I benefici del massaggio prenatale e come eseguirlo in maniera corretta

Scopriamo che cos’è il massaggio prenatale, una manipolazione specifica che dona sollievo alle donne in gravidanza

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

I massaggi hanno da sempre un’aura di grande fascino e ne esistono di tante tipologie ma hanno in comune il permettere a chi lo riceve di prendere coscienza del proprio corpo e ripristinarne l’equilibrio portando a uno stato di benessere sia da un punto di vista fisico che emotivo. La loro pratica ha una derivazione molto antica e si declina diversamente in base alla provenienza della tecnica utilizzata. Tramite il massaggio possono essere stimolati anche i meridiani e i punti energetici e quindi permettere la diffusione a tutto l’organismo delle sostanze vitali, facilitare lo scambio tra epidermide e sistema nervoso oltre che energetico tra interno ed esterno, migliorando sia la relazione con gli altri sia promuovendo il benessere psichico innescando, in molti casi, anche un meccanismo di autoguarigione.

La Dottoressa Giuliana Stolfi, medico chirurgo e specialista in ostetricia e ginecologia ha commentato: “Una recente revisione di ben 41 studi ha evidenziato come tutte le tecniche non farmacologiche utilizzate in gravidanza tra le quali il massaggio contribuiscono a migliorare l’andamento della gravidanza e il parto sia per la mamma che per il nascituro. Il massaggio in particolare ricuce contribuisce a ridurre ansia e vari disturbi. L’azione sui meridiani e in punti energetici secondo la tradizione della medicina cinese deve essere effettua da personale ben preparato e specializzato, mentre il semplice massaggio, delicato e adeguato all’epoca della gravidanza è uno strumento molto utile per alleviare disturbi e tensioni.”

Il massaggio prenatale, anche chiamato massaggio in gravidanza, negli ultimi anni ha acquisito grande popolarità mentre, all’inizio, era solamente limitato a poche donne che sceglievano di approcciarsi alla gravidanza con terapie alternative che le potessero sostenere e aiutare in questo delicato momento della vita. Le ricerche hanno però presto dimostrato i suoi notevoli benefici nel ridurre quei fastidi comuni e tipici della gravidanza.

Proprio attraverso il massaggio si riattiva la circolazione, facilitando così anche l’attività fisiologica dell’organismo, si ristabilisce la termoregolazione del corpo e si riequilibrano i processi metabolici organici.

In cosa consiste

Consiste in un trattamento massaggiante praticato durante la gravidanza e dura circa un’ora.

Un bravo terapeuta deve tenere conto dei cambiamenti che il corpo della donna subisce in questo particolare momento della sua vita come, ad esempio, il volume del sangue che aumenta fino al 50% determinando una pressione sulla parte inferiore delle gambe. Proprio per questo motivo il massaggio profondo dei tessuti verrà evitato prediligendo invece degli sfioramenti leggeri, rilassanti e lunghi.

Il massaggio prenatale è una tipologia specifica di manipolazione che si basa sui principi derivanti dalle tecniche di massaggio svedesi e permette alla futura mamma di ottenere un effetto calmante attraverso manovre lente e delicate con conseguente rilassamento e diminuzione dello stress oltre che di allentare la tensione muscolare. È anche una coccola che la futura mamma si concede per prepararsi al grande evento, oltre a ridurre i disturbi tipici che la gravidanza porta con sé. È ovvio che, prima di programmare questo tipo di massaggio bisogna consultare il proprio ginecologo per assicurarsi di essere nelle condizioni di riceverlo e non incombere in controindicazioni, oltre all’importanza di trovare una persona esperta, qualificata e competente che lo esegua in maniera ottimale, mettendo a proprio agio e tutelando la salute di chi lo riceve.

È sicuramente un ottimo antidoto all’ansia che la gravidanza può portare e infonde una piacevole sensazione di benessere sia fisico che psichico, sia nella mamma che nel bambino.

La manipolazione tipica di questa tecnica permette una riduzione della pressione ormonale sul sistema nervoso e psicologico aiutando nell’affrontare le trasformazioni che la gravidanza implica e, in alcuni casi, anche riducendo le smagliature. Permette infatti il drenaggio linfatico, stimola e attiva la circolazione sanguigna che spesso è compromessa e la pelle risulta quindi maggiormente elastica e tende meno a danneggiarsi.

Alcuni terapisti utilizzano anche oli essenziali o bruciano incenso per amplificare l’esperienza sensoriale ma, anche in questo caso, bisogna affidarsi a persone competenti in quanto alcuni oli essenziali sono controindicati in gravidanza in quanto possono indurre contrazioni uterine. È quindi consigliabile, in caso che la persona non sia esperta, optare per oli non profumati o blandamente profumati.

La Dottoressa Stolfi ha confermato che: “Gli oli più indicati da usare per il massaggio in gravidanza sono l’olio di mandorle dolci, l’olio di argan e anche l’olio di oliva, ricchi di vitamina E, favoriscono l’elasticità della pelle, sottoposta in gravidanza a grandi cambiamenti sia per effetto degli ormoni, sia per i cambiamenti del corpo della donna. È preferibile evitare l’uso di oli essenziali, oppure limitarsi a miscelare poche gocce con gli oli di base (mandorla, argan, ecc.). Sono infatti pochi gli oli essenziali ammessi in gravidanza.”

Ogni donna può scegliere quanta superficie del corpo farsi massaggiare in base al proprio comfort, data la situazione delicata in cui ci si trova, tenendo comunque in considerazione che l’esperienza sarà amplificata quanta più superficie cutanea verrà massaggiata.

È comunque opportuno prestare attenzione ad alcune parti del corpo come, ad esempio, la pancia o la zona circostante perché potrebbe causare dolore o fastidio anche se si può spalmare delicatamente una crema specifica per smagliature su questa zona che ne trarrà beneficio.

“La zona lombare è la zona che trae maggior beneficio da un’azione massaggiante rilassante, i cambiamenti di postura della colonna le modificazioni delle articolazioni del bacino sono uno “stress” non secondario per la donna” commenta la Dottoressa Stolfi. “Sugli arti inferiori un massaggio lievemente drenante insieme ad un po’ di attività in acqua può offrire molto sollievo alla donna e benessere alla circolazione sanguigna e linfatica delle gambe. Una azione benefica si può ottenere anche con il massaggio delle braccia e delle mani: gli ormoni estrogeni che rendono la pelle delle donne in gravidanza luminosa hanno anche un’azione sulle articolazioni e sui vasi sanguigni che causa  spesso  gonfiore delle dita  e disagio su tutti gli arti superiori.”

Benefici

La differenza sostanziale rispetto a un classico massaggio è la posizione della donna che dovrà essere supina o coricata sul fianco per permettere di mantenere tale postura per il tempo necessario e non risultare scomoda né per la mamma né per il bambino. Il massaggio effettuato sarà focalizzato sulla regione pelvica, la spina dorsale e la muscolatura della schiena che sono anche tutte quelle zone del corpo maggiormente sottoposte a sforzi durante la gravidanza.

Questa tecnica permette anche di riposare la notte migliorando l’eventuale insonnia in quanto rilassa in maniera naturale il corpo e la mente. Fornisce anche sollievo alle articolazioni, al collo e alla schiena, contribuendo a mantenere una postura corretta. Permette inoltre di trarre sollievo ai dolori del nervo sciatico, al mal di testa e al gonfiore di mani, piedi e gambe.

È anche in grado di ridurre gli ormoni dello stress mentre aumenta gli ormoni che tendono ad abbassarsi in caso di umore basso. Riduce infatti ansia e preoccupazioni e migliora l’umore che proprio in questo periodo può subire delle modificazioni sia a causa degli ormoni sia per la gestione dei cambiamenti a cui si va incontro. È un ottimo modo per entrare in contatto con il proprio corpo e imparare a sentirsi sicura di se stessa e dei mutamenti che sono normali e prevedibili.

In alcuni casi possono anche alleviare il senso di nausea e acidità di stomaco mentre, in alcune donne, questi sintomi possono anche acutizzarsi. La cosa migliore, qualora si soffra di questi disturbi, è provare e vedere se si trae giovamento. In caso contrario è consigliabile interrompere il trattamento.

Si trova anche grande giovamento nella gestione dei vari dolori che sorgono a causa dell’aumento di peso e del cambiamento della postura. Il massaggio rappresenta un ottimo modo per muovere delicatamente le zone doloranti e aumentare i movimenti e quindi aiutare a lenire il dolore. Anche il mal di collo o mal di schiena vengono alleviati così come la tanto fastidiosa sensazione di pesantezza alle ossa pelviche, crampi alle gambe, gonfiore alle caviglie e ai piedi ed eventuali edemi causati da una eccessiva ritenzione di liquidi. I muscoli vengono rilassati e i dolori articolari ne traggono giovamento.

Lo stato di rilassamento che si raggiunge permette di affrontare in maniera più consapevole il travaglio e la nascita. Sono anche un’ottima occasione per dedicarsi del tempo per se stesse e avere qualcuno a cui affidarsi, rallentando i ritmi per concentrarsi su se stesse e sul bambino che sta piano piano crescendo, creando con lui (o lei) un legame profondo già prima della nascita.

Si può anche optare per un massaggio di coppia in modo da coinvolgere anche il padre e connettersi tutti e tre a livello emotivo magari sfruttando la situazione per apprendere qualche tecnica da riprodurre anche a casa.

La Dottoressa Stolfi ci conferma che “Il massaggio aumenta l’autopercezione e l’autoconsapevolezza corporea e il benessere mentale. Se il papà apprende come massaggiare la zona lombare e le spalle, potrà essere molto utile nel periodo del travaglio, partecipando anche lui attivamente a questa fase non solo con la presenza, ma anche con aiuto fattivo.”

Quando i massaggi in gravidanza sono sconsigliati

Il ginecologo o il medico in questo caso svolge un ruolo importante nel consigliare alla paziente se il massaggio ha qualche controindicazione in quanto conosce la situazione specifica ed eventuali patologie che potrebbero risentirne. Molti terapeuti preferiscono non praticare il massaggio alle donne incinta nei primi tre mesi di gravidanza in quanto, proprio durante le prime 12 settimane, vi è un rischio superiore di aborto spontaneo e quindi sarebbe meglio evitare e attendere di entrare in un periodo più sicuro.

“È sempre preferibile non interferire con il delicato periodo delle prime 12 settimane di gestazione, periodo della formazione di tutti gli organi e apparati che nelle successive settimane di gestazione cresceranno e matureranno, e della formazione della placenta, l’organo attraverso il quale avvengono  respirazione e nutrizione del feto” mette in guardia la Dottoressa Stolfi.

È inoltre sconsigliato se si è in presenza di una gravidanza a rischio e se si ha avuto in precedenza un parto prematuro, se si è a rischio di aborto spontaneo, se si soffre di ipertensione gestazionale, dolori addominali, diabete, di preeclampsia (gonfiore improvviso con ritenzione di liquidi) o di emicranie frequenti. Se si prova a fare un massaggio e questo provoca o aumenta la nausea, capogiri, mal di testa o se è un’esperienza che provoca fastidio o imbarazzo è sempre meglio lasciare perdere anche perché potrebbe essere che molte donne provino fastidio in quanto vivono l’esperienza come una invasione della propria intimità.

È comunque importante che ci sia sempre interazione tra la donna e il terapeuta in modo da aiutarlo a capire come modulare il massaggio e anche l’intensità dello stesso.

Bisogna anche fare attenzione a non stimolare alcuni punti di pressione che possono provocare le contrazioni e il terapista dovrebbe sempre fare attenzione a trattare la donna con estrema sensibilità e delicatezza in modo da coinvolgere anche il bambino in questa esperienza.

Come iniziare

Se si vuole ricevere un massaggio e si è in stato interessante, la prima cosa da fare è cercare un bravo terapeuta qualificato e specializzato proprio in questo campo. Basta chiedere consiglio alla propria ginecologa o ostetrica che possono consigliare un bravo specialista. Anche alcuni fisioterapisti sono specializzati nei massaggi ostetrici.

Come posizionarsi

La maggior parte delle donne predilige una posizione sdraiata su un lato anche per massimizzare l’efficacia del massaggio e ottenere i massimi benefici. L’attrezzatura necessaria per eseguire un perfetto massaggio prenatale può essere leggermente diversa da quella abituale. Esistono dei lettini con il buco per il pancione ma vengono spesso sconsigliati per evitare che l’addome non abbia un sostegno adeguato con conseguente allungamento dei legamenti uterini.

Non è nemmeno consigliabile sdraiarsi sulla schiena se si è superato il primo trimestre. Sempre meglio assicurarsi di avere a portata di mano dei cuscini ergonomici anche in schiuma per fornire sostegno alla pancia ed evitare così ulteriore tensione muscolare.

Durante il travaglio

Anche durante il travaglio esistono dei massaggi adatti per aiutare la partoriente in questo momento così delicato, permettendole di gestire meglio le contrazioni. È indicato, infatti, per alleviare il mal di schiena e le tensioni muscolari. È però un momento talmente particolare che non tutte le donne ne traggono beneficio e, anzi, alcune potrebbero sentirsi maggiormente infastidite. È quindi consigliabile valutare bene e, in caso non porti a un maggior benessere o ai benefici sperati, non avere remore nell’interrompere il trattamento. Qualora invece si decida di utilizzare questo approccio anche durante il travaglio, il terapeuta potrebbe scegliere di utilizzare un olio da massaggio con all’interno oli essenziali che aiutino proprio a favorire il travaglio e a superare nel migliore dei modi anche questa fase.