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Cause
Il raffreddore è un disturbo molto comune, soprattutto nella stagione autunnale e invernale. Il termine raffreddore rimanda al raffreddamento, ma non è a causa del freddo che ci si ammala di raffreddore. Il motivo per cui il raffreddore colpisce maggiormente durante l’autunno e l’inverno è dato da alcune abitudini che adottiamo quando fa freddo. Per via delle temperature esterne che si fanno via via sempre più rigide, a cominciare dall’autunno e per tutto l’inverno si tende infatti a rimanere più a lungo in ambienti chiusi, normalmente a contatto con altre persone.
In genere, per non raffreddare l’ambiente si evita di aprire le finestre e, se le stanze non sono dotate di sistemi di ventilazione meccanizzata, non si ha un adeguato ricambio d’aria. Inoltre, i luoghi in cui si permane sono normalmente dotati di impianti di riscaldamento che rendono l’aria più secca, irritando le vie aeree. Le temperature più rigide tendono anche a ridurre le difese immunitarie perché le variazioni ambientali vengono percepite dall’organismo come una fonte di stress e il corpo risulta più vulnerabile ai malanni di stagione. La probabilità di ammalarsi di raffreddore dipende da diversi fattori: l’età, le condizioni delle proprie difese immunitarie, l’alimentazione e lo stile di vita. I bambini con meno di sei anni, ad esempio, sono più suscettibili all’infezione, così come le persone con patologie croniche o debilitate e i fumatori.
La causa del raffreddore, come dicevamo, non è però il freddo e le abitudini personali possono aumentare la probabilità di ammalarsi ma non sono la causa scatenante. Il motivo per cui ci si ammala di raffreddore durante la stagione fredda è, di solito, un’infezione virale: esistono infatti più di duecento virus responsabili dei sintomi del raffreddore. Tra questi, i più diffusi sono sicuramente i rinovirus, ma esistono anche altri virus che causano raffreddore come gli adenovirus, i coronavirus, i virus influenzali e parainfluenzali.
Il motivo per cui viene il raffreddore è dunque il contagio con una persona infetta che può trasmettere il virus attraverso piccole goccioline di saliva emesse mentre parla, tossisce o starnutisce. Si può essere quindi contagiati dai propri familiari a casa che a loro volta possono aver contratto il virus a scuola, in ufficio o in altri ambienti di lavoro, sui mezzi pubblici o in qualsiasi altro luogo al chiuso e a contatto con persone infette. Il rischio di contagio del raffreddore è sicuramente più elevato da quando si manifestano i sintomi e per i primi giorni e cala con il passare del tempo diventando praticamente nullo dopo una settimana.
Quando il raffreddore colpisce in altri momenti dell’anno, ad esempio in primavera o in estate, la malattia può essere una è una conseguenza di altre condizioni diverse dall’infezione virale. Ad esempio, si può avere il raffreddore a causa di allergie primaverili, intolleranze alimentari, infezioni batteriche e sinusite.
Sintomi del raffreddore
Il raffreddore è una lieve infezione delle vie aeree ma i suoi sintomi possono essere comunque parecchio fastidiosi. I sintomi del raffreddore includono tipicamente:
- naso chiuso
- naso che cola
- starnuti
L’intensità dei sintomi varia da persona a persona, in base all’età, alle condizioni del sistema immunitario, alla presenza di patologie o anche in relazione allo stile di vita. Normalmente il raffreddore dà sintomi leggeri ma in alcuni individui i sintomi tipici del raffreddore possono essere accompagnati anche da arrossamento e prurito alle narici, febbre o febbriciattola (generalmente non elevata), dolori muscolari, mal di testa, tosse e mal di gola.
I sintomi del raffreddore sono simili a prescindere dalla causa che sta dietro il disturbo, ma se il raffreddore non è di origine virale, possono essere presenti anche altre manifestazioni, che variano in base al motivo per cui si è presentato il raffreddore; ad esempio, in caso di rinite allergica, il raffreddore può essere accompagnato anche da fastidi agli occhi, come occhi arrossati, gonfi o che bruciano o provocano prurito.
Di certo i sintomi del raffreddore sono molto fastidiosi e il disagio aumenta a causa del continuo soffiarsi il naso, che fa infiammare la pelle attorno le narici. Inoltre, quando si va a letto e durante la notte i sintomi possono peggiorare ulteriormente, a causa della posizione che ostacola ancora di più la respirazione. Il tutto si risolve comunque dopo alcuni giorni senza particolari conseguenze ed esistono alcuni rimedi per rendere il raffreddore più sopportabile.
Quando passa il raffreddore
Il raffreddore, quando è di origine virale, si risolve spontaneamente nell’arco di alcuni giorni. Normalmente, infatti, i sintomi del raffreddore non durano oltre i dieci giorni. All’inizio dell’infezione, i sintomi sono molto lievi: si può ad esempio notare un maggiore scolo nasale con muco abbondante ma liquido oppure manifestazioni come starnuti frequenti e prurito o fastidio al naso. Dopo uno o al massimo due giorni, i sintomi tendono ad aggravarsi. Nella fase peggiore del raffreddore, il muco aumenta e può diventare denso o cambiare colore, passando da trasparente o biancastro a giallino o verdino. Contemporaneamente, si ha congestione nasale con naso chiuso, difficoltà a respirare e si percepiscono meno odori e sapori. Successivamente, i sintomi regrediscono fino a scomparire e, salvo casi particolari, l’infezione si risolve entro sette-dieci giorni senza comportare rischi o complicazioni. Se però il raffreddore dipende da altre cause e non da un virus, i tempi di guarigione possono essere più lunghi e occorre agire sulle cause scatenanti per liberarsi dei sintomi.
Rimedi naturali
Per il raffreddore virale non esiste una vera e propria cura in grado di farlo passare, quindi è necessario aspettare che l’organismo riesca a liberarsi del virus. Esistono però rimedi che hanno lo scopo alleviare i sintomi quando si presentano, aiutando a ridurre la congestione nasale e a respirare meglio. Per velocizzare la guarigione, è però fondamentale intervenire subito, appena si avvertono i primi segnali del raffreddore in arrivo, come naso che cola più del solito e starnuti frequenti. L’intervento tempestivo con rimedi naturali contro il raffreddore è davvero molto utile per evitare un peggioramento dei sintomi e velocizzare la guarigione. Oltre a scegliere i rimedi giusti, quando si ha il raffreddore è importante anche rimanere in ambienti caldi e riposare, per aiutare il corpo a liberarsi dell’infezione.
Lavaggi nasali
Ai primi sintomi del raffreddore è molto utile effettuare lavaggi nasali. Il lavaggio delle cavità nasali è una delle pratiche che ci arrivano dalla medicina ayurvedica, la medicina tradizionale indiana. Nella tradizione ayurvedica il lavaggio nasale è una pratica di igiene quotidiana, ma quando si ha il raffreddore vi si può ricorrere anche due o tre volte al giorno.Il lavaggio nasale consiste nella pulizia delle narici con una soluzione fisiologica preparata con acqua e sale oppure con acqua di mare, entrambe facilmente reperibili in farmacia. La pulizia del naso si effettua tradizionalmente con uno strumento chiamato lota, ma in alternativa si può usare una siringa senza ago oppure applicatori progettati per questo scopo, anche da collegare all’apparecchio dell’aerosol. A prescindere dallo strumento che si utilizza per il lavaggio nasale, l’obiettivo è sempre quello di far scorrere la soluzione acquosa in entrambe le narici per liberarle da sporcizia e muco. I lavaggi nasali, se effettuati regolarmente, possono aiutare a prevenire la congestione nasale e soprattutto ad alleviare i sintomi di raffreddore, riniti allergiche e sinusiti. Se si fanno i lavaggi nasali appena ci si accorge di avere il raffreddore, si evita quasi sempre un peggioramento e si guarisce prima.
Oli essenziali
Gli oli essenziali sono un ottimo rimedio per alleviare i sintomi del raffreddore: a questo scopo sono perfette, in particolare, le essenze di timo, origano, eucalipto e menta. Gli oli essenziali si possono usare nei suffumigi o fumenti, disperdendo in acqua molto da calda una o più essenze per un massimo di cinque gocce. Dopo aver portato bollore una pentola di acqua, si versano gli oli essenziali nell’acqua calda e ci si sistema con la testa sopra la pentola così da respirare i vapori balsamici. I suffumigi possono essere fatti una o due volte al giorno per respirare meglio. Gli oli essenziali possono anche essere diffusi nell’ambiente con il diffusore elettrico o con il bruciatore, per migliorare la respirazione nell’arco di tutta la giornata o durante la notte. Versando una goccia di essenza sul fazzoletto o sul cuscino, poi, si avrà un ulteriore aiuto in caso di naso chiuso.
Tisane
Le stesse erbe da cui si estraggono gli oli essenziali per il raffreddore possono essere usate per preparare una tisana che aiuti a liberare il naso: le tisane aiutano contro il naso chiuso grazie all’azione del calore, ma anche attraverso i vapori balsamici che evaporano dall’acqua e grazie alle proprietà antisettiche e fluidificanti delle erbe. Una tisana contro il raffreddore si può preparare ad esempio con l’eucalipto mescolato a piante dall’azione emolliente e lenitiva come i capolini di camomilla e fiori di malva. Altre piante utili contro il raffreddore sono i chiodi di garofano, l’anice stellata, la curcuma e lo zenzero. Per un’azione ancora più forte, anziché l’acqua si può utilizzare il latte come solvente per l’infusione: in questo modo il rimedio sarà ancora più efficace nel contrastare i sintomi del raffreddore ed evitare un peggioramento. Se si ama zuccherare le tisane si può aggiungere un cucchiaino di miele, rimedio naturale utile per tanti disturbi, incluso il raffreddore.
Prodotti erboristici
Oltre a tisane e oli essenziali, in erboristeria è possibile reperire facilmente e a prezzi contenuti molti rimedi utili contro il raffreddore. Tra questi troviamo ad esempio le preparazioni a base di propoli, da assumere internamente fino alla scomparsa dei sintomi. La propoli ha azione antimicrobica utilissima per i malanni di stagione. Si trova generalmente in vendita sotto forma di soluzione alcolica da assumere a gocce in mezzo bicchiere d’acqua. Il dosaggio va dalle trenta alle cinquanta gocce e si può somministrare da una a tre volte al giorno dalla comparsa dei sintomi fino alla guarigione. Non mancano poi prodotti a base di propoli come sciroppi, caramelle, capsule e altre preparazioni da scegliere in base ai propri gusti ed esigenze o su consiglio dell’erborista.
La propoli e i prodotti delle api sono rimedi straordinari per molti disturbi tra cui anche i sintomi influenzali e il raffreddore, ma non sono gli unici. Altri rimedi naturali che possono aiutare sono ad esempio le tinture madre di spirea olmaria e di salice, piante dall’azione antinfiammatoria. Le tinture si ricavano macerando in alcol le piante e preparando poi una soluzione che si assume a gocce. Il dosaggio varia tra le trenta e le cinquanta gocce da diluire in mezzo bicchiere di acqua e da assumere fino a tre volte al giorno. Si può ricorrere a questi rimedi antinfiammatori a cominciare dai primi segni del raffreddore fino alla scomparsa dei sintomi. L’azione antinfiammatoria riduce gonfiore e arrossamento delle mucose e contribuisce a respirare meglio quando si ha il naso chiuso.
Prevenire il raffreddore
Prevenire il raffreddore non è semplice perché come abbiamo visto, la causa è generalmente di tipo virale. Quando una persona viene a contatto per un tempo sufficiente con una persona infetta e con una certa carica virale, è molto difficile sfuggire all’attacco del virus. Esistono alcune strategie per limitare il più possibile il contagio. Ad esempio se si lavora o si trascorre tempo con altre persone al chiuso, se gli ambienti non sono dotati di ventilazione è sicuramente una buona idea arieggiare le stanze con una certa frequenza. Una pratica utile per ripulire l’aria è anche quella di diffondere una miscela profumata di oli essenziali antibatterici, come quelli di rosmarino, limone, salvia, menta. Per prevenire il contagio da persone infette meglio non stare a stretto contatto con chi presenta già i sintomi del raffreddore. In generale, lavarsi spesso le mani ed evitare di toccare naso, bocca e occhi con le mani sporche è una norma igienica utile per limitare le probabilità di contagio.
Spesso ci si ammala di raffreddore nonostante le tante precauzioni adottate, ma in questo caso ci si può far trovare preparati, cercando di aumentare e mantenere alte le proprie difese. Se il sistema immunitario funziona bene, infatti, sarà più semplice per l’organismo liberarsi velocemente dal virus e questo si traduce in sintomi più lievi e in una guarigione più rapida.
Alimentazione e stile di vita
Come prima cosa, per aumentare le proprie difese immunitarie è importante mangiare bene. La dieta abituale dovrebbe includere sempre abbondanti porzioni di frutta e verdura, anche sotto forma di succhi e centrifugati, così che il corpo abbia sufficienti quantità di vitamine, minerali e sostanze dall’azione antiossidante e antinfiammatoria. Secondo le linee guida, ogni giorno andrebbero consumate cinque porzioni al giorno tra frutta fresca e verdure crude o cotte. Altri alimenti che non dovrebbero mancare sono cereali integrali, legumi, semi oleosi, frutta a guscio essiccata e oli vegetali da usare possibilmente a crudo per condire.
Oltre all’alimentazione, le difese immunitarie vengono rinforzate grazie all’esercizio fisico e a tutte quelle pratiche che consentono di ridurre lo stress e l’affaticamento fisico e mentale. Dormire bene, dedicarsi ad attività piacevoli e stimolanti, muoversi regolarmente senza esagerare è di grandissimo aiuto per sostenere il sistema immunitario, così che l’organismo possa difendersi meglio dall’attacco di virus e batteri.
Importante anche evitare di esporre abitualmente le vie aeree a fumo di sigaretta, sostanze chimiche, polveri, altre sostanze o materiali irritanti e aria molto secca negli ambienti chiusi. Questo perché il sistema immunitario non è dato solo da cellule o molecole che attaccano in modo attivo virus e altri microorganismi; le difese immunitarie includono anche barriere di tipo fisico. La mucosa respiratoria ne è un esempio ed è importante che, per difendere il corpo da virus respiratori, resti il più possibile intatta. Il fumo di sigaretta o l’esposizione regolare a sostanze irritanti e aria eccessivamente secca possono danneggiare la mucosa dell’apparato respiratorio esponendo le vie aeree all’attacco di agenti patogeni.
Piante per il sistema immunitario
Un aiuto in più per aumentare le naturali difese dell’organismo arriva dalle piante. Esistono infatti erbe dall’azione immunostimolante che possono essere assunte sia ai cambi di stagione sia quando si è sottoposti a eccessivi stress. Esempi di piante che sostengono il sistema immunitario sono l’echinacea, l’astragalo, l’eleuterococco, la schisandra e la rodiola. Queste piante si trovano molto spesso – da sole o combinate tra loro – negli integratori alimentari consigliati durante la stagione invernale proprio per rafforzare le difese immunitarie. Si trovano quindi sotto forma di capsule, compresse, tintura madre o inserite nelle formulazioni di sciroppi e altri prodotti.
Altre piante che possono aiutare ad aumentare le difese immunitarie sono quelle con azione adattogena, cioè tutti quei rimedi che sostengono l’organismo ad affrontare al meglio lo stress, ad esempio durante periodi particolarmente impegnativi nello studio o al lavoro. Tra i rimedi adattogeni troviamo il ginseng, la maca peruviana, il basilico sacro o tulsi; anche queste piante si trovano in diverse formulazioni erboristiche e possono essere assunte durante i cambi di stagione, oltre che in occasione di stress fisico o mentale.
Poiché anche i rimedi naturali possono presentare controindicazioni, effetti collaterali e interazioni con alimenti, integratori o farmaci, è sempre bene chiedere consiglio al medico, al farmacista o all’erborista prima di assumere un prodotto a base di piante. Situazioni in cui bisogna fare particolare attenzione sono ad esempio in presenza di allergie, patologie, assunzione di farmaci, età pediatrica, gravidanza e allattamento. Nel caso dei rimedi immunostimolanti, questi non devono poi essere assunti da persone che soffrono di malattie autoimmuni.