La psiche umana, in certi casi, appare davvero imperscrutabile. Ci sono persone che nemmeno pensano di ridare fiducia a chi ha già avuto modo di metterle a disagio tradendola. E ci sono altri che invece tendono comunque ad offrire ulteriori possibilità anche alla luce di comportamenti profondamente negativi.
Viene da chiedersi allora come ci si dovrebbe muovere, nei rapporti con una persona che già ha tradito le nostre aspettative, anche in un rapporto a due. Perché non sempre si riesce ad essere coerenti con quanto ci ha insegnato la storia passata, nei riguardi di una persona. A segnalarlo è una ricerca degli specialisti dell’Università della California di Los Angeles e dell’Università statale dell’Oklahoma, pubblicata su Evolution and Human Behavior.
Cosa ci porta a perdonare
A prima vista siamo tutti pronti ad isolare chi ha tradito. Riteniamo qualcuno affidabile, anche e soprattutto nella vita di coppia, partendo dal suo comportamento passato di quella persona e dalla sua reputazione. Chi ha tradito, insomma, viene spesso messo da parte. Ma poi, all’atto pratico, questo percorso razionale in molti casi si “blocca”. E la ricerca spiega perché le persone potrebbero comunque fidarsi di certi traditori e di altri traditori.
Secondo gli esperti, a fare la differenza nel giudizio sul fedifrago sarebbe soprattutto quanto noi traiamo di vantaggio dal suo comportamento. Insomma, se beneficiamo del tradimento di qualcuno, tendiamo comunque a considerare quella persona intrinsecamente affidabile. Gli esperimenti effettuati nella ricerca dimostrano infatti che, sebbene i soggetti tendessero a considerare le persone che tradivano gli altri come generalmente meno affidabili, quando il tradimento di una persona avvantaggiava il soggetto, il “traditore” è stato comunque considerato degno di fiducia.
Come reagiamo al traditore
Gli studiosi d’oltre Oceano hanno messo a punto una serie di esperimenti mirati a capire cosa accade quando reagiamo nei confronti di una persona che tradisce. Ai partecipanti allo studio è stato assegnato in modo casuale il compito di leggere una delle tre vignette che descrivevano la loro interazione con un bersaglio.
Il primo esperimento prevedeva la condivisione di segreti tra amici, mentre il secondo riguardava l’infedeltà in amore. Il terzo descriveva un’interazione nel contesto delle relazioni internazionali.
Dall’altra parte, i soggetti da esaminare avevano tre caratteristiche diverse: o non avevano tradito nessuno pur avendone l’occasione, hanno tradito un’altra persona nei confronti del partecipante allo studio oppure hanno tradito il partecipante stesso di fronte ad un terzo soggetto.
Risultato: sono stati considerati comunque migliori in termini di affidabilità i soggetti che non tradivano nessuno, mentre chi in qualche modo veniva meno alla fiducia è risultato globalmente meno affidabile. Ma attenzione: non tutte le persone traditrici sono state reputate negativamente allo stesso modo. Quando il tradimento avvantaggiava i partecipanti, il traditore risultava comunque affidabile. E questo modello si è osservato sia nell’amicizia che nelle relazioni sentimentali, oltre che sul lavoro.
Quindi, anche se ci proponiamo a volte di tagliare dalla nostra vita chi tradisce, non abbiamo sempre lo stesso approccio in termini di fiducia. Nella pratica, spesso, a guidarci è l’interesse personale.
La percezione di affidabilità
Quando valutiamo una persona come affidabile o meno, insomma, tendiamo ad essere egoisti. E a vedere come e quanto ci viene bene il suo comportamento, anche se magari tradisce. “Prendere decisioni su chi fidarsi basandosi solo sul fatto che quella persona abbia tradito qualcun altro potrebbe non essere il modo migliore per determinare se posso o meno fidarmi di qualcuno – rivela in una nota stampa dell’Università lo psicologo Jaimie Krems.
Certo, se qualcuno tradisce altre persone, potrebbe essere un indizio prezioso che potrebbe tradire me, ma non sempre. Ad esempio, pensa a quell’amico che ti racconta sempre i segreti degli altri amici ma non condivide i tuoi. Questo amico sta tradendo altre persone ma ti sta arricchendo di informazioni”. Insomma: la mente pare fare attenzione a due aspetti nel suo giudizio. Da un lato si sintonizza sul fatto che qualcuno abbia una reputazione di traditore ma dall’altro mette in conto anche come il tradimento di qualcuno ti influenza.