La Volta Buona, le pagelle del 9 dicembre: Jalisse contro Carlo Conti (5), il funerale di Sandro Giacobbe (Senza voto)

La puntata di martedì 9 dicembre de "La Volta Buona" ha riservato sorprese ed emozioni: Caterina Balivo ha ospitato i Jalisse, Bruno Vespa e molti altri

Foto di Giorgia Prina

Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

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“Il Sandokan Can Yaman sarà al Festival di Sanremo 2026?”, inizia con questa domanda tra il curioso e il provocatorio la puntata de La Volta Buona di martedì 9 dicembre. A farla la conduttrice, Caterina Balivo, impaziente di parlarne con i numerosi ospiti in studio. I temi sul tavolo del pomeriggio di Rai 1 sono stati molti: da Sanremo 2026 a Can Yaman, dal possibile ritorno di Fiorello al Festival (grazie a Giorgia) al triste saluto a Sandro Giacobbe, con i funerali in diretta da Chiavari. A chiudere la puntata l’intervista a Bruno Vespa. Ecco le (nostre) pagelle.

Can Yaman a Sanremo 2026? “Se diamo un senso”. Voto 6

Bello e talentoso, ma siamo sicuri che sia una buona idea? Il nome di Can Yaman come ospite o (addirittura) come co-conduttore di Sanremo 2026 è uscito in alcune indiscrezioni la scorsa settimana. Il nuovo volto di Sandokan, serie dal meritato e indiscusso successo su Rai 1, è tornato a far parlare il mondo della televisione italiana con il suo fisico scolpito e il suo personaggio. Non sono poche le voci che, all’apice del successo, danno come possibile la sua presenza al Festival.

Dopo che Carlo Conti ha ufficializzato l’attesissima lista dei Big in gara, ai fan della kermesse non resta che attaccarsi a fantasiose ipotesi su chi saranno i co-conduttori sul palco. Insomma, vanno bene le ipotesi, ma noi siamo perfettamente d’accordo con la posizione dell’attore turco:”Se diamo un senso alla mia presenza perché no?”.

Catena Fiorello: “Ho rischiato di morire”. Voto 9

Scrittrice e sorella del televisivamente celebre Rosario Fiorello, Catena ha portato nello studio de La Volta Buona martedì 9 dicembre la sua storia e la sua difficoltà. Davanti a Caterina Balivo ha raccontato come, durante la finale del Festival di Sanremo sia stata operata d’urgenza: “Io avevo dolori fortissimi, poi sono stata operata d’urgenza. Il post però è lungo e faticoso. La colecisti si è trasformata in una mostruosità. I calcoli sono una cosa seria e l’ho sperimentato personalmente, possono portare anche alla morte in casi estremi. Per farla breve, si rimandava quest’intervento mentre avevo dolori fortissimi”.

Ha poi continuato: “Sono arrivata ad un punto in cui non c’era più tempo, sono entrata in sepsi. Il chirurgo si chiedeva come avessi fatto a non esplodere dal dolore, perché avevo anche un nodulo incistato nel duodeno. Ho rischiato davvero la vita, ho scelto di operarmi nell’ospedale di Lecce e ho lasciato un video se non ce l’avessi fatta. I miei familiari avrebbero potuto chiedere al mio compagno perché non fossi stata portata in un ospedale di Roma. Io ero sicura che avrei risolto la situazione con la mia decisione”.

Sandro Giacobbe, il discorso del figlio Andrea. Senza voto

Sandro Giacobbe è stato un padre, il padre migliore del mondo”. Questa è stata solo una frase, breve ma incisiva e commovente, portata da Andrea Giacobbe, figlio del compianto cantautore, durante il funerale, svoltosi a Chiavari il 9 dicembre e seguito in diretta proprio dalla trasmissione di Caterina Balivo. Proprio da ospite, a maggio, aveva parlato della malattia e della difficoltà della chemio. Una cerimonia composta e garbata, che è stata un più che degno omaggio a una figura come la sua, composta anch’essa e anch’essa garbata.

Non ha rilasciato dichiarazioni la moglie, Marina Peroni, che ha giustamente e comprensibilmente preferito dedicare le sue attenzioni ai presenti, ai tanti amici accorsi, alla famiglia. “Il loro amore è stato un viaggio in cui uno completava l’altra“, ha detto Andrea Giacobbe sempre durante il suo discorso. Un momento triste, un addio che ci colpisce tutti. Un arrivederci a un amico la cui gentilezza è ben stata descritta da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

I Jalisse pungono Carlo Conti: “Gli abbiamo portato tre canzoni. Ne aveva scelta una”. Voto 5

Al 29esimo “no”, qualcuno potrebbe pensare che prima o poi i Jalisse smetteranno di tentare la partecipazione al Festival di Sanremo. E invece no. Da quanto promesso a Caterina Balivo nello studio de La Volta Buona, sembrerebbe proprio che ad attenderci ci siano altri tentativi di entrare nell’ambita gara nei prossimi anni. Proprio nel salotto di Rai 1, però, la coppia composta da Alessandra Drusian e Fabio Ricci, in arte Jalisse, ha voluto raccontare alcuni retroscena in più in merito alla loro esclusione della kermesse.

“Insomma, ci siete rimasti male?“, ha chiesto la conduttrice. “Dobbiamo ironizzare, dobbiamo esorcizzare la cosa”, ha risposto Alessandra Drusian. Fabio Ricci ha aggiunto: “C’è di fondo un’ingiustizia palese a tutti. Stiamo leggendo e vedendo commenti notevoli, anche molto complicati, qualcuno ha detto ‘mobbing’, qualcun altro ‘stalking al contrario'”. Hanno poi parlato di come abbiano proposto non uno, ma ben tre brani a Carlo Conti: “Quest’anno abbiamo collaborato con un’etichetta discografica indipendente. Loro gli hanno fatto sentire tre brani, lui li aveva ascolti e ne aveva scelto uno, proponendo alcune modifiche, che noi abbiamo fatto. Poi non abbiamo saputo più nulla.

Bruno Vespa “tenero e romantico”. Voto 8

Ospite in studio per presentare il suo nuovo libro (ormai tradizionale uscita natalizia), Finimondo, Bruno Vespa ha raccontato con dolcezza del suo nuovo ruolo di nonno. “Domani è un anno che sono nonno. Non vedo l’ora di festeggiarlo. È un bimbo allegrissimo e determinato“. Caterina Balivo si è allora sorpresa per le tenere parole del conduttore. “Io sono un tenerone sempre. Certo che mi arrabbio, ma sono la persona più romantica e tenera del mondo, oltre l’immaginabile”. A volte è bello scoprire lati nuovi e inediti di personaggi televisivi sempre dipingi come inflessibili e severi.

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