Sanremo 2023, la verità su Victoria e Damiano: quello che forse vi siete persi della terza serata

I top e flop della terza serata del Festival di Sanremo 2023: dall'esibizione dei Måneskin al monologo di Paola Egonu

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Redazione

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La terza serata del Festival di Sanremo 2023 ci ha completamente conquistate: tanti i momenti super, come il ritorno dei Måneskin, proprio dove la loro carriera ha spiccato il volo (e gli sguardi tra Victoria De Angelis e Damiano David ci hanno detto molto sul loro legame), o ancora il gesto di Lazza, che ha portato i fiori alla mamma, mostrandoci che la tenerezza è ancora una delle virtù più belle. Vediamo i top e i flop della serata del 9 febbraio: cosa ci è piaciuto.

L’esibizione dei Måneskin: il momento tra Victoria De Angelis e Damiano David

Dobbiamo dirlo, ed è innegabile: i Måneskin, reduci dai Grammy Awards e dalle ospitate nella televisione americana, sono apparsi un po’ stanchi, ma ancora in grado di far ballare l’Ariston. La loro esibizione – presente anche Tom Morello per Gossip – ci ha ricordato perché li abbiamo amati con Zitti e Buoni, e perché soprattutto sono riusciti a raggiungere un successo davvero internazionale, al di là delle critiche e delle polemiche sul loro talento e sul rock.

Potevamo forse non parlare del momento in cui Victoria De Angelis e Damiano David si sono esibiti insieme? Victoria, calze strappate (il rock ha un prezzo da pagare), Damiano, grintoso ma un po’ assente. Si sono rivolti degli sguardi molto freddi rispetto al passato, a testimonianza delle voci che li vorrebbero in crisi. Generalmente, proprio i momenti tra Vic e Damiano sono quelli più belli, perché hanno una chimica e una intesa pazzesca. Stavolta, però, un “rumore” di sottofondo ha disturbato.

Il gesto di Lazza: i fiori alla mamma

“Ci tenevo a dare dei fiori speciali a una persona speciale”. Dopo la sua esibizione sul palco della terza serata del Festival di Sanremo, il gesto di Lazza non è passato inosservato e, anzi, ci ha ricordato che la gentilezza è ancora oggi una virtù da non perdere. Il bouquet di fiori, con la conduzione di Amadeus, viene consegnato anche agli uomini, oltre che alle donne. Ed è così che Lazza ha voluto regalarlo alla sua mamma, seduta in platea. Un momento di forte commozione e di bellezza.

Il monologo e la classe di Paola Egonu

“Nelle diversità la nostra unicità”. Paola Egonu, pallavolista d’eccezione, è stata la co-conduttrice di Amadeus della terza serata del Festival. Dopo un inizio difficile con la conferenza stampa, a cui è arrivata in ritardo, sul palco ha mostrato tutta la sua grandezza e la sua forza. Bellissima, con un sorriso genuino e autentico: una conduzione senza sbavature.

Il suo monologo, proprio come quello di Lorena Cesarini a Sanremo 2022, è stato incentrato (in parte) sul razzismo, scatenando qualche polemica sui social. Tuttavia, noi la vogliamo ricordare ed elogiare per questa frase: “Siamo tutti uguali oltre le apparenze. Amo l’Italia, la maglia azzurra per me è la più bella del mondo”. Perché bisogna anche andare oltre, a volte. Apprezzatissimo il tributo a un grande della musica, ovvero Vasco Rossi.

“Un altro non perdente, che ci ha insegnato che dalle sconfitte più dure possono nascere i successi più grandi. Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso”. Nel complesso, forse un monologo che in molti si aspettavano, ma comunque non meno bello per questo. Classe, eleganza (i look della terza serata davvero spaziali), ma soprattutto autenticità. Da premiare.

Il bacio tra Amadeus e Rocío Muñoz Morales

Il suo arrivo ha decisamente fermato il tempo della terza serata del Festival di Sanremo: la bellezza di Rocío Muñoz Morales ha davvero incantato tutti, sia l’ospite, Massimo Ranieri, che il conduttore, Amadeus. Di sicuro, però, nessuno si aspettava di assistere a un bacio in diretta tra Amadeus e Rocío, alla presenza, in prima fila, della moglie del conduttore, ovvero Giovanna Civitillo. Che ha reagito senza (quasi) fare una piega. Chissà però dopo, al termine della diretta.

Il monologo di Alessandro Siani

In ultima battuta, proprio poco prima della chiusura della terza serata (qui puoi leggere tutti i dettagli e la classifica), abbiamo assistito alla presentazione del nuovo film dell’attore Alessandro Siani, che ha anche portato un testo-monologo sul palco. Un po’ sottotono, ma comunque simpatico (di certo un momento non facile, dato anche l’orario in cui è andato in onda).

Noi utilizziamo troppo il telefono anche quando andiamo al ristorante la prima cosa che facciamo è la fotografia al piatto. Mi è capitato anche a me, avevo una spigola al tavolo e ho fatto 10 fotografie”. Ha parlato della dipendenza del telefono e di quanto ormai la tecnologia sia centrale nelle nostre vite. Ci ha ricordato l’importanza di andare oltre, di vivere il momento. Di spegnere il telefono e accendere la vita.