I momenti top e flop della terza serata di Sanremo 2024: da Russel Crowe che suona (anche bene) e percula in diretta la magra figura di Travolta al monologo della co-conduttrice Teresa Mannino, dalla quale ci aspettavamo un affondo più incisivo, fino al toccante brano Jannacci- Massini dedicato alle morti sul lavoro. Senza dimenticare i look “super uao” delle cantanti in gara.
Sanremo 2024, terza serata: momenti top
1. Russell Crowe sbeffeggia in diretta John Travolta
Il momento che tutti aspettavamo: rispondendo a Teresa Mannino che parlando delle sue origini (recentemente scoperte) italiane, si stupiva del suo cognome poco italico, a differenza dei vari Di Caprio, De Niro e Coppola, lui aggiunge: “Travolta”. Parte la risata del pubblico mentre mima il Ballo del Qua Qua, chiosando con faccia schifata: “What a fuck”.
2. Fiorello e l’auto-ironia sulla figuraccia fatta con Travolta
Il bello di Fiorello (a differenza di Amadeus) è che lui si è reso immediatamente conto della magra figura fatta e ci ha ironizzato su. Ha continuato a fare ammenda anche il giorno dopo e, in collegamento con Ama, ha confessato: “Se avessimo scippato due vecchiette fuori dalle poste ci avrebbero insultato di meno. Ci ha querelato pure L’associazione Italiana delle Papere, perché “mai state trattate così male, dopo la caccia”.
3. Ramazzotti e i bambini senza “terra promessa”
Invitato all’Ariston in occasione del quarantennale del suo brano d’esordio a Sanremo Terra Promessa Eros Ramazzotti omaggia il Festival, senza il quale non sarebbe arrivato dove è arrivato, e ricorda in mondovisione come oggi molti, troppi, “bambini sono senza casa e terra promessa“. Invitando a cessare tutte le guerre.
4. Il toccante brano sulle morti sul lavoro Jannacci- Massini
Sul palco dell’Ariston c’è spazio anche per parlare di diritti e morti sul lavoro con Stefano Massini e Paolo Jannacci che arrivano con il brano L’uomo nel lampo. “Qui siamo al Festival della canzone italiana, parliamo tanto d’amore. Ma c’è un amore di cui non si parla mai. Ed è l’amore per i nostri diritti, i diritti che ci spettano, chiunque tu sia. C’è una parola che mi piace ricordare, ed è la parola dignità. Viva la dignità”.
5. I look bellissimi delle cantanti in gara
Mai come quest’anno è una vera gara non solo di brani ma anche di eleganza, bellezza e super sensualità. Da Annalisa a Rose Villain, passando per Alessandra Amoroso, Emma e Clara, il Festival diventa occasione gratificante non solo per le orecchie ma anche, e soprattutto, per gli occhi.
Sanremo 2024, terza serata: momenti flop
1. La poca eleganza di Amadeus su Travolta
A differenza di Fiorello, che ha subito fatto ammenda sulla figuraccia e ci ha ironizzato su, Amadeus prima sbotta in conferenza stampa (“Travolta sapeva tutto, basta parlare di stronz*), poi inizia la puntata invitando, stizzito, a ricordare il bello – Allevi – e non il brutto. Infine, durante l’ospitata di Ramazzotti, a sua battuta “Mica mi farai fare il Ballo del Qua Qua?”, lui replica: “Lo faresti sicuramente meglio”. Eros: “Perché? È stato antipatico? “,”Pensavo meglio”. Ecco, forse, in mezzo ad una bagarre ancora poco chiara – vedi discorso sponsorizzazione scarpe – sarebbe stato meglio sfoggiare più eleganza (e silenzio).
2. Il monologo in parte deludente di Teresa Mannino
Dalla co-conduttrice Mannino, che amiamo moltissimo, ci aspettavano un monologo più ficcante e travolgente, come lei sa ben fare e lo ha dimostrato in tanti anni di Zelig. Invece la digressione sulle formiche taglia erba, seppur con qualche guizzo e rimando alle differenze nel rapporto maschio-femmina con l’essere umano, lascia la risata a metà. Peccato, poteva travolgerci Teresa, e invece ci ha solo smossi.
3. Le battute infelici di cantanti e ospiti
Ci sono state alcune battute poco eleganti dei cantanti e degli ospiti, che potevano essere tranquillamente evitate. Come quanto Clara presenta i Santi Francesi e mentre carinamente dice loro: “Ci conosciamo già, abbiamo condiviso il palco di Sanremo Giovani”, Alessandro replica: “Però tu hai vinto, noi no”. Davvero, pas très élégant. O come quando Ramazzotti insiste e calca il coltello nella piaga Travolta: “Dovevate dargli più soldi”. Ironico o scellerato?