Nastri d’Argento 2025, le candidature: Diamanti di Ozpetek è film dell’anno

È ufficiale: “Diamanti” è il film dell’anno. Svelati tutti gli altri titoli che guidano la corsa ai Nastri d'Argento 2025: le candidature

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Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

Pubblicato: 29 Maggio 2025 19:36

Va a Diamanti di Ferzan Ozpetek il Nastro dell’Anno, assegnato dal Direttivo dei Giornalisti Cinematografici che annunciano le candidature ai Nastri d’Argento da oggi, al voto della stampa specializzata che sceglierà i vincitori di questa 79esima edizione. Lo speciale premio sarà consegnato durante la serata del prossimo lunedì 16 Giugno a Roma, sul finale di quest’edizione e andrà al regista – qui anche autore del soggetto e della sceneggiatura – allo straordinario impegno del cast femminile, ai produttori italiani del film e, come da tradizione, sarà premiata anche la creatività dei talenti che in un interessante cast artistico e professionale hanno realizzato un film di grande successo anche a livello internazionale.

Nastri d’Argento 2025, tutte le candidature: da “Fuori” a “Parthenope”

A spiccare sono anche le dieci nomination dei tre titoli più candidati per il Miglior film: Fuori di Mario Martone, recentemente presentato in concorso al Festival di Cannes, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini lanciato, fuori concorso, a Venezia e Parthenope di Paolo Sorrentino, amato in Italia e nel mondo dal debutto al Festival di Cannes 2024.

In un anno particolarmente denso di opere interessanti per il cinema italiano, però, i Nastri d’Argento hanno ampliato le tradizionali “cinquine” con altri quattro titoli in gara per il Miglior film: Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, Le assaggiatrici di Silvio Soldini, Napoli – New York di Gabriele Salvatores, Vermiglio di Maura Delpero, tutti candidati per un premio che, come sempre, andrà anche alla produzione italiana del film che vincerà.

Miglior regia e Miglior esordio, da Francesco Costabile a Greta Scarano

Sono, poi, eccezionalmente sette quest’anno anche i finalisti per la Migliore regia e il Miglior esordio: “una decisione presa dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici” spiega Laura Delli Colli, Presidente “per sottolineare la qualità e la varietà di una produzione che da tempo – come nell’annata che si è appena conclusa – non aveva attraversato festival e sale cinematografiche, ma anche il cinema più autoriale come l’intrattenimento o le commedie, riconquistando l’attenzione del pubblico, della stampa e in qualche caso anche del mercato internazionale”.

I sette titoli che si contendono il Nastro per la Migliore regia sono: Familia di Francesco Costabile, Fuori di Mario Martone, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, L’orto americano di Pupi Avati, La città proibita di Gabriele Mainetti, Parthenope di Paolo Sorrentino, Vermiglio di Maura Delpero.

Entrando nel dettaglio delle candidature sono sette anche i Migliori esordi in voto: L’infinito di Umberto Contarello, Nero di Giovanni Esposito, Il sogno dei pastori di Tomaso Mannoni, Ciao bambino di Edgardo Pistone, La vita da grandi di Greta Scarano, Per il mio bene di Mimmo Verdesca, La casa degli sguardi di Luca Zingaretti.

Tutte le altre candidature, dalle Commedie agli Attori e le Attrici

Cinque invece, come da tradizione, le Commedie: Cortina Express di Eros Puglielli, Diva Futura di Giulia Steigerwalt, Follemente di Paolo Genovese, La storia del Frank e della Nina di Paola Randi, U.S. Palmese dei Manetti bros.

Ed è ancora una cinquina anche per il Soggetto: per El Paraiso Edoardo Pesce e Enrico Maria Artale, per Hey Joe Claudio Giovannesi e Maurizio Braucci, per Nonostante Enrico Audenino e Valerio Mastandrea, per Una figlia Valentina Ferlan e Ivano di Matteo, per Vittoria Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.

Candidati al Nastro alla Sceneggiatura: per Campo di battaglia Gianni Amelio e Alberto Taraglio, per Fuori Ippolita Di Majo e Mario Martone, per Il tempo che ci vuole Francesca Comencini, per L’abbaglio Roberto Andò, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, per Parthenope Paolo Sorrentino.

E poi le attrici e gli attori di questa edizione: le candidate “Protagoniste” sono Marianna Fontana per Luce, Valeria Golino per Fuori, Romana Maggiora Vergano per Il tempo che ci vuole, Martina Scrinzi per Vermiglio, Federica Luna Vincenti per Eterno Visionario.

Le “Non protagoniste” in candidatura sono invece Sonia Bergamasco per Il Nibbio e La Vita accanto, Matilda De Angelis e Elodie per Fuori, Sabrina Ferilli per La città proibita, Federica Rosellini per Campo di battaglia, Stefania Sandrelli per Per il mio bene.

E ancora, sempre in ordine alfabetico, la cinquina degli “Attori protagonisti”: Elio Germano per Berlinguer – La grande ambizione, Fabrizio Gifuni per Il tempo che ci vuole, Claudio Santamaria per Il Nibbio, Filippo Scotti per L’orto americano, Toni Servillo per Iddu – L’ultimo padrino e L’abbaglio. E, infine, i “Non protagonisti”: Roberto De Francesco per L’orto americano, Francesco Di Leva per Familia, Pierfrancesco Favino per Napoli – New York, Silvio Orlando per Parthenope, Paolo Pierobon per Berlinguer – La grande ambizione.

Per la commedia le Attrici candidate sono Pilar Fogliati per Follemente, Matilde Gioli per Fatti vedere, Lucia Mascino per Una terapia di gruppo, Micaela Ramazzotti per 30 notti con il mio ex, Barbara Ronchi per Diva Futura.

E gli Attori: Pietro Castellitto per Diva Futura, Edoardo Leo per Follemente e 30 notti con il mio ex, Rocco Papaleo per U.S. Palmese, Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni per Io e te dobbiamo parlare, Yuri Tuci per La vita da grandi.