Bagni di senape: per riattivare la circolazione e combattere l’inverno

I bagni di senape sono una tradizione tutta “british”, risalenti all’epoca vittoriana. Sarebbero un vero toccasana contro i malanni di stagione, ma non solo

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

I bagni di senape stanno tornando di moda, ma non sono certo una novità. La loro origine risale in Inghilterra ai tempi del regno della Regina Vittoria. Nonostante siano passati interi secoli, ancora oggi sono molto popolari. Inoltre, gli inglesi li considerano un’ottima strategia tutta naturale e molto apprezzata per affrontare e prevenire le affezioni dei primi freddi invernali.

Si tratta di una miscela di polvere di senape e altri ingredienti da aggiungere a un caldo bagno in vasca o a un pediluvio. I suoi benefici, secondo i sostenitori di questa pratica, includono un senso di benessere generale e un possibile aumento delle difese immunitarie.

Mancano però studi approfonditi, pertanto i vantaggi dei bagni di senape, al momento, sono del tutto potenziali.

Che cosa sono i bagni di senape

I bagni di senape, noti anche come bagni di senape calda, sono rimedi casalinghi utilizzati per alleviare il disagio associato a vari disturbi, tra cui raffreddori, congestione nasale, dolori muscolari e articolari. Questi bagni prevedono l’uso di senape in polvere o sotto forma di impacco per creare una sensazione di calore e stimolare la circolazione sanguigna.

Tra i loro benefici per la salute c’è la capacità di stimolare la circolazione sanguigna. Inoltre, sono ideali per favorire la sudorazione e per eliminare le tossine.

Quanto durano? In genere bastano dieci minuti affinché la senape eserciti la sua azione benefica.

La senape, come sappiamo, è una pianta erbacea il cui seme è utilizzato per produrre una salsa dal sapore piccante chiamata “senape”, comunemente usata come condimento e quindi molto presente nelle cucine di tutto il mondo. La senape si può trovare sotto forma di semi, di pasta o di polvere ed è apprezzata proprio per il suo gusto distintivo e pungente. Il suo utilizzo al di fuori della cucina non è recente. Infatti, è uno dei rimedi più popolari in caso di ustioni. Inoltre, i suoi semi sono ricchi di selenio, fondamentale disintossicare le cellule dell’organismo.

Perfetti per rigenerarsi una volta rientrati a casa dopo una giornata di pioggia (almeno così dicono gli inglesi), i bagni di senape favoriscono la guarigione dalla tosse e da altre affezioni che, nella stagione fredda, implicano il cavo orale e i bronchi. In questo caso, è consigliabile orientarsi verso la senape bianca, contraddistinta da una forte efficacia antinfiammatoria.

Infine, sembrerebbero attenuare i dolori muscolari e da contrattura e alleviare lo stress.

Gli studi sui potenziali benefici per la salute dei bagni di senape sono però limitati e da approfondire.

Come si preparano?

La prima cosa da ricordare è che non bisogna utilizzare la senape che si acquista al supermercato. In commercio esistono diversi prodotti a base di polvere di senape o semi di senape. Basta versarne nell’acqua della vasca una quantità pari al contenuto di una ciotola e il bagno di senape è pronto.

Ecco come solitamente si preparano i bagni di senape.

  • Ingredienti: per fare un bagno di senape, occorre la senape in polvere e acqua calda. Ovviamente anche una vasca da bagno.
  • Preparazione: si riempie la vasca con acqua calda a una temperatura confortevole ma non troppo calda. Nel frattempo, si mescolano 2-4 cucchiai di senape in polvere in una piccola quantità di acqua calda fino a ottenere una pasta compatta. Quando la vasca è pronta, si aggiunge all’acqua e si mescola bene, affinché la pasta si sciolga completamente.

Poi ci si immerge nella vasca per circa 15-20 minuti. Durante il bagno, è possibile avvertire un sensazione di calore sulla pelle. Questo calore può aiutare a liberare i seni nasali, alleviare i dolori muscolari e ridurre il disagio generale associato al raffreddore o all’influenza.

Dopo il bagno di senape, una volta asciugati per bene, è consigliabile coprirsi con indumenti caldi e riposare un po’.

Alla senape in polvere si possono aggiungere anche altri ingredienti, come oli essenziali di eucalipto, rosmarino, timo o il bicarbonato di sodio.

Bagni di senape: potenziali benefici per la salute

Sono pochissimi gli studi scientifici che indagano sui potenziali benefici per la salute dei bagni di senape.

Inoltre, non è poi così chiaro se i benefici siano dovuti ai semi di senape, agli altri ingredienti o all’alcalinità dell’acqua nella vasca.

Una ricerca del 2020 ha indagato gli effetti del pediluvio alla senape sulle infezioni delle vie respiratorie. I ricercatori ipotizzavano che gli effetti riscaldanti del trattamento potessero avere un effetto positivo sulla salute e sulla percezione di benessere dei partecipanti.

Ai partecipanti è stato chiesto di immergere i piedi in un pediluvio alla senape ogni giorno per 6 giorni. Il pediluvio consisteva in acqua a una temperatura di 40°C, cui si aggiungevano 3 cucchiai di polvere di semi di senape nera macinata.

Poi dovevano rispondere a un questionario standard sulla percezione del calore prima e dopo la terapia del pediluvio. I risultati hanno indicato che il pediluvio alla senape è stato associato a miglioramenti della sensazione di freddo, del nervosismo e del malessere generale.

Secondo i ricercatori, i benefici potrebbero essere attribuibili ai seguenti fattori:

  • composti naturali chiamati “glucosinolati” presenti nella pianta di senape, che possono avere proprietà antibatteriche, antiossidanti e anti-infiammatorie;
  • effetti termici della combinazione di senape e acqua calda, che possono avere un esito benefico sulla percezione del benessere.

Senape e bicarbonato

I bagni di senape, inoltre, contengono tipicamente ingredienti alcalini, come il bicarbonato di sodio, anche per trattare alcune condizioni della pelle, come eczemi e psoriasi.

Uno studio del 2019 evidenzia che il bicarbonato di sodio ha proprietà antimicrobiche che potrebbero aiutare nella cura delle lesioni psoriasiche. Tuttavia, è stato riscontrato che l’applicazione di una soluzione alcalina topica di bicarbonato di sodio non ha portato a un miglioramento di tali lesioni.

Senape e altri ingredienti

I presunti benefici dei bagni di senape potrebbero essere in parte attribuibili ad altri ingredienti presenti nella preparazione, come oli essenziali e spezie.

Uno studio controllato randomizzato del 2018 su 17 volontari ha confrontato gli effetti di un pediluvio composto da una delle seguenti combinazioni:

  • acqua calda e senape
  • acqua calda e zenzero
  • solo acqua calda

Lo studio ha scoperto che l’aggiunta di senape e zenzero aumentava la percezione di calore nei piedi dei partecipanti, rispetto all’acqua calda da sola. I risultati suggeriscono quindi che sia la senape, sia lo zenzero possono aumentare la percezione di calore.

Controindicazioni

Poiché sono davvero pochi gli studi che hanno esplorato l’uso dei bagni di senape e i loro benefici, è difficile determinare i rischi specifici e gli effetti collaterali di questo trattamento.

Tuttavia è noto che i bagni caldi possono seccare la pelle, quindi peggiorare alcune condizioni cutanee. Inoltre, è consigliabile limitare il tempo del bagno a 15 minuti o meno per evitare di seccare ulteriormente la pelle.

Per chi soffre di specifici disturbi cutanei, invece, non consigliato fare i bagni di senape come sostituto delle terapie convenzionali pensando che un rimedio naturale sia più “sano” ed efficace del trattamento farmacologico. Molte malattie della pelle possono peggiorare senza un’adeguata cura medica. Ad esempio, la psoriasi non trattata può comportare un peggioramento dei sintomi cutanei e causare l’artrite psoriasica.

Cos’è la senape a cosa fa bene

La senape (Sinapis arvensis L.), è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Brassicacae o Cruciferae. È originaria dell’area del Mediterraneo ed è presente nelle coltivazioni di cereali. Ne esistono 4 specie:

  • Senape selvatica
  • Sinapis nigra, ovvero quella nera
  • Senape bruna, detta anche “cinese o indiana
  • Senape bianca.

In diverse lingue la parola senape, sia per la pianta che per tutte le salse derivate dai suoi semi, si traduce con il termine mostarda.

Solitamente, la parte della pianta maggiormente utilizzata a scopo alimentare sono i semi, dal sapore aspro e più o meno piccante.

Nel corso della storia, sono diverse le applicazioni mediche che hanno visto come protagonisti proprio i semi di senape. Ad esempio, i cataplasmi (o impiastro, è una medicazione topica composta da una poltiglia racchiusa tra due garze, da applicare sulla parte malata) di qualche secolo fa, furono appunto ribattezzati “senapismi” poiché la farina di senape era l’ingrediente fondamentale.

Inoltre, i suoi principi attivi erano impiegati per lenire i disturbi dell’apparato respiratorio. Infatti, l’impacco a base di semi di senape era un rimedio tipico per la tosse e usato come antinfiammatorio nei casi di dolori reumatici e muscolari, nonché come digestivo e lassativo, depurativo e disintossicante.

Inoltre, si usavano anche per i pediluvi allo scopo di riattivare la circolazione sanguigna.

Secondo l’antica medicina Ayurvedica, è un prodotto “caldo” che va utilizzato per il suo potere stimolante e riscaldante. L’olio di semi di senape, infatti, è utilizzato nella terapia del massaggio poiché favorisce il drenaggio di scorie e migliora il flusso della circolazione sanguigna nelle aree di maggior bisogno.

Fonti bibliografiche: