Dieta, le migliori della settimana dal 24 al 30 aprile

Cosa mangiare ora che la primavera ci toglie le energie e abbiamo bisogno di fare il pieno di nutrienti? Scopriamo insieme i migliori consigli dei nostri esperti

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Aprile, dolce dormire: i proverbi non sbagliano mai, e in effetti la primavera è il periodo dell’anno in cui più ci sentiamo stanchi e privi di forze. È questo il momento giusto per fare il pieno di energia, portando in tavola cibi gustosi e salutari tra i tanti che la terra ci offre nella stagione della rinascita. Vediamo quali sono i migliori consigli alimentari dei nostri esperti.

Dieta della longevità, come funziona

Si può mangiare meglio e vivere più a lungo? Basta affidarsi alla dieta della longevità: ideata dal professor Valter Longo, direttore dell’Istituto sulla Longevità presso l’University of Southern California e direttore del programma di ricerca di Longevità e Cancro presso l’Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano, è un vero e proprio stile di vita che mira a rallentare l’invecchiamento. L’obiettivo è non solo quello di consumare cibi più sani, ma anche quello di prevenire numerose malattie abbinando della moderata attività fisica e alcune sane abitudini quotidiane ad una dieta equilibrata ed ipocalorica.

Basato sui principi della dieta mediterranea, questo programma alimentare rispecchia le regole della dieta mima-digiuno: prevede 5 giorni di restrizione calorica, con un apporto energetico di circa 1100 kcal il primo giorno e 700-800 kcal per il resto del tempo. Cosa portare in tavola? Via libera a verdura e frutta, ma anche a cereali, legumi e grassi “buoni” (come l’olio extravergine d’oliva). Tra le proteine animali, è meglio prediligere quelle provenienti dal pesce. È poi importante variare spesso la propria alimentazione e consumare due pasti al giorno.

Digiuno terapeutico: i benefici

Per contrastare l’ormai crescente diffusione di problemi quali sovrappeso e obesità, possiamo ricorrere alla digiunoterapia: seguire un periodo di totale digiuno diventa un vero e proprio protocollo terapeutico volto a migliorare la nostra qualità della vita e a ridurre il rischio di sviluppare numerose malattie, come il diabete e i problemi cardiovascolari. È importante però seguire le indicazioni di uno specialista ed evitare il fai-da-te, per non incorrere in carenze o in spiacevoli effetti collaterali. Come si sviluppa il digiuno terapeutico?

Non esiste un modello standard a cui fare riferimento: esistono tanti tipi di digiuno, ciascuno con le sue caratteristiche. È il caso del digiuno intermittente, che prevede delle fasce temporali (a volte di poche ore, altre di interi giorni) in cui ci si limita solamente a bere acqua. Altri regimi invece consistono nel totale digiuno che si alterna a giorni di forte restrizione calorica. Quando rimaniamo per molte ore senza mangiare, il nostro corpo va in chetosi e altera il suo metabolismo, iniziando a produrre energia non più dai carboidrati, bensì facendo uso delle riserve di grasso accumulate nell’organismo.

Le proprietà delle fragole

Dolci, succose e nutrienti, le fragole sono tra i frutti preferiti della stagione primaverile, che ci accompagnano per quasi tutta l’estate. Oltre ad essere buonissime, sono anche un vero toccasana per l’organismo: merito delle tante sostanze di cui sono ricche, le quali vantano numerose proprietà terapeutiche per la salute. Sono frutti a basso contenuto calorico, per cui vanno benissimo anche quando siamo a dieta. Inoltre contengono un’importante quantità di acqua e di preziosi sali minerali, come il potassio e il manganese.

Le fragole sono poi un’ottima fonte di antiossidanti, tra cui gli antociani e i polifenoli: queste sostanze contribuiscono a combattere la formazione dei radicali liberi e lo stress ossidativo, responsabile di un maggior rischio di sviluppare problemi quali diabete, malattie cardiovascolari e alcune forme di tumore. Spiccano poi le fibre, che uniscono la loro azione a quella degli acheni, i piccoli semini presenti sulla superficie delle fragole: hanno entrambi proprietà lassative, stimolando il corretto transito intestinale. Infine, troviamo buone quantità di vitamina C e di acido folico, quest’ultimo molto importante in gravidanza.