Elena Basile: l’ex marito, il figlio e la carriera di ministro plenipotenziario

Chi è Elena Basile, l'"ambasciatrice" di Napoli famosa per i suoi interventi televisivi riguardo al conflitto tra Israele e Palestina

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Il mondo dei media e della politica italiana si agita attorno a una figura controversa, quella di Elena Basile. L’ “ambasciatrice” di Napoli, classe 1959, è al centro di un acceso dibattito in seguito ai suoi interventi televisivi riguardo al conflitto tra Israele e Palestina. Tuttavia, dietro questo personaggio dai tratti decisi e dalle opinioni incisive, si cela una figura complessa, ricca di sfaccettature e di esperienze, che vanno ben al di là delle recenti polemiche televisive.

Perché tutti parlano di Elena Basile?

L’ex “ambasciatrice” Elena Basile, originaria di Napoli, ha recentemente suscitato scalpore nei talk show televisivi italiani a causa delle sue opinioni sul Medio Oriente e sul conflitto tra Israele e Hamas. Tuttavia, la sua storia non inizia qui.

Conosciuta anche con lo pseudonimo di Ipazia, ha scritto una serie di articoli sul Fatto Quotidiano riguardanti la guerra tra Russia e Ucraina, i quali hanno suscitato diverse polemiche per le posizioni considerate filorusse da alcuni esponenti politici.

La sua presenza sullo schermo televisivo, soprattutto nei programmi di approfondimento come “Otto e Mezzo” e “Piazzapulita”, ha portato alla luce un personaggio controverso e dalla personalità incisiva.

Le sue dichiarazioni da Lilli Gruber, circa quella dove sostiene che gli ostaggi americani sotto lo scacco di Hamas sono “pochi”, hanno scatenato reazioni accese, evidenziando l’impatto delle sue parole nel dibattito pubblico. Sopratutto quella Aldo Cazzullo, ospite anche lui della trasmissione, famoso per essere di solito molto clamo e mite.

Chi è Elena Basile?

Nata a Napoli nel 1959, Elena Basile ha una carriera eclettica e piena di sfumature. Oltre alla sua esperienza come scrittrice di successo con opere come “Donne, nient’altro che donne” e “Una vita altrove”, ha anche lasciato il segno nel mondo della diplomazia.

Pur non avendo mai raggiunto il grado formale di ambasciatrice, ha ricoperto ruoli cruciali come capo missione in diversi paesi, dimostrando una profonda comprensione delle dinamiche diplomatiche e internazionali.

La sua incursione nel giornalismo sotto lo pseudonimo di “Ipazia” ha aggiunto ulteriori strati alla sua personalità complessa, portando alla luce posizioni considerate controverse riguardo alla guerra in Ucraina. Le sue opinioni sono state oggetto di discussione e critiche, ma ciò non ha diminuito la sua determinazione nel portare avanti le proprie idee e punti di vista.

Elena Basile ha vissuto un capitolo importante della sua vita sentimentale e familiare con un matrimonio che risale agli albori della sua carriera, poco prima del suo trasferimento a Stoccolma. Da questa unione è nato il suo figlio, segnando un momento significativo nella sua storia personale.

 La qualifica di “ambasciatrice” è scorretta

Le recenti esternazioni di Elena Basile hanno scatenato una reazione forte da parte del Sindacato dei diplomatici italiani (Sndmae), che ha sottolineato il non raggiungimento formale del grado di ambasciatrice da parte della Basile.

Sebbene il sindacato rispetti le opinioni individuali, ha chiarito che l’uso improprio del titolo di ambasciatrice può influenzare negativamente la percezione dell’autorità dell’interlocutrice. Inoltre, ha evidenziato l’importante ruolo di oltre cento diplomatici italiani che rappresentano il paese in tutto il mondo con rigore e decoro.

Il sindacato dei diplomatici ha diligentemente spiegato che la qualifica di “ambasciatrice” è scorretta: «Basile si è infatti dimessa dalla carriera diplomatica con il grado di ministro plenipotenziario. E sebbene dopo aver servito a Tananarive, Toronto, Budapest e Lisbona abbia svolto nel corso della sua carriera anche le funzioni pro tempore di capo missione in Svezia e Belgio non è mai stata promossa al grado di ambasciatrice». 

Il sindacato sottolinea: «Non si tratta di una mera distinzione formale ma di una corretta informazione del pubblico, dal momento in cui l’appellativo di ambasciatore/ambasciatrice incide direttamente sulla percezione dell’autorevolezza dell’interlocutrice». 

La influenza di Elena Basile nel panorama politico 

Basile non è solo una figura controversa, ma anche una personalità che sta lasciando un’impronta significativa nel panorama politico italiano. La sua abilità nel suscitare dibattiti accesi e controversie, insieme alla sua vasta conoscenza delle questioni internazionali, l’ha resa una figura di riferimento per molti media e commentatori politici.

Mentre la sua presenza nei talk show televisivi continua a generare discussione, è chiaro che il suo impatto non si limiterà a un breve momento di notorietà, ma avrà ripercussioni più ampie e durature nel dibattito pubblico.