Lucio Battisti, dove si trova la sua tomba

A distanza di 25 anni dalla morte di Lucio Battisti è ancora mistero sulla collocazione delle sue ceneri

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Sono passati 25 anni dalla morte di uno dei più grandi cantautori della musica italiana: parliamo ovviamente di Lucio Battisti, che il 5 marzo 2023 avrebbe compiuto 80 anni. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei tanti fan che si sono emozionati sulle note delle sue canzoni e si sono riconosciuti nei suoi versi.

Ad oggi però rendergli omaggio per i numerosissimi ammiratori è impossibile: la collocazione della tomba di Lucio Battisti è avvolta nel mistero per volontà della sua famiglia, che non ha mai voluto celebrazioni in suo onore.

Lucio Battisti, dove fu sepolto dopo la morte

Prima di capire perché non si conosce l’attuale collocazione della tomba di Lucio Battisti è necessario fare un passo indietro. Il cantautore si è spento il 9 settembre 1998 a Milano, all’età di 55 anni. Non si è mai saputa la verità sulla causa della sua morte, visto che la famiglia ha sempre chiesto il massimo riserbo sulla questione, ma era noto che fosse malato da alcuni anni.

All’epoca la stampa apprese che Lucio Battisti si sottoponeva a dialisi da tempo, ma pare che a stroncarlo fosse stato un tumore, probabilmente a carico del fegato. La vedova Grazia Letizia Veronese, dopo averne annunciato la scomparsa con un breve comunicato stampa, chiese la massima riservatezza, continuando su quelle linea di forte protezione che ha sempre adottato sull’immagine pubblica di Battisti e sulla sua opera.

Lucio Battisti, che il 5 marzo 2023 avrebbe compiuto 80 anni, fu sepolto a Molteno, tranquillo paesino della Brianza dove aveva deciso di vivere dopo il ritiro dalle scene. Ma soltanto un anno dopo la sua tumulazione cominciarono i problemi. Nel 1999 infatti il Comune organizzò un festival per ricordare il cantautore, dal titolo Un’avventura, le emozioni, iniziativa non gradita dalla famiglia, che aveva sempre difeso a spada tratta la privacy dell’artista, anche dopo la sua morte.

La vedova e il figlio di Battisti intentarono persino una causa contro l’amministrazione comunale di Molteno per bloccare le celebrazioni in onore del cantante, ma una sentenza della Corte d’appello aveva dato loro torto. La decisione della famiglia fu quindi quella di portare via la salma di Lucio Battisti dal Cimitero di Molteno, per evitare quella processione senza fine di fan – o semplicemente curiosi – alla cappella che avrebbe dovuto custodire i suoi resti per sempre.

Lucio Battisti, la cremazione e il mistero sulla tomba

Nel 2013, proprio nel giorno in cui ricorreva il quindicesimo anniversario dalla sua morte, la salma di Lucio Battisti fu trasportata a San Benedetto del Tronto, dove la famiglia ne dispose la cremazione. La decisione della vedova non fu accolta bene né dai cittadini di Molteno – una fan particolarmente affezionata dichiarò alla stampa “Addio Lucio, è come se tu morissi un’altra volta” – né dal cognato dello stesso cantautore.

Ai microfoni del Messaggero dichiarò: “Spero tanto che Lucio trovi finalmente pace: sono sicuro che avrebbe voluto essere sepolto nel cimitero di Poggio Bustone dove era nato: lì c’è la tomba di famiglia”. Per evitare di vedere la nuova tomba di Lucio trasformata di nuovo in una meta di pellegrinaggio per curiosi e appassionati, hanno spinto la famiglia a evitare una nuova sepoltura.

Le ceneri di Battisti non sono state infatti tumulate nel Cimitero delle Celle di Rimini, come inizialmente aveva disposto la famiglia e come in tanti speravano all’epoca: scelta irrevocabile quella di Grazia Letizia Veronese e del figlio, che hanno voluto tenere le ceneri con loro, al riparo dal pubblico.