Fuori di Mario Martone sarà l’unica pellicola italiana in concorso al Festival di Cannes 2025: dei ben 21 film in gara, il titolo del regista napoletano con Valeria Golino sarà il solo prodotto nel Belpaese, e proverà ad agguantare l’ambita Palma d’Oro. Le premesse per fare bene ci sono tutte: al centro dell’opera, c’è infatti la vita della scrittrice Goliarda Sapienza, nota per la sua personalità poliedrica e complessa.
Fuori, la trama del film in concorso al Festival di Cannes 2025
Le vicende al centro del film Fuori sono ambientate nella città di Roma nel 1980. La scrittrice Goliarda Sapienza finisce in carcere per aver rubato dei gioielli, ma l’incontro con alcune giovani detenute si rivela per lei un’esperienza di rinascita. Uscite di prigione, in una calda estate romana, le donne continuano a frequentarsi e Goliarda stringe un legame profondo con Roberta, delinquente abituale e attivista politica. Un rapporto che nessuno, fuori, può riuscire a comprendere, ma grazie al quale l’artista ritrova la gioia di vivere e la spinta a scrivere.
A vestire i panni della protagonista è Valeria Golino, chiamata ad una prova attoriale importante in una carriera già costellata di successi. Con lei, anche Matilda De Angelis, nei panni di Roberta, e la cantante Elodie in quelli di Barbara. Completano il cast Stefano Dionisi, Antonio Gerardi e Francesco Gheghi. La regia, invece, è di Mario Martone, cineasta molto apprezzato che ha già diretto pellicole cult come Il giovane favoloso; Noi credevamo e L’amore molesto.
Fuori, com’è nata la pellicola con Valeria Golino
Raccontando la genesi della pellicola Fuori, il regista Mario Martone ha spiegato nel salotto di Domenica In: “Tutto è iniziato cinque anni fa, quando io ho pensato a Valeria Golino per un film su Goliarda Sapienza, mentre lei ha pensato a fare la serie, super premiata, su Goliarda Sapienza. È incredibile”. Il cineasta ha quindi tessuto le lodi delle sue attrici: “Lavorare con Valeria Golino, Matilda De Angelis e Elodie è stata un’esperienza stupenda: da uomo capisci che ci sono cose che le donne hanno un modo tutto loro di dirsi, una cosa un po’ impenetrabile, difficile da afferrare per noi uomini”. Il film è stato in parte girato a Rebibbia, una location che ha regalato molto alla pellicola: “Ex detenute e detenute erano lì quando abbiamo girato: hanno lavorato come comparse, è stato uno scambio stupendo” ha concluso Martone.
Valeria Golino, che in Fuori veste i panni di Goliarda Sapienza, si era avvicinata alla scrittrice siciliana adattando per il piccolo schermo il suo romanzo L’arte della gioia, che ha ottenuto ben tre premi ai David di Donatello: “Ero imbevuta da anni di Goliarda Sapienza, della sua poetica, del suo pensiero. È stato funambolico per me poter essere lei senza doverla imitare, anche perché non lo so fare, volevo che lei potesse entrare nel mio modo di essere, muoversi come me, e io come lei, volevo che la mia voce e il modo di ridere le somigliassero”.
Goliarda Sapienza, attrice, scrittrice e artista a tutto tondo, è ad oggi considerata una delle donne simbolo della letteratura italiana del ‘900 ed un’icona femminista.