Riabilitazione del pavimento pelvico: cos’è e quando è utile

Sai che la riabilitazione del pavimento pelvico può essere utile, ad esempio, in caso di problematiche di incontinenza? Scopri in quali altri casi apporta benefici

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Ancora oggi, purtroppo, permangono dei tabù intorno ad argomenti che riguardano la sfera intima. Non parliamo solo di rapporti sessuali, ma anche di problematiche legate al dolore pelvico o ad esempio, all’incontinenza urinaria a seguito del parto. “Situazioni” comuni dunque, che capitano un po’ a tutti e a tutte nel corso della propria vita.

Nonostante ciò, non se ne sente parlare abbastanza, così come dei trattamenti possibili ed efficaci che possono andare ad agire in modo mirato su queste condizioni. Un esempio è la riabilitazione del pavimento pelvico. Ne avevi già sentito parlare? Si tratta appunto di uno specifico tipo di riabilitazione utile in presenza di quelle problematiche inerenti tanto all’ambito ginecologico, quanto a quello urologico (sì, può essere di grande aiuto anche per gli uomini).

In questo caso, la figura che si occupa di fare riabilitazione del pavimento pelvico è quella del fisioterapista, il quale dopo aver ascoltato la storia del paziente, potrà studiare una terapia idonea. Questa può comprendere terapie manuali e strumentali ed essere associata a degli esercizi.

Con il supporto di Marina Bellaviti, Fisioterapista e OMPT (Orthopaedic Manipulative Physical Therapist), vediamo che cos’è e quando è utile la riabilitazione del pavimento pelvico.

Che cos’è il pavimento pelvico

«Il pavimento pelvico è situato nella porzione inferiore della cavità addomino-pelvica e accoglie:

  • gli organi dell’apparato genitale;
  • le basse vie urinarie;
  • la parte terminale dell’intestino.

È un insieme di muscoli e legamenti che vanno a formare un canestro con partenza dalla sinfisi pubica (ndr. l’articolazione situata tra le due ossa pubiche) e arrivo al coccige che ha la funzione di accogliere gli organi pelvici mantenendoli in sede, ammortizzare le pressioni addominali, stabilizzare il bacino, intervenire nella continenza urinaria e fecale, intervenire nell’attività sessuale e durante la gravidanza e il parto», spiega l’esperta.

Nonostante le importanti funzioni svolte dal pavimento pelvico, non sempre si ha davvero consapevolezza di questa parte del corpo. Tuttavia, mantenerne i muscoli in allenamento aiuta proprio ad evitare quei fastidiosi problemi come l’incontinenza, senza contare che ci sono situazioni come il parto, un intervento chirurgico, la stitichezza, che possono mettere a dura prova l’efficienza dello stesso pavimento pelvico.

In cosa consiste la riabilitazione del pavimento pelvico?

«La riabilitazione seguirà una valutazione che sarà molto approfondita, curata e non potrà durare poco. Necessiterà infatti di tempo di qualità, dovrà indagare bene ogni aspetto e l’anamnesi sarà molto dettagliata. La riabilitazione sarà cucita addosso secondo le necessità e comprenderà:

  • terapie manuali (tecniche di rinforzo, rilasciamento e miglioramento della coordinazione);
  • terapie strumentali (ovvero strumenti elettromedicali come tens, elettrostimolazione, biofeedback, tecar) che potranno essere utilizzate in associazione tra loro e che avranno anche la funzione di riduzione e controllo dell’eventuale dolore.

Nella riabilitazione è fondamentale l’aderenza del paziente, motivo per cui la continuazione degli esercizi a casa è parte integrante del trattamento; inizialmente potrà sembrare difficile poiché il pavimento pelvico, spesso, è una zona di cui si ha scarsa consapevolezza per motivi culturali e sociali. Lo scopo è che gli esercizi diventino parte della propria routine. Oltre a tutto questo, nella riabilitazione avremo anche una parte dedicata a:

  • esercizi respiratori (il pavimento pelvico ha legami funzionali anche con il muscolo principale della respirazione, ovvero il diaframma);
  • esercizi di presa di coscienza del pavimento stesso e del muscolo trasverso dell’addome;
  • esercizi posturali, in cui saranno coinvolte più parti del sistema muscolare», continua la fisioterapista.

Quando è utile?

«La riabilitazione del pavimento pelvico è utile in svariati casi. Può essere di aiuto per chiunque e si rivolge a tutti. In primis può essere efficace in caso di dolore pelvico o in presenza di problematiche di incontinenza (urinaria, fecale o perdita di gas), come per esempio perdite di gocce di urina, urgenza minzionale, stitichezza o difficoltà d’evacuazione.

Un altro grande ambito in cui si applica è la gravidanza, momento in cui avviene uno stiramento della muscolatura pelvica e dove la riabilitazione può essere un valido aiuto sia in preparazione al parto che successivamente. La riabilitazione del pavimento pelvico è indicata anche nei casi di diastasi del muscolo retto dell’addome (post gravidanza o perdita importante di peso) poiché ha correlazioni con la salute del pavimento pelvico. Oltre alla gravidanza, per la donna è importante prendere coscienza del proprio perineo in tutte le fasi della vita, dall’età fertile alla menopausa. È consigliata in caso di:

La gravidanza è un periodo speciale per la donna, ma è anche una fase di “preparazione” al momento del parto. Nel corso dei nove mesi può essere di grande utilità iniziare a prendere confidenza con il pavimento pelvico e allenarlo per evitare di andare incontro, ad esempio, alle lacerazioni che possono verificarsi durante un parto naturale.

Può essere utile all’uomo?

«Il mondo maschile può avvalersi della riabilitazione pelvica in caso di difficoltà d’erezione, eiaculazione precoce e nel post operatorio (interventi legati alla prostata)», conclude l’esperta.

Come abbiamo visto, la riabilitazione del pavimento pelvico è più utile di quello che si potrebbe immaginare. Può infatti migliorare la forza muscolare, andando ad intervenire su disfunzioni e patologie dello stesso pavimento pelvico o ad esse correlate. In caso di dubbi, il consiglio è di parlarne apertamente con un professionista di fiducia.