Dieta, le migliori della settimana dal 22 al 28 maggio

Giugno sta arrivando, e non manca molto alla prova costume: ecco come perdere quegli ultimi chiletti di troppo senza fare troppa fatica

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Possono bastare appena 4 settimane per rimettersi in forma? Visto che l’estate è ormai alle porte e tra poco, finalmente, torneremo al mare, non rimane molto tempo per dire addio agli ultimi chiletti che abbiamo accumulato durante la stagione invernale. La dieta del supermetabolismo può venirci in aiuto, così come gli altri consigli nutrizionali dei nostri esperti: scopriamoli insieme.

Dieta del supermetabolismo, come funziona

Ideata dalla nutrizionista americana Haylie Pomroy, la dieta del supermetabolismo è un regime che permette di perdere fino a 9 kg in un mese. Come funziona? L’idea alla base di questa dieta è che il metabolismo si possa accelerare, consumando particolari alimenti in precisi momenti della giornata e facendo attività fisica. In questo modo, non c’è bisogno di attuare una restrizione calorica per perdere peso. Il percorso si divide in tre fasi settimanali, che vanno ripetute per l’intero periodo (in questo caso, appunto, 4 settimane).

La prima fase, da adottare nei primi due giorni della settimana, prevede l’assunzione di carboidrati e cibi ad alto contenuto glicemico, evitando i grassi: via libera a frutta zuccherina, cereali e alimenti ricchi di vitamine B e C. Durante la seconda fase, che dura dal terzo al quarto giorno della settimana, si fa invece il pieno di proteine: sono dunque concessi carne rossa magra, tacchino, pollo e pesce, oltre a verdure non amidacee. Nella terza fase, con cui concludere la settimana, si possono mangiare cibi contenenti grassi sani (tra cui uova, noci e olio d’oliva), riducendo le quantità di proteine e carboidrati.

Bicchiere di vino, sì o no?

Sappiamo bene che un buon bicchiere di vino allieta la tavola, ma fa bene alla salute (e alla linea)? Numerosi studi hanno dimostrato le proprietà del vino, sia rosso che bianco: questa bevanda è ricca di polifenoli, i quali combattono lo stress ossidativo e svolgono una funzione protettiva nei confronti di alcune patologie come le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore. Naturalmente, tutto sta nella quantità: si parla pur sempre di una bevanda alcolica, per cui non bisogna mai esagerare – senza dimenticare le controindicazioni, come in gravidanza e in allattamento.

E per quanto riguarda la dieta? Niente paura: un bicchiere di vino rosso (150 ml) contiene circa 82 kcal, mentre per il vino bianco le stime sono un po’ più alte (si possono raggiungere le 105 kcal). Nulla vieta, dunque, di portare in tavola un bicchiere a pasto – meglio se di un buon rosso, visto il conteggio calorico. In questo modo potremo favorire la digestione, sfruttare le sue proprietà antiossidanti e portare un pizzico di buonumore.

Pesce, quante volte a settimana mangiarlo

Dal salmone al merluzzo, il pesce è un vero toccasana per l’organismo e non dovrebbe mai mancare in una dieta equilibrata. Quali sono i suoi benefici? Si tratta di un alimento ricco di proteine ad alto valore biologico, ovvero in grado di fornire al corpo tutti gli amminoacidi essenziali di cui ha bisogno. È insomma un ottimo sostituto della carne, rivelandosi tra l’altro molto più digeribile. Inoltre il pesce è generalmente a basso contenuto di grassi, ad eccezione di quelli considerati “buoni”: sono infatti presenti gli omega 3, che hanno notevoli proprietà per il cuore e per il sistema nervoso.

Diversi studi hanno dimostrato che il pesce riduce il rischio di sviluppare malattie cardiache, protegge la salute del cervello e rallenta il declino cognitivo, migliora la vista, combatte la depressione e favorisce un corretto ritmo sonno-veglia. Ma quante volte a settimana dovremmo mangiarlo? Secondo le linee guida classiche, l’ideale è portare in tavola 2-3 porzioni di pesce fresco o congelato a settimana, intendendosi per porzione un quantitativo di 150 gr. Ma le più recenti indicazioni nutrizionali spingono ad un consumo maggiore, fino a 4-5 porzioni settimanali, per poter sfruttare i benefici del pesce.