Da settimane ormai si attende l’arrivo di Julia Roberts al Festival di Venezia 2025 e infine il momento è giunto. Possiamo dire che il Lido si è fermato per poterla accogliere come meritava e non ha deluso le aspettative.
Una delle dive più amate di Hollywood torna a far parlare di sé proprio in Italia, dove presenta After the Hunt di Luca Guadagnino. Attenzione però non soltanto al suo lavoro sul set ma anche al suo look. Stamattina, 29 agosto, ha infatti sfoggiato il primo outfit ufficiale firmato Dario Vitale per Versace.
Il nuovo direttore creativo della Maison fa dunque il suo debutto. No passerelle, dunque, ma di certo un palcoscenico degno, ma soprattutto un nome, quello della Roberts, tra i migliori possibili su scala globale.
Il look “quotidiano” di Julia Roberts
Julia Roberts non ha nulla da dimostrare e così a Venezia82 si è presentata senza un abito da diva. Nessuno spacco ruba obiettivo ma solo un look urbano e “quotidiano”, per quanto dalla firma eccellente.
Nello specifico parliamo di un blazer sartoriale in lana blu, a coprire una camicia a righe rosa e gialle. Pantaloni? Un paio di jeans dritti dal taglio maschile e, infine, una cintura con fibbia dorata. Un salto nel passato, verrebbe da dire, con richiami evidenti all’estetica storica di Versace.

Come poteva poi mancare il simbolo eterno della Maison in bella mostra, a chiusura della borsa in pelle sfoggiata dalla Roberts, che ha indossato inoltre scarpe Vienna 95 in pelle intrecciata. Nessuno potrebbe definirla anonima, no di certo, ma sui social ci si è sorpresi dell’incredibile “portabilità” di questo outfit. Qualcosa di replicabile, insomma.
Una pulizia estetica che sa di nuovo, pur legandosi a stretto giro col passato, che rappresenterà forse la firma distintiva di Dario Vitale in casa Versace. Al tempo stesso, tutto ciò ricade sotto l’ombra di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli che, dopo l’acquisizione, hanno scelto il direttore creativo.
Venezia capitale della moda
Il Festival di Venezia 2025 si conferma una passerella privilegiata, con differenti esordi per le nuove direzioni creative dei grandi marchi. Pensiamo ad esempio a Tilda Swinton con Chanel di Matthieu Blazy o, ancor prima, Alba Rohrwacher con Dior Haute Couture di Jonathan Anderson.
Come detto, però, oggi occhi puntati anche su Dario Vitale, che per molti rappresenta la scelta ideale per Versace. Classe 1984, vanta origini italiane ma soprattutto una formazione dal respiro internazionale. È parte della nuova generazione di designer al vertice, alla quale la Gen Z deciderà di ispirarsi inizialmente, prima di distaccarsi e seguire un proprio corso (prevedibilmente).

Svolta Millennial per la Maison, dunque, che sembra voler lasciarsi alle spalle alcuni eccessi. Il suo debutto era attesissimo alla Fashion Week di Milano a settembre, ma poi rinviato. Ed ecco allora un semaforo verde ufficioso targato Julia Roberts. Scelta insolita ma vincente, che rappresenta un trailer di ciò che verrà.