Dieta idroponica: cos’è, come funziona ed esempio di menu

Con la dieta idroponica perdi peso, grazie agli alimenti che depurano l'organismo, e migliori la salute dei tuoi reni

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Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

Pubblicato: 13 Marzo 2019 12:56Aggiornato: 6 Maggio 2023 10:22

La dieta idroponica è un regime alimentare che aiuta a dimagrire e consente di prendersi cura dei propri reni. Come? Consumando gli alimenti e l’acqua più giusti per il proprio benessere.

L’acqua alla base della dieta Idroponica

Tutti sanno che una giusta e corretta idratazione è il segreto per rimanere in forma, perdere peso e prevenire moltissime malattie dell’organismo. Per questo gli esperti consigliano, da sempre, di consumare ogni giorno almeno due litri d’acqua, scegliendo preferibilmente quelle povere di sodio (con concentrazione inferiore a 40 mg/l) e integrando i liquidi anche con tisane a base di malva, camomilla, finocchio e carciofo. L’acqua è importantissima per permettere il corretto funzionamento di cellule, reazioni enzimatiche e metaboliche, ma anche per il benessere di tessuti, mucose, cute e capelli. Dove c’è acqua c’è vita. Basti pensare (in modo esemplificativo) ad una pianta che vive in condizioni di siccità e confrontarla con una pianta che invece vive con i giusti livelli d’acqua e idratazione. Quest’ultima avrà tutte le forze di portare avanti funzione primarie per sopravvivere ma anche secondarie per accrescersi e diventare più forte e robusta. Spesso si intraprendo percorsi per la perdita di peso o per l’aumento della massa muscolare, trascurando il fattore “idratazione”. Purtroppo, senza questa fondamentale componente, il corpo non potrà svolgere a pieno regime il suo lavoro e quindi non permettere di raggiugere gli obiettivi sperati in termini di peso o accrescimento muscolare.

Quando si parla, quindi, si dieta idropinica si fa riferimento a tutte le terapie nelle quali è prevista l’assunzione di particolari acque minerali che presentano specifiche proprietà benefiche per il corpo umano e i suoi organi (soprattutto fegato e reni). Queste acqua hanno la facoltà di trattare alcune particolari patologie o di coadiuvare uno stato di benessere cellulare e tissutale, che sono fondamentali per affrontare patologie e altre condizioni metaboliche. La dieta idropinica deve essere stabilita e seguita con l’aiuto di uno specialista. Inoltre, è opportuno considerare che nell’ambito di una dieta idroponica il nutrizionista o il medico consiglierà al proprio paziente l’assunzione di alcuni cibi specifici che favoriscano il processo di depurazione dell’organismo, mantenendo più leggero, più sano e più funzionale. E un corpo che funziona bene sarà anche un corpo più bello e più giovane.

Cosa si intende per acqua oligominerale?

Per prima cosa bisogna definire cos’è un acqua minerale. Per acqua minerale non si intende l’acqua priva di bollicine o volgarmente detta “liscia”, bensì sono acque che vengono imbottigliate così come sgorgano dalla sorgente. Le acque minerali possono essere acque minerali lisce, gassate o effervescenti sono naturali, a seconda della caratteristiche della sorgente dalla quale sgorgano. Inoltre, le acqua minerali si chiamano così, perché quando sgorgano dalle loro sorgente naturale, attraversano diversi strati rocciosi e quindi si arricchiscono di minerali preziosi per l’organismo umano.

Per capire quanti sali minerali sono disciolti all’interno delle acque presenti in commercio o che si bevono dai rubinetti, è possibile consultare il famoso “residuo fisso”. Il residuo fisso, altro non è che la quantità di sali minerali e oligoelementi contenuti in un litro di acqua dopo essere stata sottoposta a evaporazione a 180°. Una volta compreso tutto ciò, sarà più chiaro capire la differenza tra acqua minerale e oligominerale:

  • l’acqua oligominerale ha un residuo fisso inferiore a 500 mg/l. Questo ridotto contenuto di sali minerali disciolti all’interno dell’acqua, le rende adatte ad un uso quotidiano, contendo poco sodio e favorendo, quindi, il processo di diuresi. Le acque oligominerali non aumentano i sali minerali presenti nell’organismo e, grazie alla piccola quantità di residuo fisso, sono consigliate per chi soffre di calcoli renali, per neonati e bambini piccoli. In realtà, il loro utilizzo è consigliato anche nei soggetti che stanno seguendo regimi dietetici ipocalorici per perdere peso e sgonfiarsi, oppure da tutte quelle donne che cercando di combattere la cellulite e la famosa “pelle a buccia d’arancia”.
  • le acque minerali hanno residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l. Data l’elevata quantità di sali, le acque minerali sono consigliate nei periodi caldi in cui si suda maggiormente e quindi può essere utile reintegrare i sali minerali che si sono persi con il sudore. Quest’acqua viene utilizzata anche dagli sportivi, che per lo stesso motivo, hanno bisogno d reintegrare liquidi e sali persi durante lo sforzo fisico.

Una cosa che va sempre ricordata sull’assunzione d’acqua è la seguente: per avere una giusta idratazione per l’organismo è necessario bere 1,5 – 2 litri d’acqua al giorno, ma distribuendola equamente nell’intero arco della giornata. Proprio come se si dovesse bere un bicchiere colpo d’acqua ogni mezz’ora. In questo modo non si andranno ad affaticare, inutilmente i reni, ma anzi si avrà un’efficace processo di idratazione che coinvolgerà tutte le cellule e ei tessuti del corpo umano. Di seguito una tabella riassuntiva, che differenzia i diversi tipi di acqua in base al residuo fisso:

Tipologia di acqua Quantità di residuo fisso
Acque minimamente mineralizzate < 50 mg/L di sali minerali disciolti
Acque oligominerali 51 – 500 mg/L di sali minerali disciolti
Acque ricche in sali minerali > 1500 mg/L di sali minerali disciolti

Gli alimenti per una corretta dieta idroponia

La dieta idroponica è semplice da seguire e particolarmente efficace. Come funziona? Si tratta di un’alimentazione equilibrata che prevede il consumo di alcuni cibi che stimolano la diuresi e migliorano il funzionamento dei reni. Al primo posto c’è senza dubbio l’aglio, un potentissimo antibatterico perfetto per rendere gustoso ogni piatto, ma anche per depurare l’organismo e riattivare il metabolismo. A tavola non possono mancare nemmeno le cipolle, che riducono il colesterolo e contrastano la ritenzione idrica, i peperoni, ricchi di vitamina A e C, i cavoli, i broccoli e i mirtilli. Largo spazio pure alla frutta secca e al pesce, grazie all’Omega 3 e alle proteine “buone”, come pure alle uova, alla rucola e al grano saraceno. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio quali sono gli alimenti che un nutrizionista inserirebbe all’interno di una sane ed equilibrata dieta idroponica:

  • L’aglio, come già accennato, è un potente alimento con attività antibatterica, che è in grado di depurare l’organismo e riattivare velocemente il metabolismo.
  • Le cipolle, invece, riducono i livelli di colesterolo cattivo nel sangue (LDL) e contrastano la comparsa di ritenzione idrica a livello di glutei, pancia e cosce.
  • I peperoni sono alimenti colorati e quindi ricchi di vitamine A e C, ma anche ottimi alleati antiossidanti per combattere lo stress ossidativo offerto dai radicali liberi.
  • Anche i cavolfiori sono alimenti altamente antiossidanti poiché ricchi di vitamine e minerali, che contribuiscono alla regolazione dei livelli di glucosio nel sangue (glicemia).
  • I broccoli sono un ottima fonte di vitamine, sali minerali, ferro, potassio, magnesio, calcio, selenio e acido folico, e favoriscono la corretta digestione, contrastano la comparsa di malattie cardio-vascolari e stimolano le funzioni cognitive.
  • I mirtilli sono frutti ricchi di vitamine A, B1, B2, C e PP ma anche di sali minerali come sodio, fosforo, potassio, ferro e calcio, che svolgono un’azione antiossidante, contrastando l’azione dei radicali liberi e di conseguenza l’invecchiamento cellulare. Inoltre, appartengono alla categoria dei frutti rossi e quindi prevengono la comparsa di infezioni urinarie e favoriscono la buona salute dell’intestino. Sono tra i frutti preferiti per combattere la cellulite e la ritenzione di liquidi superficiali.
  • Il pesce è una fonte di proteine ma è anche ricco di Omega3. Le proteine nobili del pesce  rappresentano una fonte ottimale (rispetto a quelle animali) per il fabbisogno giornaliero di questo macronutriente. Il pesce permettere anche di migliorare la salute di ossa, pelle e denti, favorisce la corretta digestione, migliora la produzione di globuli rossi e di midollo osseo; Inoltre, è un alimento facile da digerire e che, quindi, non appesantisce il corpo.
  • Le uova, anche se sono considerate da molti come alimenti ricchi di grassi, regolano i livelli di colesterolo nel sangue, contrastando la comparsa di malattie cardio-vascolari e di infiammazioni. Inoltre, rafforzano il sistema immunitario e permettono di aumentare la prestazione sportiva.
  • La rucola è una verdura ricca di vitamina C, B, A, E ma contiene anche minerali come ferro, zinco, potassio, magnesio e fosforo. Permette di regolare il peso, favorire le funzioni del fegato, contrastare l’azione dei radicali liberi, migliorare la qualità sangue, favorisce la diuresi e l’espulsione di gas intestinali.
  • Il grano saraceno e i cereali sono fonte di vitamine B1, B2, PP, B5, fibre e minerali come magnesio, ferro e rame. Favoriscono la digestione, contrastano l’artrite e le patologie del sistema cardio-circolatorio. Agiscono anche positivamente sull’indice glicemico degli alimenti e sul microbiota intestinale.
  • Tutte le farine integrali sono ricche di acidi grassi, vitamine del gruppo B, selenio, calcio, magnesio e ferro, sono in grado di regolare l’indice insulinico, favorire il transito intestinale e l’evaquazione, rinforzare il sistema immunitario, contrastare emorroidi e stipsi.
  • Il limone è ricco di oligo-elementi, sali minerali e vitamine, ed è in grado di rinforzare il sistema immunitario, favorire la digestione, bilanciare il pH, stimolare l’evacuazione, aumentare la tonicità della pelle, eliminare le tossine, favorire la perdita di peso. Molte di queste funzioni vengono interpretate anche da altri agrumi come le arance o da frutti come il kiwi (molto ricco di vitamina C).
  • Il miele è un alimento ricco di vitamine del gruppo B e C, polifenoli e oli essenziali, che svolge un’azione decongestionante, anti-infiammatoria, emolliente, disintossicante, diuretica, anti-anemica e cardiotropa. Ma attenzione perché si tratta comunque di un alimento costituito quasi esclusivamente da zuccheri semplici e quindi andrebbe limitato in tutte le diete, soprattutto quelle ipocaloriche per la perdita di peso.

Esempio di menu della dieta idroponica

  • La giornata inizia con un bicchiere di acqua e limone che non aiuta a depurare o combattere malattie e tumori, bensì può essere un’efficace soluzione per aiutare ad attivare lo stomaco, ma sorpattutto ad eliminare il cattivo sapore che si può avere in bocca, dopo una dormita notturna. Mezz’ora o 20 minuti dopo è possibile  consumare una colazione a base di fette biscottate integrali con un cucchiaino di miele e un frullato di frutta e verdura di stagione. In alternativa, è possibile bere uno shake fatto con latte di soia o di riso, 30 g di fiocchi d’avena, un cucchiaio di cacao in polvere e 1 frutto a scelta.
  • Durante lo spuntino di metà mattina sarà possibile consumare un finocchio, accompagnato da una tisana calda o se si preferisce, lasciata raffreddare.
  • A pranzo è possibile assaporare un piatto di spaghetti integrali con peperoni e noci, accompagnati da un contorno di cavoli al vapore e olio extra vergine d’oliva (ricco di acidi grassi monoinsaturi amici del sistema cardio-vascolare.
  • La merenda del pomeriggio va sempre fatta per evitare di arrivare a cena con troppo fame e aggredire il pasto. Si può optare per uno yogurt oppure per una manciata di frutta secca (20 g circa).
  • A cena si può optare per un’insalata di rucola, uova e salmone fresco, che faccia il carico di proteine e fibre sazianti. Attenzione a non dimenticare anche una piccola fonte di carboidrati (come pane integrale o di segale, riso basmati o orzo).
  • E se dopo cena si ha ancora fame, ci si può concedere un quadratino di cioccolata fondente.

Ovviamente, si tratta di tutte indicazioni e riflessioni di carattere generico, che prevedono sempre di confrontarsi con il medico. Prima di iniziare ogni dieta di esclusione (come quella idroponica) è fondamentale contattare il proprio medico. Uno specialista infatti sarà in grado di indicare se si tratta dell’alimentazione giusta per voi e se è compatibile con il vostro quadro clinico, fornendovi utili consigli. Inoltre, il piano alimentare dovrà essere realizzato da un nutrizionista, che saprà comporre gli abbinamenti giusti per evitare carenze e squilibri nutrizionali (di macro e micronutrienti), ma soprattutto che saprà instradare ogni soggetto sul percorso più adatto alle proprie esigenze e ai propri obiettivi.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta