Dieta, le migliori della settimana dal 18 al 24 marzo

La primavera porta con sé tante prelibatezze da gustare a tavola: ecco cosa mangiare in questo periodo dell'anno, per sentirsi meglio e dimagrire in fretta

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Redazione

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Fare il pieno di energie è davvero indispensabile, con l’arrivo della bella stagione: per fortuna, la primavera è proprio ricca di prodotti squisiti che vengono dalla terra, alimenti da cui possiamo trarre vitamine e minerali preziosissimi per il nostro organismo. Ma quali sono i cibi migliori da portare in tavola? Scopriamo i consigli più utili dei nostri esperti in fatto di alimentazione.

I benefici della dieta Ornish

Dimagrire in fretta, ma anche prevenire e trattare i problemi cardiaci: sono questi gli obiettivi della dieta Ornish, un regime alimentare povero di grassi e ricco invece di carboidrati. Ideata negli anni ’90 dal dottor Dean Ornish, medico specializzato in dietologia, va abbinata ad un’attività fisica moderata e ad uno stile di vita salutare (fumo e caffè, addio!) per avere la sua massima efficacia. Ottima anche la meditazione, per ridurre lo stress e liberare la mente. Ma come funziona?

Nella dieta Ornish c’è spazio solo per una piccolissima quantità di grassi, che non deve superare il 10% delle calorie totali giornaliere: bisogna dunque ridurre i prodotti di origine animale, l’olio extravergine d’oliva e la frutta secca, che ne sono particolarmente ricchi. Via libera invece a frutta, verdura, cereali integrali e legumi, che contengono ottime quantità di fibre e di nutrienti importanti per la salute. Gli zuccheri raffinati e le farine bianche sono vietati, mentre si possono consumare, seppure in dosi ridotte, lo zucchero di canna e il sale.

Bere latte per perdere peso: come fare

Avete mai sentito parlare della dieta del latte? Le sue origini non sono note, sebbene pare sia stata sviluppata in Portogallo, ma i principi alla base di questo regime sono diventati ben presto molto conosciuti. Secondo l’ignoto ideatore del programma, un’alimentazione che prevede solo il consumo del latte aiuterebbe a perdere fino a 5 kg in soli 8 giorni. Questa è la durata massima della dieta, che andrebbe seguita sempre dietro parere medico – è infatti molto restrittiva e potrebbe portare a sviluppare alcune carenze.

In cosa consiste il piano alimentare? Nel corso degli 8 giorni si può bere grandi quantità di latte, tornando piano piano ad introdurre altri alimenti. Così, se durante il primo giorno sono concessi solamente 6 bicchieri di latte, già dal secondo giorno sarà possibile abbinare della frutta e, andando avanti, anche del formaggio, della carne e delle uova. Molti esperti non consigliano l’adozione di un regime così restrittivo, soprattutto perché molto povero di calorie e privo di altre sostanze come le fibre. È infatti possibile imbattersi in alcune complicazioni come l’irregolarità intestinale.

Dieta brucia-grassi, come funziona

Questo è il momento migliore per iniziare a pensare alla prova costume, ma è importante non cadere in qualche dieta-trappola che, oltre ad essere troppo restrittiva, rischia di farci riprendere tutto il peso perso non appena torniamo a mangiare normalmente. Esiste una dieta brucia-grassi che ci aiuti a ritrovare la forma fisica senza troppi sforzi – e senza rischiare l’effetto yo-yo? Nonostante i tanti falsi miti che circolano sulla questione, possiamo davvero trovare alcuni cibi che rendono più facile il consumo dell’adipe accumulato nell’organismo.

È il caso, ad esempio, di alcuni pesci come il salmone, le aringhe e le sardine: sono non solamente ricchi di omega-3, ma anche in grado di ridurre la massa grassa, un aspetto evidenziato da alcuni recenti studi. Anche le uova possono essere utili in una dieta brucia-grassi, soprattutto se consumate a colazione, perché aumenta il senso di sazietà e riduce l’introito calorico. Tra le bevande, spazio invece al caffè e al tè verde: il primo ottimizza lo smaltimento dei grassi, mentre il secondo favorisce l’utilizzo dei lipidi per la produzione di energia.

Asparagi, i valori nutrizionali

Tra gli ortaggi primaverili per eccellenza spiccano gli asparagi, dal sapore delicato che conquista il palato anche dei più esigenti. Ottimi sia crudi che cotti, in insalata o per condire un buon risotto, sono i protagonisti di tantissime ricette prelibate. Ma non solo: hanno un basso contenuto calorico, quindi sono l’ideale per chi è a dieta. E forniscono importanti sostanze nutritive utili all’organismo: è il caso, ad esempio, degli antiossidanti come la quercetina, che combattono lo stress ossidativo e riducono il rischio di sviluppare molte malattie.

Gli asparagi sono poi ricchi di fibre, fondamentali per il corretto transito intestinale e per aumentare il senso di sazietà, così da poter mangiare meno. Il contenuto vitaminico è importante: ci sono soprattutto folati, che vanno assunti particolarmente in gravidanza per aiutare lo sviluppo del sistema nervoso del feto. Tra i sali minerali, troviamo buone quantità di potassio. Il suo ruolo nel tenere sotto controllo la pressione è ben noto, ed è per questo che viene considerato un toccasana per il sistema cardiovascolare.

Tutte le proprietà delle fave

Non solo fagioli, ceci e piselli: alcuni legumi sono forse meno diffusi, ma non per questo meno importanti da introdurre nella nostra dieta. Le fave, ad esempio, sono un’ottima integrazione di vitamine e sali minerali preziosissimi, soprattutto in primavera (anche se ormai, nella versione essiccata o congelata, si possono trovare tutto l’anno). Povere dal punto di vista calorico, rappresentano una fonte di proteine e di fibre che sono molto utili per il nostro organismo. Proprio le fibre aiutano a tenere sotto controllo la glicemia e il colesterolo, favorendo la digestione.

Le fave stimolano poi la diuresi e migliorano la funzionalità renale, essendo così particolarmente adatte per combattere la ritenzione idrica. Sarebbe meglio consumarle con la loro buccia: non tutti sanno che è questa a contenere fenoli e L-dopa, un precursore naturale della dopamina. Secondo alcuni studi, questa sostanza può aiutare a contrastare l’insorgenza dei sintomi del Parkinson o, quantomeno, a rallentarne il decorso.