salute mentale in generale. Se ci si concentra sulla respirazione, sul proprio corpo e sui pensieri durante la corsa, si ha la possibilità di staccare e recuperare le energie mentali per affrontare gli impegni quotidiani.

A supporto di questo, è proprio la neuroscienziata Wendy Suzuki a sostenere che proprio la corsa stimola lo sviluppo di nuove cellule cerebrali, portando un miglioramento della creatività.

Un alleato per la mente e la longevità

Molti studi scientifici dimostrano che il running riduca i sintomi della depressione, migliora le facoltà di apprendimento, rinforza la memoria e protegge il cervello dall’invecchiamento.

Permette di riconnettersi con se stessi

Sempre più spesso si è visto che integrare l’attività sportiva con la mindfulness porta notevoli benefici. Anche Christian Straka, Global Mindset Coach di adidas Runners, lo insegna da anni promuovendo questo binomio non così banale. Il suo pensiero è quello che i benefici a livello mentale del running siano molteplici oltre che molto importanti. Sempre più persone riportano come proprio il running abbia cambiato loro la vita, portandole a riconnettersi al proprio corpo, sentirsi più felici e anche a rilassarsi.

Unire running e mindfulness porta con sé la capacità di connettersi con sé stessi e con il mondo che ci circonda, eliminando tutte quelle distrazioni che spesso travolgono senza lasciare il tempo di vivere il momento. Permette quindi di annullare lo stress e le pressioni, oltre a prestare attenzione solamente al presente, al qui e ora.

La respirazione è un atto fondamentale non solo da un punto di vista vitale, ma anche mentale e concentrarsi su di essa, sul contatto dei piedi sul terreno o sull’aria che accarezza il volto, sono ottime tecniche per raggiungere questo obiettivo. Quindi, oltre ad essere un vero e proprio allenamento per il fisico, diventa lo stesso anche per la mente, che recupera ben presto le energie e far fare un salto qualitativo nella propria vita, diventando quindi ben presto la versione migliore di se stessi.

Il correre unendo anche la mindfulness permette quindi di disconnettersi da quello che è successo nel passato o dalle aspettative del futuro, concentrandosi invece solamente sul presente.

Correre aiuta ad essere felici

L’esercizio fisico in generale permette di influire in maniera importante sui livelli di serotonina, in quanto stimola gli ormoni adrenalina e noradrenalina, che portano a un migliore umore.

Allo stesso tempo inoltre praticare una attività fisica rilascia endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che regolano l’umore, riducendo al contempo i livelli di stress.

Imporsi degli obiettivi e di impostare un lavoro fisico per raggiungerli, aumenta l’autostima e la fiducia in sé stessi e verso gli altri così come anche l’auto-affermazione.

Correre aiuta anche quelle persone che soffrono di depressione o con disturbi psicologici di varia natura. In uno studio pubblicato nel 2018 si è confrontato l’effetto della fluoxetina, un antidepressivo molto utilizzato che appartiene alla categoria degli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) e l’attività sportiva sulla funzionalità cerebrale. L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare quanto l’assunzione della fluoxetina, da un lato, e l’attività sportiva dall’altro, possano modificare l’attività neuronale e anche la neurogenesi cerebrale, e quindi lo sviluppo di nuove cellule nervose o nuovi circuiti neuronali.

Gli autori dello studio sono potuti arrivare alla conclusione che sia la fluoxetina che l’attività sportiva stimolano l’attività neuronale dell’ippocampo, aumentando la produzione di nuove cellule. È infatti l’ippocampo la principale struttura coinvolta nella memorizzazione e nell’apprendimento, ma che svolge anche un ruolo importante anche nella gestione e comprensione delle emozioni.

Un alleato per la vita di tutti i giorni

Essere un runner non significa solo praticare una semplice pratica fisica ma è anche un personale e profondo stato mentale che si manifesta con una intensità direttamente proporzionale alla pratica e alla disciplina. Grazie agli allenamenti a cui si è sottoposti, viene sviluppata una forte determinazione mentale che porta poi ad affrontare le sfide fisiche per poter superare gli ostacoli che si presentano. Grazie alla costanza, poi, tale abilità può essere trasferita anche in altre aree della vita, incrementando anche la resilienza e altre capacità per poter affrontare le sfide della vita quotidiane.

Anche durante la prestazione stessa, l’atleta è portato a sviluppare una concentrazione mentale necessaria per mantenere il ritmo, controllare la respirazione, gestire la fatica e raggiungere gli obiettivi preposti e che possono essere poi traslati anche nello studio, nel lavoro o nelle relazioni.

Permette anche di sviluppare la gestione di sensazioni che spesso sono percepite e considerate negative, stimolando la resilienza mentale (la capacità psicologica per poter affrontare e superare le difficoltà e riuscire a risolvere o adattarsi alle sorprese e ai cambiamenti derivanti da emergenze anche traumatiche) e diventare più forti.

Correre con costanza e regolarità si riesce anche a sviluppare un alto grado di autoconsapevolezza, sia riguardo al proprio corpo che alla propria mente – imparando a gestire lo stress e le emozioni e soprattutto a comprendere meglio se stessi e le proprie fragilità.

Come motivarsi per iniziare a correre in maniera consapevole

Per tutti coloro che partono la giornata o la settimana con i buoni propositi ma poi si perdono, rinunciando al running o a una attività fisica, ecco alcuni consigli su come superare mentalmente i momenti di difficoltà.

La motivazione nasce da dentro

Capitano giornate o periodi in cui non si ha voglia di andare a correre o si vorrebbe mollare. Darsi la giusta motivazione è fondamentale. Spetta a chi corre il tenere a mente perché si è deciso di iniziare a correre: stare meglio? Dimagrire? Correre una maratona? Darsi degli obiettivi concreti aiuta molto a tenere viva la motivazione. Se correte per dimagrire, stabilite un peso che volete raggiungere. Se correte per stare bene o per fare delle gare, ponetevi obiettivi di durata della corsa o di ritmo.

Concentrarsi sulle sensazioni positive

Mentre correte gustatevi il piacere del movimento senza focalizzarvi sulla fatica, godetevi questo momento pensando che è tempo che dedicate a voi stessi e al vostro benessere. Più pensate alla stanchezza e più vi sentirete stanchi. Più pensate a quando è piacevole correre e più avrete voglia di continuare a farlo. Un altro trucchetto utile quando la fatica sta avendo il sopravvento è pensare a tutt’altro: elencare nomi di colleghi o amici, di città in cui si è stati o si vorrebbe andare, contate fino a un certo numero e poi ripetete i numeri da capo. Qualunque espediente è buono per distogliere la mente dalla fatica e delle sensazioni negative.

Immagini vincenti

Sfruttate il potere creativo della mente: immaginatevi mentre arrivate al traguardo di una gara, mentre vi godete il trionfo, pensatevi veloci, forti, pieni di energia, con un fisico tonico, vedrete che otterrete il risultato di caricarvi e continuare a correre. Datevi dei piccoli traguardi: arrivare fino all’albero in fondo al parco, percorrere 5 chilometri, fare uno scatto veloce di qualche secondo. Premiatevi per i progressi che fate, anche quelli minimi, gratificarsi è importante.