Chi è Boss Doms, il chitarrista e produttore di Achille Lauro

Boss Doms è un chitarrista e produttore, amico di Achille Lauro, con lui a Sanremo 2020

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Pubblicato: 5 Febbraio 2020 14:40

Boss Doms è un celebre chitarrista e produttore, amico di Achille Lauro. I due sono saliti in coppia, ancora una volta, sul palco di Sanremo 2020, dopo la fortunata partecipazione al Festival 2019. Eclettico e sopra le righe, Boss Doms è originario di Roma ed è cresciuto respirando musica.

Classe 1988, il suo vero nome è Edoardo Manozzi, e a 10 anni ha iniziato a suonare la chitarra come autodidatta. In seguito è passato alla musica elettronica, realizzando le prime produzioni musicali e sperimentando molto con il genere hip hop. Nel 2011 ha pubblicato il primo singolo intitolato Dustep, in seguito è arrivato un album che ha avuto un successo crescente. A rendere speciale Boss Doms è soprattutto la sua voglia di osare, mescolando electro house, glitch hop e trap. Fra le sue collaborazioni più importanti c’è senza dubbio quella con Achille Lauro. Il cantante e il musicista hanno un legame fortissimo, quasi fraterno.

Non a caso l’artista romano ha voluto Boss Doms accanto a lui sul palco dell’Ariston e insieme hanno realizzato un’esibizione strepitosa che ha stupito tutti. Insieme i due hanno preso parte anche alla trasmissione Pechino Express che ha consentito a entrambi di farsi conoscere dal grande pubblico. Nel corso del reality condotto da Costantino della Gherardesca, il chitarrista ha anche conosciuto la donna della sua vita.

Boss Doms infatti si è innamorato di Valentina Pegorer. La coppia non ha perso tempo e poco dopo ha avuto la prima figlia, Mina, arrivata il 25 gennaio 2019. Per festeggiare questo evento, il chitarrista è salito sul palco dell’Ariston con un ciuccio da neonato in bocca.

“Essendo un producer, mi capitava di stare anche un mese sullo stesso pezzo – aveva spiegato qualche tempo fa in un’intervista -, la musica elettronica è parecchio martellante quindi ogni tanto interrompevo e mi mettevo a fare beat rap, cosi per pulirmi le orecchie. Poi, per puro caso, tra i miei amici si è sparsa voce di queste mie produzioni rap, di conseguenza ho deciso di lavorarci su e ho iniziato a mettere la stessa cura maniacale che mettevo nella musica elettronica, anche nel rap”.