Bici: i benefici del pedalare

I benefici di chi pedala regolarmente sono tanti per tutto il corpo e anche per la psiche. Vediamo insieme quali.

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Bicicletta come alleata del benessere

Una grande amica che misura la nostra resistenza, il livello di amore verso noi stessi/e, ci fa conoscere lo sforzo e la forza dei nostri muscoli, la bicicletta aiuta tutto il corpo ma anche la psiche, mettendoci a contatto con l’ambiente e l’aria pura. Il fattore dell’aria aperta stimola la produzione di vitamina D che previene e cura l’osteoporosi e arreca grande beneficio alla pelle.

Se anche la bicicletta potrebbe sembrare una forma di allenamento che privilegia gli arti inferiori e i glutei, di fatto va ad allenare anche la schiena e gli addominali, oltre ai pettorali. Questo strumento consente di unire il lavoro di tonificazione sugli arti inferiori e quelli superiori in modo sinergico. Quando la bicicletta appassiona, meteo, condizioni atmosferiche e altro non contano e anzi si trova la forza di andare a esplorare situazioni naturali e paesaggi diversi. Tutto questo contribuisce a diminuire i livelli di stress e di nervosismo.

Chi va regolarmente in bici tiene alla larga le affezioni coronariche, il diabete e tumori (riscontri positivi anche in questo senso che provengono da studi sugli effetti della pedalata) e l’obesità (che causa circa 3 milioni di morti all’anno allo stato attuale in Europa). Dopo alcuni mesi di pedalate regolari il corpo appare più asciutto (si perde l’8% di massa grassa in 8 settimane) e più resistente. Tutte le articolazioni subiscono un bassissimo impatto, sicuramente minore della corsa e della stessa camminata e in questo senso si fortifica tutto il tessuto osseo andando quindi a diminuire i rischi di fratture o problemi alle giunture.

Benefici

Vediamo 3 benefici inequivocabili della pedalata, dalla cute al cuore, passando per i polmoni e per l’umore.

Ciao ciao cellulite

Tutta la circolazione viene promossa dalla pedalata e ne trae beneficio l’intera cute e tutto il suo microcircolo. Anche a livello linfatico la pedalata aiuta a spingere verso l’alto la linfa e a sbloccare le stazioni linfatiche, come una pompa che parte dal basso. Ne deriva che il ristagno linfatico viene evitato e che la condizione di un’eventuale ritenzione idrica migliora notevolmente. Corredata da una buona idratazione, la pratica della bici aiuta le gambe e i glutei sia a livello funzionale che a livello estetico.

Polmoni e cuore felici

Migliorando le prestazioni del cuore migliora anche tanto la circolazione di tutto il corpo e ci fa risparmiare tempo che prenderebbero altri allenamenti, in quanto si tratta anche di un ottimo mezzo di spostamento (e a zero impatto ambientale); andare a lavorare in bici rappresenta una scelta che fa bene anche al pianeta e libera dai pensieri al rientro o dalle ansie all’ingresso in ufficio. Il potere delle endorfine si rivela una vera e propria medicina per tutto il corpo. Dopo diverse pedalate il cuore migliora tutto il suo modo di lavorare: a riposo batte con frequenza inferiore, e diminuisce il rischio di disturbi cardiovascolari. La pressione sanguigna va a diminuire in modo importante.

Bruciare grassi

Il corpo riesce a bruciare meglio e velocemente, tutto il metabolismo si riattiva e in modo importante. Il massimo sarebbe quello di unire l’allenamento di due o tre volte alla settimana in bici con una camminata di 30 minuti in un altro giorno o una sessione di nuoto e acquagym. Nell’andare in bici si sperimentano pendenze e resistenze diverse e diventa importantissimo porsi anche delle piccole “sfide” con se stessi/e. Il senso di eccitazione che ne deriva ha effetti davvero positivi sull’umore e un animo felice contribuisce alla sensazione di leggerezza. Mantenendo una respirazione lenta e profonda si brucia in modo molto armonico.

Consigli e controindicazioni

Dobbiamo tenere presente che la bici, come il nuoto, sollecita molto i muscoli, specie quelli degli arti inferiori. Conviene unirla a sessioni lunghe di stretching che coinvolgano tutto il corpo, svolte con respirazione profonda e consapevole e magari con l’utilizzo di bande elastiche. Un consiglio utile: evitate di ascoltare musica mentre pedalate o perlomeno non ad alto volume. L’udito rimane un senso importantissimo mentre si percorrono chilometri e magari su strada e ci serve non solo per l’allerta rispetto alle automobili ma anche per animali selvatici o altre condizioni importanti cui fare attenzione. Ricordate anche di essere ben visibili quando pedalate fino a sera (si possono applicare bretelle o fascette rifrangibili sugli indumenti).

Va detto che non ci sono particolari controindicazioni per quel che riguarda la bici, ma, specie nelle stagioni fredde, converrebbe coprire bene le vie aeree. In inverno poi se il freddo diventa eccessivo conviene iniziare a pedalare più veloce o quanto meno pedalare a ritmo costante su un rapporto basso di salita anche se si sta affrontando un tratto in piano. Vietato passare troppo tempo al bar o fermarsi e non tutelarsi dalle folate di vento, rischiando che il sudore ci si asciughi addosso.

Per i soggetti maschi che praticano ciclismo, si sente a volte parlare di maggiore incidenza dell’ipertrofia prostatica (un accrescimento della ghiandola prostatica). Questa condizione non si riscontra nemmeno nei ciclisti professionisti e spesso si deve a una predisposizione pregressa rispetto alla patologia in questione. Fortemente sconsigliato fare il “ciclista della domenica” che eccede nei chilometri e nelle pendenze, finisce per sovraccaricare i muscoli e non muoversi il giorno dopo. Ricordate che il movimento deve arrecare beneficio, non dare effetti controproducenti.