Maria Elena Boschi, perché è tornata al centro dell’attenzione

Maria Elena Boschi è in piena campagna elettorale per le Europee ma fanno discutere le sue posizioni sulla presenza dei giornalisti all'interno dei talk

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Martina Dessì

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È un periodo di grande lavoro, per Maria Elena Boschi, impegnata nella campagna per le elezioni europee e tornata al centro dell’attenzione per le sue posizioni nette sulla presenza dei giornalisti all’interno dei talk elettorali. La deputata di Italia Viva ha richiesto a gran voce il rispetto della par condicio con un emendamento al regolamento sulla Vigilanza da applicare in televisione e soprattutto in Rai, dove ha preteso una regolamentazione degli opinionisti. L’iniziativa ha fatto discutere moltissimo tanto da smuovere persino l’Agcom, che frena sulla possibilità di escludere queste figure dai confronti che precedono il ritorno alle urne.

Perché tutti parlano di Maria Elena Boschi

“È evidente che i commentatori possano influenzare l’opinione pubblica quanto gli esponenti politici. Anzi, forse di più, perché giocando sul ruolo di apparente terzietà alcuni rischiano di essere più convincenti di tanti politici. Senza contare che alcuni opinionisti sono ormai diventati veri e propri personaggi televisivi e sui social hanno moltissimi followers. Da tempo trasmissioni tv invitano giornalisti a sostenere differenti tesi politiche, lo sanno tutti. E allora perché non farlo in modo trasparente e regolamentato almeno in periodo di par condicio?”, ha spiegato Maria Elena Boschi, specificando così la sua proposta di estendere le norme anche ai giornalisti.

“Se ci sono giornalisti terzi e imparziali è un conto, ma se ci sono giornalisti che sono in realtà opinionisti che più che fare domande offrono risposte, devono rientrare nelle regole della par condicio al pari dei politici. O si sostiene che in campagna elettorale si confrontano solo i politici nei vari programmi di approfondimento oppure ci devono essere regole che garantiscano a chiunque partecipi di farlo nel rispetto delle regole sul pluralismo“, ha aggiunto, quasi avanzando l’ipotesi che si possa arrivare a una proposta di confronto tra soli politici.

La posizione di Agcom non è però così definita: “Nel regolamento abbiamo cercato di individuare norme e criteri, ma la valutazione non potrà che essere caso per caso. Non tutto si può irreggimentare in un quadro di norme”, ha sottolineato il Presidente di Agcom Giacomo Lasorella in risposta alle considerazioni di Boschi, specificando inoltre che “il tema è stato presente in tutte le campagne elettorali e l’Autorità ha cercato di risolverlo nel modo migliore”.

Durissima invece la posizione della Federazione Nazionale Stampa Italiana, che ha già definito come surreale la proposta di Maria Elena Boschi e che peraltro secondo FNSI farebbe confusione tra politici e giornalisti, ritenuti super partes perché fuori dalle quote politiche. Una richiesta impraticabile, secondo loro, che andrebbe a ledere la limitare la libertà di stampa: “Confondere i politici con i giornalisti, e limitare la libertà di stampa utilizzando le regole della par condicio è un errore grave che dà il senso dello scadimento del livello democratico di questo Paese”.

La vita privata? Non c’è tempo

Niente a che vedere, almeno per stavolta, con il suo rapporto d’amore con Giulio Berruti. I due, che vorrebbero sposarsi, sono stati molto attenti a tenere riservata la loro vita privata proprio per proteggere il ruolo importantissimo che lei ricopre in Parlamento. La capogruppo di Italia Viva alla Camera è ora impegnatissima con la campagna elettorale per le Europee di giugno e, ora, non c’è tempo per altro sebbene il suo fidanzato sia sempre stato molto bravo a starle vicino con la giusta discrezione.