Cristina D’Avena, il monologo a “Le Iene” che ci fa credere in noi stesse

La cantante, in occasione dei 40 anni di carriera, ha fatto un monologo che trasmette un messaggio importante

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Redazione

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Come reagire quando gli altri non credono in noi?  Cristina D’Avena, in un intenso ed emozionante monologo a Le Iene, ha raccontato cosa ha fatto lei, cosa ha pensato, quando le persone che aveva accanto non “scommettevano” su di lei. Parole che sono un balsamo per tutti noi, che ci ricordano quanto sia importante – innanzitutto – credere in noi stesse, prima ancora che lo facciano gli altri.

Cristina D’Avena, le parole del suo inteso monologo a Le Iene

Quarant’anni di carriera, quarant’anni di canzoni che  – almeno una volta nella vita – abbiamo cantato tutti. E quarant’anni di ricordi, almeno per chi con i brani di Cristina D’Avena ci è cresciuto. La cantante in questo periodo sta celebrando quattro decadi di lavoro nel mondo della musica e, a Le Iene ha voluto portare un monologo che racconta come questi anni non siano sempre stati facili e di come lei non si sia lasciata abbattere. Parole che ci ricordano l’importanza di credere in noi stesse, anche quando le altre persone sembrano volerci suggerire proprio il contrario.

Cristina D’Avena si è presentata con un bellissimo abito nero e un collier luccicante, ma il focus è stato sulle sue parole e sul loro messaggio. La cantante ha ricordato gli esordi, a tre anni e mezzo con lo Zecchino d’Oro e Il Valzer del Moscerino. Poi a 17 anni la prima siglia: “Doveva essere un esperimento ma la mia voce piacque e così con La canzone dei Puffi, che fu un grande successo, è iniziata una favola fatta di concerti di telefilm, di sigle. Kiss Me Licia, Pollon, Mila e Shiro, Occhi di gatto, le conoscete tutte e proprio ora so che avete quelle note in testa. Io le ho sempre cantate con orgoglio”. Ha spiegato la cantante ricordando i titoli di acuni dei brani più di successo della sua lunga carriera.

Poi ha voluto spiegare come la percepivano gli altri: “Ad un certo punto della mia carriera ho avvertito che molti amici, colleghi, conoscenze del settore consideravano la mia una musica di serie B e sentivo bisbigliare: ‘Ah Cristina è quella che canta per i bambini, no, no, no… non può fare di più’. E mentre nessuno scommetteva più su di me, lo ammetto per un momento mi ha fatto pure male, ho capito che chi stava davvero scommettendo su me stessa ero proprio io. Ho cantato le mie canzoni con ancora più forza e convinzione e so di non aver mai tradito il mio pubblico”.

Poi il monologo è proseguito: “E così dopo 40 anni di carriera posso dirlo, ho vinto io – ha sottolineato per poi spiegare -,  sì perché quelle canzoni per bambini alla fine le ho portate nel tempio della grande musica, a Sanremo, ma soprattutto le ho portato nel tempo. E sulle loro note ho duettato con 40 stimatissimi colleghi. Finalmente ho avuto il riconoscimento che aspettavo e se qualcuno oggi dice che sono solo canzoni per bambini, beh non lo prendo come insulto, anzi, perché quando le ascolti si apre una finestra sul passato che tutti teniamo sempre chiusa. Un po’ per pudore o per paura del giudizio altrui”.

Cristina D’Avena ha poi voluto porre l’accento sulla forza di quelle canzoni che hanno il potere di riportare a un tempo speciale: “È il tempo dell’infanzia. Dove tutto in quell’attimo è quasi magia”.

Cristina D’Avena, carriera e vita privata della cantante

Una carriera lunga 40 anni e al ritmo di musica: quella che ha fatto crescere tanti di noi. Ma non solo, perché Cristina D’Avena ha anche preso parte a serie tv (come non ricordarla in Love me Licia, per fare un esempio?), a programmi, ha lavorato nel doppiaggio. Classe 1964, la sua voce ha fatto da sfondo all’infanzia di tantissime generazioni.

Se la vita professionale è sempre stata sotto la luce dei riflettori, per quanto riguarda quella privata Cristina è sempre stata molto riservata. Di recente, ospite a Verissimo, ha parlato anche dell’amore. Silvia Toffanin le ha chiesto se è riuscita ad avere anche nella vita privta il successo che ha avuto nel lavoro: “Dai non mi lamento”, ha risposto la cantante. Silvia Toffanin ha spiegato che di lei si sa poco se non praticamente nulla. “Ho un compagno, sto benissimo, alti e bassi come per tutti, però devo dire che c’è tanta complicità quindi insomma questo è sicuramente un elemento importante per andare avanti nel rapporto”. Pochissime parole, riservatezza al primo posto, per tutto il resto parlano la sua lunga carriera e l’amore dei fan.