La terza serata di Sanremo 2022 non avrebbe potuto aprirsi in modo diverso: Amadeus è sceso dalle scalinate con il suo solito sorriso, un savoir-faire accogliente. Del resto, ormai è di casa all’Ariston e si nota nei gesti e nei comportamenti. È a proprio agio, si vede e si sente, lo avverte il pubblico in platea e noi da casa. E se la seconda serata era iniziata con un omaggio a Monica Vitti, attrice scomparsa a 90 anni, per la terza “Ama” ha scelto di rendere “grazie” a Sergio Mattarella, con una dedica da parte dell’orchestra con Grande Grande Grande di Mina.
Sanremo 2022, Drusilla Foer domina il palco dell’Ariston
La discesa di Drusilla, lo sapevamo, era un successo annunciato: per il suo Sanremo, non ha voluto nessun nome altisonante della moda, maison che fanno girare la testa. La Foer ha prediletto un atelier fiorentino – Rina Milano – sostenendo di fatto il riciclo e lo stile italiano. Una scelta controcorrente che abbiamo premiato. E, no, vedendola scendere dalla scalinata del palco dell’Ariston, con un abito in taffetà a dir poco principesco, di una raffinatezza senza eguali – fino ad ora uno dei migliori visti durante la kermesse – ci ha conquistate: è lei la co-conduttrice su cui abbiamo puntato sin dall’inizio.
Del resto, è così che l’ha presentata Amadeus: “Porta a Sanremo la sua eleganza, l’intelligenza e l’inconfondibile charme”. E la Foer non le ha mandate a dire: sin dagli inizi, ha dato il suo contributo, mettendo anche un po’ in difficoltà il conduttore. Uno sketch simpatico – tra canti e presentazioni – in cui ad aver vinto decisamente è stata lei. Non c’è stato alcun impaccio nelle sue mosse: sicura di sé, del proprio charme, di una personalità che comunica e si sente, di un carattere che è forte e sa come imporsi, per una anti tradizione che sentiamo nostra e che premiamo.
Drusilla è Zorro e ci insegna l’anticonformismo
“Per tutti quelli che avevano paura, un uomo vestito da donna, sicché mi sono travestita“. Uno sketch durato qualche minuto, ma destinato a rimanere nella storia del Festival di Sanremo. Perché un po’ tutti, sui social, si sono chiesti: perché Amadeus ha scelto Drusilla Foer come co-conduttrice? Ma non è la domanda giusta, lo è la seguente: perché no? Un personaggio di spessore che sa ridere di se stessa e delle proprie scelte, che sa come difendere e proteggere la propria identità, andando oltre qualsiasi diatriba. Drusilla è Zorro, e dietro la maschera c’è lei più che mai.
Cesare Cremonini e la sua storia poetica
Nessuno vuole essere Robin. Per la sua prima volta sul palco di Sanremo, Cesare Cremonini non avrebbe potuto fare scelta più azzeccata. Le emozioni si sono fatte sentire: sono arrivate sulla nostra pelle, come note delicate; le parole ci hanno avvolto l’anima e il cuore, e ci hanno fatto sentire incredibilmente a casa. Sì, in questo mondo nessuno vuole essere Robin, e siamo tutti un po’ più soli, ma non con Cremonini e le sue canzoni, che hanno accompagnato la nostra infanzia, parecchie storie d’amore finite male e cotte mai rivelate. Su quel palco, a ballare e cantare, ci siamo salite anche un po’ noi e la nostra adolescenza: la colonna sonora della nostra vita. Cesare è stato elegante, sì, artista, showman. Soprattutto, un vecchio amico di cui siamo innamorate da sempre. La magia finale, poi, è avvenuta con 50 special: canzone storica che ci ha fatto sgolare, ballare, tornare indietro nel tempo.
Gianni Morandi fa ballare tutti
Lo conosciamo come l’eterno ragazzone, e probabilmente lo è davvero. La sua Apri tutte le porte è già più di un tormentone. E il bello è che la cantano tutti, dai piccini agli adulti, dagli adolescenti a chi generalmente ascolta musica diversa. Il motivo è che Morandi è incredibile sotto ogni punto di vista: sa ancor far ballare, e lo ha fatto anche a Sanremo 2022. Da casa e dalla platea, tutti erano scatenati: trascinati da lui, dalla sua voce, dalla sua grinta. Dal suo essere un idolo umile, senza costrutti.
Roberto Saviano ricorda Falcone e Borsellino all’Ariston
Roberto Saviano sul palco dell’Ariston ha avuto un ruolo di rilievo, forse uno dei più importanti di sempre: commemorare l’impegno contro la mafia di Falcone e Borsellino. Un intervento in cui si è parlato di innocenza, di denunce, di coraggio: di non rimanere in disparte, con gli occhi chiusi, sfaldando quel “non vedo, non sento, non parlo” quando si tratta di mafie, per non lasciare solo chi le contrasta, chi lo ha sempre fatto e chi ha dato la vita per farlo. Perché, forse, “se ognuno di noi prova a cambiare, ce la faremo“.
L’esibizione di Achille Lauro
Una giacca, un pantalone, piedi scalzi: ancora una volta l’esibizione di Achille Lauro è stata centrata. Dopo il battesimo in diretta, l’artista non si è risparmiato. Del resto, è il suo obiettivo, quello di far parlare di sé, come animale da palcoscenico e personaggio. Questa volta, è stato più Lauro che mai.
Anna Valle, eterna e bellissima
Tra le ospiti sul palco di Sanremo 2022 c’è stata anche lei: è uno dei nomi più importanti del cinema italiano, un vero e proprio faro di bravura, spontaneità e bellezza al naturale. Anna Valle ha detto sin da subito di essere felice di trovarsi sul “meraviglioso palcoscenico”. Elegante ed eterna, ha anche fatto una piccola rivelazione su di sé, sostenendo la musica: “Tutti i personaggi che ho interpretato hanno avuto una colonna sonora”.
Sanremo 2022, la storia di Martina Pigliapoco
Amadeus l’ha fortemente voluta e ha ottenuto la sua presenza sul palco. Martina Pigliapoco, Carabiniera di grande coraggio, che è riuscita a salvare una donna dal suicidio. Ha spiegato quale sia stato il suo modo di rassicurarla, per oltre tre ore, spiegando che ora questa persona fa parte della sua vita. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’ha nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Drusilla Foer: “Date un senso alla mia presenza qui”
Un monologo che è arrivato troppo tardi, puntato in un momento ingeneroso della scaletta: quello che precede l’annuncio della classifica generale. Eppure, con quel filo di emozione che ancora le tremava in corpo, Drusilla Foer è riuscita a chiudere una serata perfetta, portando la sua essenza su quel palco – il più vecchio del mondo – che l’ha accolta come se la conoscesse da sempre.
“Ci sono tanti temi che affollano la mia mente, ma non voglio ammorbare il pubblico. Diversità è una parola che non mi piace, crea distanza, ha qualcosa in sé di comparativo che non mi piace. Le parole sono come gli amanti, quando non funzionano più vanno cambiati. Ho cercato un termine che può sostituirlo e ne ho trovato uno molto convincente: unicità. Mi piace molto, perché tutti siamo capaci di notare l’unicità dell’altro e pensiamo di essere unici. Per niente. Per comprendere la nostra unicità dobbiamo capire di cosa è composta, di cosa siamo fatti noi. Certamente cose belle come i valori, i talenti. Ma ci sono anche cose meno belle, come le paure, le fragilità. Non è facile entrare a contatto con la propria unicità, perché ci sono tante cose che ci compongono. Io direi di tenere insieme tutte le cose che ci abitano, belle e brutte, e si portano in alto, si sollevano insieme a noi, in un grande abbraccio, gridando “che bellezza!”. Tutte queste cose sono io, sarà una figata pazzesca. Sarà bellissimo abbracciare la nostra unicità. A quel punto sarà più probabile aprirsi all’unicità dell’altro, e uscire da questo stato di conflitto che ci allontana. Vi chiedo di dare un senso alla mia presenza qui, tentando un atto rivoluzionario, il più rivoluzionare che si possa fare in questo momento che è l’ascolto, di se stessi e degli altri. Promettetemi che ci proveremo, ascoltiamo, accogliamo il dubbio, anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo convenzioni. Facciamo scorrere i pensieri in libertà, senza pregiudizio e vergogna”.
La classifica dopo la terza serata del 3 febbraio
- Mahmood e Blanco – Brividi
- Elisa – O forse sei tu
- Gianni Morandi – Apri tutte le porte
- Irama – Ovunque sarai
- Sangiovanni – Farfalle
- Emma – Ogni volta è così
- Massimo Ranieri – Apri tutte le porte
- Fabrizio Moro – Sei tu
- La Rappresentante Di Lista – Ciao ciao
- Dargen D’Amico – Dove si balla
- Michele Bravi – Inverno dei fiori
- Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
- Aka 7even – Perfetta così
- Achille Lauro – Domenica
- Noemi – Ti amo non lo so dire
- Rkomi – Insuperabile
- Matteo Romano – Virale
- Iva Zanicchi – Voglio amarti
- Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
- Highsnob e Hu – Abbi cura di te
- Giusy Ferreri – Miele
- Le Vibrazioni – Tantissimo
- Yuman – Ora e qui
- Ana Mena – Duecentomila ore
- Tananai – Sesso occasionale