Dieta dei 5 giorni: come funziona, controindicazioni ed esempio di menu

Un regime alimentare piuttosto restrittivo, anche se dura poco, per perdere qualche kg in poco tempo. Ma fa bene alla salute?

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

La dieta dei cinque giorni dura meno di una settimana e arriva dal mondo della moda e dello spettacolo per dimagrire e sgonfiarsi velocemente. Non è corretto chiamarla dieta, è più un modo per depurare l’organismo, perdere i kg di troppo e i liquidi eccedenti e sgonfiare la pancia. Tutto grazie a un limitato introito calorico giornaliero, tra le 800 e le 1200 kcal.

Cosa si mangia? Principalmente verdure, cereali e legumi, che fanno da cibi detox, “ripulendo” l’organismo dalle proteine animali e dal troppo sale.

Parliamo allora di dieta dei 5 giorni, come funziona, quali sono le controindicazioni e un esempio di menù con il Dott. Luigi Napolitano, biologo nutrizionista specializzato in Scienze della nutrizione umana.

Cos’è la dieta dei 5 giorni?

Il punto di forza della dieta dei 5 giorni è la velocità con cui si possono perdere i kg di troppo, depurando il corpo ed eliminando i liquidi in eccesso e le tossine accumulate durante l’inverno o dopo un periodo di eccessi.

A parte la breve durata, non è previsto uno schema alimentare fisso ma solo qualche accortezza: meglio il miele dello zucchero o la stevia per caffè o tè, sostituire il sale con le spezie e dedicare almeno 20 minuti al giorno all’attività fisica, anche solo una camminata a passo veloce. Inoltre, evitare i fritti, il cibo industriale, dolci e piatti troppo elaborati e conditi. Gli alimenti da preferire sono, infatti, quelli a base di cereali e legumi, che hanno un alto potere saziante e sono salutari.

Si tratta quindi di una dieta detox, rapida ed efficace, ma che non va presa alla leggera, poiché presenta delle controindicazioni che vedremo in seguito.

È comunque un approccio dietetico ipocalorico che prevede un introito quotidiano di 800-1200 kcal, non di più, e punta al consumo di cibi genuini e leggeri, poco grassi, che aiutano l’organismo a depurarsi e a perdere un po’ di peso. Un approccio però cui ricorrere ogni tanto, come “dieta d’urto” o in caso di reale necessità.

Se seguita correttamente, come le altre diete disintossicanti, permette di sentirsi più energici, con meno gonfiore addominale, di digerire più facilmente, di aiutare la funzionalità intestinale, grazie alle fibre delle verdure, migliorare il drenaggio dei liquidi e perdere un po’ di peso.

Poiché comunque si tratta di un regime alimentare molto restrittivo, è importante consultare sempre il proprio medico, soprattutto se si soffre di disturbi o malattie o si sta seguendo una terapia farmacologica.

Quanti kg si possono perdere in 5 giorni?

Risponde il nostro nutrizionista: «i ritmi di vita frenetici che accomunano la maggior parte delle persone ci sottopongono a cambiamenti repentini delle nostre abitudini e della nostra quotidianità, sconvolgendole per le persone abitudinarie. Non proprio il massimo, perché il tutto si ripercuote sul nostro equilibrio psico-fisico. Lo stress tende ad aumentare e solitamente anche il peso. Immaginiamo che si avvicina anche un evento nel quale vogliamo apparire in forma smagliante ma siamo ben lontani da ciò. Cosa fare? Cerchiamo disperatamente una soluzione su internet e ci imbattiamo in qualche regime alimentare del momento. Ci piace, lo seguiamo, otteniamo i risultati: funziona, è fantastico.

Uno di quelli più seguiti, soprattutto in prossimità dell’estate, è proprio la dieta dei 5 giorni.

Questo “regime alimentare” promette una perdita di peso molto importante: fino a 4-5 kg in soli 5 giorni. Sarebbe poi utile per depurare l’organismo da una serie di tossine che si accumulano nel nostro corpo ripulendolo, quasi come se avvenisse un reset.

La base di questo regime alimentare è un regime ipocalorico (molto drastico direi) che si aggira intorno alle 800-1200 Kcal dove vengono preferiti prodotti freschi e di stagione rispetto a tutti i preparati industriali e i vari fast-food. A differenza dei vari regimi ipocalorici questo, secondo alcuni seguaci di questa dieta, deve essere accompagnato da una elevata ingestione di “bibitoni detox” durante la giornata e almeno 30 minuti di attività fisica al giorno».

Cosa mangiare? Esempio di menu

Di seguito il nostro esperto propone, a scopo puramente esemplificativo e senza grammature, uno schema tipico dei 5 giorni di “dieta”.

GIORNO 1
Colazione bevanda detox, fette biscottate e yogurt magro
Spuntino frutta fresca di stagione
Pranzo pesce magro con contorno di stagione
Spuntino frutta secca
Cena minestrone di verdure con pasta/riso/orzo/farro
GIORNO 2
Colazione bevanda detox, yogurt magro, fiocchi d’avena
Spuntino frutta secca
Pranzo pesce magro con contorno di stagione
Spuntino frutta fresca di stagione
Cena pasta integrale al pomodoro con contorno di stagione
GIORNO 3
Colazione bevanda detox, 2 biscotti secchi
Spuntino frutta fresca di stagione
Pranzo minestrone di verdure con pasta/riso/orzo/farro
Spuntino frutta secca
Cena carne bianca magra con contorno di stagione
GIORNO 4
Colazione bevanda detox, frutta di stagione e yogurt magro
Spuntino frutta secca
Pranzo pesce magro con contorno di stagione
Spuntino frutta fresca di stagione
Cena minestrone di verdure e legumi con contorno di stagione
GIORNO 5
Colazione bevanda detox, fette biscottate
Spuntino frutta secca
Pranzo carne bianca magra con contorno di stagione
Spuntino frutta fresca di stagione
Cena pasta al pomodoro con contorno di stagione

Le diete restrittive fanno bene?

Secondo l’Associazione nazionale specialisti in scienza dell’alimentazione (Ansisa), lo scopo di una dieta ipocalorica è di non rispettare il fabbisogno di nutrienti dell’organismo per fare in modo che attinga alle riserve adipose, permettendo di perdere peso. Una dieta restrittiva e ipocalorica seguita da una persona normopeso, anche se bilanciata, vuol dire, invece, mettere a rischio lo stato nutrizionale di quella persona.

Il fabbisogno di micronutrienti con diete da 800-1200 kcal è difficilmente soddisfatto, a meno che non si assumano degli integratori. Anche perché, per assolvere ai fabbisogni nutrizionali, è necessario tenere conto non solo degli alimenti che mettiamo in tavola, ma anche della quantità, in base al sesso, all’età, al peso, all’attività fisica, allo stato di salute ecc.

Seguire una dieta fai da te, consigliata dagli amici o trovata su internet, può far pensare che non ci sia alcun rischio per il nostro benessere. Non è così.

Di certo un giorno di digiuno, se si gode di ottima salute, non procura un danno grave o irreversibile, ma se un regime dietetico fortemente ipocalorico è protratto nel tempo, anche in maniera saltuaria e senza il controllo di uno specialista, può portare a conseguenze non proprio ottimali per l’organismo. Sono diete che non solo non eliminano il fisiologico senso di fame, ma possono indurre disturbi alimentari in persone predisposte.

Tra l’altro, una dieta eccessivamente restrittiva non va a intaccare le riserve del tessuto adiposo, comportando una reale perdita di grasso. Porta, in primis, alla perdita di massa magra, che è invece la prima fonte energetica utilizzata dall’organismo e che attiva dei meccanismi adattativi messi in atto dal corpo per contrastare la restrizione energetica. È quanto emerge da uno studio del 2015 pubblicato su Mol. Cell. Endocrinol.

Non siamo tutti uguali e gli approcci nutrizionali dovrebbero sempre essere calibrati sulle caratteristiche individuali e supportati da evidenze scientifiche.

Sarebbe un bene se a seguire questa dieta fosse un adolescente o una donna in allattamento o una persona affetta da un disturbo alimentare, come l’anoressia o il binge eating (alimentazione incontrollata)?

La salute è fatta di equilibri delicati e la dieta dovrebbe essere sempre personalizzata e prescritta da un nutrizionista. Solo in questo caso diventa una vera e propria terapia, che può migliorare lo stato di salute ed essere un valido strumento di prevenzione.

Controindicazioni

Seguire questo tipo di dieta per perdere peso rapidamente non tiene conto di un aspetto molto semplice: più il dimagrimento è rapido, più l’equilibrio dell’organismo è danneggiato.

Con un approccio alimentare drastico, che riduce improvvisamente le calorie, l’organismo non riesce più a fornire l’energia necessaria. La prima conseguenza diretta è la stanchezza, ma se poi l’alimentazione è sbilanciata, si possono perfino verificare problemi renali o al fegato.

Sono numerosi gli studi scientifici, inoltre, che evidenziano che adottare un regime dietetico sbilanciato può comportare alterazioni del metabolismo.

Come tutte le diete che promettono di perdere 4-5 kg in pochissimo tempo, anche la dieta dei 5 giorni può avere delle controindicazioni e non essere indicata per tutti.

Di certo non è adatta alle donne in gravidanza o in allattamento o da chi è affetto da eventuali malattie. Inoltre, può comportare alcuni effetti collaterali come mal di testa, stanchezza, vertigini, mal di stomaco o disturbi dell’umore.

Per non parlare del classico effetto yo-yo, tipico di questo genere di regimi alimentari, che portano a un rapido dimagrimento, ma alla ripresa dei kg persi altrettanto velocemente. Comporta anche una perdita del tono muscolare perché, come abbiamo visto, è dai muscoli che l’organismo, per soddisfare rapidamente il fabbisogno energetico, ricava l’energia necessaria per il suo funzionamento e non dai grassi.

Occorre quindi adottare uno stile di vita più sano tutto l’anno e non solo in vista di un evento o di un periodo particolare.

Come conferma anche il Dott. Napolitano: «immaginate di passare improvvisamente dal mangiare regolarmente fuori, senza avere reale coscienza di ciò che introduciamo nel nostro corpo perché mangiamo di corsa, a un regime alimentare come quello sopra indicato. Tutti prodotti freschi, di stagione, non extra-processati e tutti benefici per il nostro corpo. Ci dicono che è anche ipocalorico, dobbiamo perdere peso per forza. E, infatti, così sarà. Purtroppo, però, quello che viene perso non sarà solo grasso, anzi. Le variazioni di peso repentine sono a carico dei liquidi e della massa magra, non il massimo per una perdita di peso qualitativa più che quantitativa. Infatti, rischiamo di avere scompensi elettrolitici, massa muscolare che si danneggia ma il grasso resta tutto lì. Ma come? I numeri sulla bilancia scendono, sto migliorando. Non proprio. Il peso dipende da innumerevoli fattori e i numeri devono essere interpretati nel modo corretto, sempre. In più come facciamo a sapere quali sono le porzioni che dobbiamo rispettare? Cioè com’è possibile che questo schema nutrizionale vada bene per tutti? E se non mi alleno 30 minuti al giorno? E poi, bibitoni detox? Fanno così bene?

Su internet si legge tutto e il contrario di tutto, per questo il fai da te non è mai la cosa giusta. E permettetemi di fare un’osservazione: si è disposti a lavorare in modo ligio per 5 giorni purché si perda peso. Ma perché non fare di un regime alimentare il proprio stile di vita? Cioè riusciamo a organizzarci per 5 giorni ma non per lavorare a lungo termine? Sembra un po’ un controsenso. A tutti piace il buon cibo (chi dice il contrario mente) il problema è che ci manca equilibrio. Siamo soliti pensare che un alimento (preso da solo) possa fare bene o male, fortunatamente non è così. È la somma che fa il totale: trovare il proprio equilibrio e lavorare su quello è uno dei segreti per star realmente bene. Non “diete” dell’ultimo minuto che troviamo online».

Questi regimi dietetici, con i loro obiettivi il più delle volte irrealizzabili, non favoriscono una buona educazione alimentare e l’insegnamento di una corretta alimentazione. Il rischio di incappare in conseguenze negative per la salute è dietro l’angolo.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta